Dopo essere rimasta a bocca aperta,Deborah si ricompose.
<<Sei rimasta per una volta senza parole!>> ironizzò Amos.
<<Da quanto tempo sei... Sei omosessuale?>> chiese la Weber timorosamente,come se stesse parlando di un argomento tabù. Anzi,all'epoca lo era.
<<Da sempre ma non facevo fatica ad ammetterlo pure a me stesso,me ne vergognavo. Per ingannare questo mio orientamento sessuale ho provato a frequentare più di una ragazza, l'ultima l'ho persa di vista dopo essere fuggito per scampare alla deportazione. Ed é stato meglio così perché fingere era asfissiante ma ovviamente mi preoccupa la sua sorte,spero che sia sopravvissuta!>> le aprì il suo cuore Amos.
<<A chi l'hai confidato oltre a me?>> continuò ad interrogarlo Deborah fingendo di lucidare dei soprammobili per non risultare eccessivamente indiscreta.
<<Ai miei genitori sul convoglio diretto qui,siccome temevo fosse l'ultima volta che avrei trascorso del tempo gomito a gomito con loro mi sembrava giusto confessarlo loro in tutta sincerità>> rispose lui senza sembrare esasperato dalle domande.
<<E loro come hanno reagito?>>.
<<Sono rimasti dapprima increduli,con gli occhi fuori dalle orbite,proprio come te! "Ma come?! Un donnaiolo come te?! Stai scherzando vero?!". Ma poi mi hanno abbracciato teneramente senza giudicarmi,mi dissero che mi avrebbero continuato a voler bene comunque e che ciò che a loro realmente importava era che non mi capitasse nulla di male una volta scesi a destinazione! Io pensavo che mi avrebbero ripudiato! E tu Deborah? Hai intenzione di biasimarmi?>> concluse la dichiarazione lui.
Deborah scosse la testa:<<L'amore é amore,non si dovrebbe considerare una colpa riprovevole quella di amare una persona del tuo stesso sesso!>>.