CAPITOLO 16

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Una volta fuori faccio un sospiro di sollievo.

< Mi sembra di tornare a respirare > dico io.

< Ketrin so che è stata dura, ma sei stata bravissima > mi dice mio padre mentre Gemma e Samantha mi sorridono come a dire di essere d'accordo con lui.

< Grazie! Fortunatamente è finito, sono stanchissima > rispondo accennandogli un piccolo sorriso.

< Ora andiamo a casa e riposi > mi dice la fidanzata di mio padre.

< Forza andiamo > dice lui iniziando a spingere la carrozzina verso il parcheggio dove ha parcheggiato l'auto noleggiata per oggi.


< Tu hai ucciso mio fratello! > un urlo che proveniente dalle nostre spalle ci fa bloccare e non potendomi girare la persona che ha parlato viene davanti a me, come mi immaginavo dalle parole dette e dalla voce è Mike il fratello di David.

< Mike io ... > inizio a dire mentre i miei occhi si riempiono di lacrime, ma subito mi ferma.

< Stai zitta! Tu ce lo hai portato via! > mi dice arrabbiato.

< Mike non è colpa sua > dice sua madre che è al suo fianco cercando di farlo calmare.

< Sì invece! Io ero alla loro stessa festa quella sera e lui l'ha portata via perché quel poco di buono del suo ragazzo la stava tradendo con un'altra. Ketrin se non lo sapevi lui si è fatto tutta la città mentre stava con te > sputa acido e delle lacrime iniziano a scendermi sul viso.

< Mike, ti sembrano cose da dire? > lo rimprovera sua madre.

< Lo sai che io e tuo fratello eravamo un tutt'uno, ora mi sento vuota e senza forze non avendolo al mio fianco. Sai dopo essere andati via dalla festa siamo andati nel nostro posto segreto e lì abbiamo parlato tantissimo ricordando quando eravamo piccoli, poi è accaduto l'incidente e prima che io perdessi i sensi mi ha detto delle parole bellissime che non potrò mai dimenticare "Vivi e io vivrò con te" > gli dico continuando a piangere.

< Lui doveva vivere, dovresti essere tu al suo posto > dice arrabbiato, io e lui non siamo mai andati troppo d'accordo e non credeva all'amicizia tra maschio e femmina.

< Lo so, non sai quanto vorrei tornare indietro ed esaudire il tuo desiderio > dico abbassando la testa.

< No Ketrin non devi nemmeno pensarlo. Mio figlio ti voleva bene come una sorella, siete sempre stati inseparabili fin dalla nascita e se fosse qui so che ti tirerebbe i capelli per quello che hai appena detto > mi dice sua madre zittendo il figlio e sorridendomi per poi accucciarsi in modo che i nostri sguardi si incrociano.

< Ricordati che non sei stata tu a togliermi David, ma quel mostro alla guida del suv. Io continuo a volerti bene come sempre e mai ti incolperò dell'incidente, è stato il destino a volerlo > continua prendendomi la mano.

< Grazie > sussurro per poi abbracciarci.

< Ketrin un'ultima cosa > mi dice alzandosi.

< Dimmi > rispondo io.

< Si forte, lui vorrebbe vederti felice e combattere per tornare in forma > mi incoraggia lei.

< Ci proverò > dico accennando un sorriso per poi salutarla, mentre Mike non ha più parlato.


Le parole della mamma di David sono state bellissime e importanti per me, però non riesco a togliermi dalla mente quelle di Mike, così crudeli ma con un briciolo di verità. Parole che spezzano il cuore.

Mi frullano per la testa durante tutto il viaggio e una volta a casa mi chiudo in camera senza voler cenare ne vedere nessuno.


Il mattino seguente mi sveglio con un forte mal di testa e dei dolori alla schiena.

< Buongiorno Ketrin, ti va di mangiare qualcosa per colazione? > chiede gentilmente Gemma entrando nella mia stanza.

< No, non voglio nulla da mangiare e nemmeno vedere nessuno! Voglio stare sola! > dico alzando la voce, questi dolori mi innervosiscono tantissimo.

Dopo qualche ora sento la porta aprirsi di nuovo.

< Ho detto che voglio stare sola! > quasi urlo.

< Ketrin devi uscire da questa stanza e mangiare qualcosa > mi ordina mio padre.

< Lasciami in pace! Non ho fame e non voglio uscire! > ribatto.

< Lo capisci che così ti fai solamente del male? > chiede lui alzando la voce e io non rispondo ignorandolo, dopo 5 minuti di silenzio finalmente si arrende uscendo dalla mia stanza.




***

Che ne pensate del capitolo?

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COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora