<<Oh Santo Cielo,come se tutto ciò non bastasse!>> commentò Deborah carezzandole una spalla.
<<Dopo questo i miei genitori,che erano altolocati,infatti appartengo alla nobile famiglia dei Palacios Dos Casas, mi cacciarono di casa perché con la mia condotta peccaminosa avevo macchiato il loro buon nome. Io,tuttavia,non mi persi d'animo perché mi ricordai che in Germania abitava una zia che mi voleva molto bene ed era buona come il pane e,senza un soldo,vivendo di espedienti e di stenti come una senzatetto,mi trasferii da lei. Tutto fu rose e fiori e conobbi Suzanne,una bellissima ragazza tedesca. M'innamorai a prima vista di lei e mi resi conto che ero affascinata sia dagli uomini che dalle donne,forse l'ho sempre saputo ma non avevo il coraggio di ammetterlo nemmeno dinnanzi a me stessa.>> proseguì Genoveva.
<<E poi che cosa é successo?>> la incalzò Deborah.
<<Cercai di reprimere ciò che provavo,di illudermi che fosse un capriccio passeggero ma il sentimento era troppo forte. Sospiravo d'amore per lei! Quindi raccolsi tutto il coraggio che avevo in dotazione per dichiararmi. Lei ricambiò e da quel momento mi sembrava di vivere in una fiaba,in un bellissimo sogno. Ma dopo qualche tempo la bolla scoppiò,l'idillio s'infranse.>> rispose la Palacios Dos Casas.
<<Oh no! Come ha fatto il sogno a trasformarsi in un incubo?>> domandò Deborah sempre più interessata.