<<Oh,ehm,questa tua dichiarazione mi ha colta di sorpresa!>> farfugliò Deborah.
<<Lo so,io e la mia boccaccia! Scusami! Avrei dovuto tenerlo per me! Se non mi corrispondi lo capisco benissimo!>> Genoveva ritirò quanto aveva appena professato e fece per andarsene ma Deborah la prese per un braccio.
<<Hai fatto bene a confessarmi ciò che provi,una delle doti che più apprezzo delle persone é la sincerità!>> la rassicurò la giovane Weber.
<<Grande sorellina,finalmente qualcosa ci accomuna!>> esclamò Esther.
<<Posso sapere se mi ricambi o meno?>> domandò Genoveva fremente.
<<Per il momento no,mi spiace ma chissà! L'amore é imprevedibile!>> rispose Deborah.
<<Come immaginavo, ma non indorarmi la pillola dandomi false speranze! Il fatto di non essere ricambiata mi fa soffrire ma passerà! D'altronde dovevo aspettarmelo!>> mugugnò Genoveva con espressione compunta.
<<Non ho edulcorato le mie parole,penso che magari potrà nascere qualcosa di più di una bella amicizia tra noi ma ho bisogno di tempo! Potremmo frequentarci,ovviamente in incognito, lontane dagli occhi indiscreti dei nostri padroni e il tempo deciderà se le rose fioriranno!>> dichiarò Deborah.
Nel frattempo Cristoph stava leggendo e compilando delle scartoffie nel suo ufficio ma Rüdigier improvvisamente bussò.
