CAPITOLO 79

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Sono due settimane che lavoro alla rivista e questo lavoro mi piace veramente moltissimo, qui ho il compito di parlare di vari ambiti, ma soprattutto di moda, mentre sul mio blog racconto dei viaggi e dei luoghi da visitare.

In ufficio ho fatto amicizia con una collega di nome Chiara, anche lei è qui da poco, è di origini italiane, ha i capelli biondi, è più bassa di me ed è in carne, i suoi occhi verdi sono sempre luminosi, ha la pelle chiara e delle bellissime lentiggini.


Stasera ci sarà una cena di lavoro dove incontrerò una nuova stilista emergente, lei sarà la protagonista del mio prossimo articolo e non vedo l'ora di conoscerla.

Una volta finita la giornata di lavoro vado a casa e mi faccio una doccia, dopo essermi insaponata e rilassata con le goccioline calde che scivolano sul mio corpo spengo l'acqua uscendo e avvolgendomi con un telo doccia e tamponando i capelli con un piccolo asciugamano.

Vado davanti all'armadio per scegliere cosa indossare, opto per un pantalone e un crop top entrambi neri con sopra un Blazer lungo rosso che porterò aperto. Una volta indossato il tutto, con dell'intimo nero, torno in bagno asciugando i miei lunghi capelli e facendo i boccoli.

Infine vado alla mia postazione make up dove metto una base di fondotinta, matita e mascara neri, metto una fine linea di Eye-liner ed infine un rossetto rosso Chanel. Alle 19.00 sono pronta, mancano solo le scarpe, visto che non uso più le stampelle ora posso mettere dei tacchi non troppo alti quindi indosso degli stivaletti neri.

Finalmente pronta mi scatto una foto allo specchio e la mando al mio ragazzo: "Pronta per la cena di lavoro, ti piace il mio outfit?" (foto sotto).

Finalmente pronta mi scatto una foto allo specchio e la mando al mio ragazzo: "Pronta per la cena di lavoro, ti piace il mio outfit?" (foto sotto)

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"Sei splendida come sempre, buona serata" mi risponde lui poco dopo.


Alle 19.30 sono fuori dal ristorante più in della città, Louise ha voluto prenotare qui per far colpo sulla nuova cliente. All'entrata vengo accolta dal Maitre che mi fa accomodare in una zona appartata del ristorante, la ragazza non è ancora arrivata quindi mi accomodo aspettandola, nel frattempo inizio ad analizzare il ristorante, tutti i tavoli sono rotondi e molto ampi, i lampadari sono luminosi e molto brillanti.

Vedo una ragazza dai capelli rosa confetto con un taglio corto a caschetto, credo che sia alta più o meno come me ed è molto magra, indossa un vestito monospalla nero con una gonna in tulle corta e molto pomposa e dei tacchi rosa (proprio come i capelli), il suo look è molto estroverso.

< Ciao io sono Hope > si presenta lei allungandomi una mano e io mi alzo dal tavolo per presentarmi.

< Ciao io sono Ketrin > le sorrido, dopo di che ci accomodiamo.

< Decidiamo cosa ordinare così poi possiamo conoscerci meglio? > mi chiede lei.

< Certo, so che qui fanno un risotto alla pescatora buonissimo > le consiglio io visto che ho letto moltissime recensioni su questo ristorante.

< Davvero? Allora mi piacerebbe molto assaggiarlo > mi dice e vediamo un cameriere venire verso di noi.

< Siete pronte ad ordinare? Oppure nel frattempo vi porto qualcosa da bere? > chiede lui gentilmente.

< Siamo pronte, vorremmo 2 risotti alla pescatora > gli dico io.

< E del buon vino, voglio quello che si abbina meglio al piatto > dice Hope.

< Perfetto direi, abbiamo un sommelier che vi saprà consigliare il miglior vino > ci risponde per poi ritirarsi.

Dopo che la nostra cena arriva davanti a noi iniziamo a mangiare gustandoci la prelibatezza che ci è stata data.

< Sai avevi proprio ragione, è delizioso! > esclama.

< Sinceramente non c'ero mai stata, ma le recensioni parlavano principalmente di questo piatto quindi ho voluto consigliartelo > le rispondo.

Io e Hope abbiamo parlato molto, lei mi ha raccontato di come è cresciuta in una famiglia unita e amorevole, con un fratello maggiore e una sorella minore, la madre le ha passato la passione per la moda e le ha regalato la prima macchina da cucire della Barbie con la quale faceva piccoli vestitini alle sue bambole con il suo aiuto. Poi mi ha chiesto di me, le ho raccontato del mio cattivo rapporto con la mia famiglia e dell'incidente.

Dopo esserci conosciute meglio mi ha raccontato di come il suo lavoro è nato e come è arrivata a questo punto, mi ha mostrato dalla sua prima all'ultima creazione fatta e mi ha anche esposto delle idee per i prossimi progetti.

Abbiamo passato una serata veramente bella e sono sicura che l'articolo che scriverò su di lei la rispecchierà alla perfezione e come lei desidera darà coraggio ad altri giovani di inseguire i propri sogni senza farsi fermare da niente e da nessuno.

Sono veramente felice di avere l'occasione di scrivere un articolo come questo.

COGLI L'ATTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora