<<Ah,quindi ti é passato il capogiro?! O per mettere gli occhi su quella donna non lo avevi?! Oh dimenticavo,certe donne fanno girare la testa!>> commentò Cheryl con amaro sarcasmo.
<<Cheryl,ti prego,non ti ci mettere pure tu!>> rispose lui esasperato.
<<Mi dici sempre di essere cambiato per amor mio ma sai che c'é?! Sei un donnaiolo impenitente,con un debole per le donne!>> gli puntò il dito contro lei.
<<Pensala come vuoi!>> esclamò lui con noncuranza.
Appartamento di Levi e consorte.
<<Quante volte ti ho detto che la violenza non conduce da nessuna parte?!>> la moglie rimbrottò quest'ultimo.
<<Non sei nessuno per dirmi che cosa devo o non devo fare! Me ne infischio delle tue lezioni di etica!>> tuonò lui.
<<Lo dico per il tuo bene!>> provò a giustificarsi la donna.
<<Non ne ho bisogno,al mio bene ci penso io!>> affermò Levi con un tono che non ammetteva repliche.
<<Adesso devo uscire a sbrigare delle commissioni di lavoro!>> aggiunse.
<<Quali? Se posso saperlo!>> chiese cauta la giovane.
<<Non ti riguarda,posso solo dirti che essere un uomo d'affari comporta delle incombenze! Prepara la cena! Non oziare come al solito!>> la rimbeccò Levi e uscì di casa come una furia.
Esther,dal canto suo,ripensò allo sguardo di quel ragazzo,ossia Rüdi, al bar e se ne sentì lusingata,sorridendo come un'adolescente alla sua prima cotta.
Poi decise di lavare i cappotti che lei e il marito avevano indossato poco prima e,come da precauzione, frugò nelle tasche per assicurarsi che fossero vuote.
Nel suo cappotto trovò un tovagliolo con una scritta a penna e aggrottando le sopracciglia si accinse a leggerla.