CAPITOLO 80

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Mentre Levi stava schiacciando un sonnellino,Esther incominciò a pensare a Rüdigier e a come l'avesse difesa dalle grinfie del marito.
<<I suoi occhi azzurri sono magnetici!>> sussurrò tra sé e sé,sorridendo come un'adolescente alla sua prima cotta.
<<Chissà,magari ha infilato furtivamente un altro biglietto nella tasca del mio cappotto!>> rifletté e frugando nell'indumento constatò di aver avuto un'intuizione perspicace.
Infatti si ricordò che Rüdigier,durante la loro conversazione al café si era alzato dalla poltroncina per parlarle a pochi centimetri dal suo volto.
Sul tovagliolo erano scritti il suo numero di telefono fisso e l'indirizzo del suo appartamento,con una postilla:<<Vorrei capire come hai fatto a sopravvivere nel lager ma soprattutto vederti e parlarti per ore senza alcun impedimento,solo noi due. Quindi contattami telefonicamente o vieni da me appena puoi!>>.
Allora Esther si ritoccò il trucco e si sistemò i capelli. Infine,dopo aver scritto su un biglietto a Levi che sarebbe uscita a fare una delle sue consuete passeggiate per prendere una boccata d'aria e sgranchirsi le gambe,si recò a piedi a casa di Rüdi,che distava dalla sua soltanto pochi isolati.
<<Hey Esther! Che sorpresa! Non mi aspettavo di rivederti così presto!>> l'accolse quest'ultimo meravigliato.
<<Spero sia stata una sorpresa gradevole!>> rispose Esther accennando un sorriso.

AL DI LÀ DEL FILO SPINATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora