<<Ad ogni modo adesso devo tornare in ospedale! Amos ha bisogno di me!>> chiuse il discorso Esther.
<<Amos non ha nessun altro che possa accudirlo? Neanche fosse il tuo uomo!>> s'innervosì Rüdigier.
<<Amos é come un fratello per me,quindi piantala con queste scenate di gelosia!>>.
<<Se lo dici tu! Va' pure dal tuo amichetto che ha voluto tanto fare l'eroe! Io tolgo il disturbo!>> la congedò Rüdigier con tono sprezzante e uscì dall'appartamento come una furia.
Esther,tuttavia,riuscì a raggiungerlo sul pianerottolo e lo affrontò:<<Sì,sto per andare dal mio amichetto,problemi?! Chi ti credi di essere per dirmi che cosa devo o non devo fare?!>>.
<<Ci tieni così tanto a lui eh?! Te ne sei innamorata!D'altronde é ebreo e vi accomuna un passato difficile nel lager e il desiderio di vendetta,io invece sono solo un cinico tedesco figlio di papà!>> asserì Hirschnauer con amaro sarcasmo.
<<Amos é come un fratello per me! Se mi credi bene se no affari tuoi!>> tagliò corto Esther e rientrò nel suo appartamento.
Stavolta fu Rüdi a tentare di trattenerla e bussò disperatamente alla sua porta.
La Weber aprì l'uscio spazientita,con le mani sui fianchi.
<<Di che altro mi si accusa?>> lo schernì.
<<Scusami Esther,sono stato impulsivo. Lo ammetto,ho fatto delle scenate di gelosia ma perché sono cotto come una bistecca di te! Scusa ma il fatto che riservi attenzioni a un altro uomo mi fa impazzire!>> le confessò per tutta risposta lui.