Ad un suo cenno,quei due figuri puntarono un manganello contro di lei.
La kapò diede manforte ai suoi superiori,sputando in faccia alla povera Esther e urlandole insulti irripetibili;prima che quest'ultima avesse il tempo di reagire,i tirapiedi di Hirschnauer la percossero barbaramente fino a farla stramazzare a terra.
Quando la giovane ebrea era ormai malridotta,Rüdigier,che fino a quel momento aveva assistito impalato alla scena, le pizzicò il braccio e finalmente la giovane riaprì gli occhi,seppur lentamente.
<<Ahi!<< gemette quest'ultima,la cui vista era annebbiata,ma dopo pochi istanti lo riconobbe e ritornò in sé:<<Che delicatezza,ma trattandosi di te non mi sorprendo affatto!<<. <<Sto cercando mio padre!<<tagliò corto lui. << É stato qui e i suoi scagnozzi ad un suo cenno mi hanno massacrata!<< rispose la Weber.
<<Non c'é bisogno che ti chieda il motivo,fannullona che non sei altro!<< commentò Hirschnauer con uno sguardo che esprimeva biasimo.
<<Non ti credevo così perspicace... Va' a cercare tuo padre se é ciò che ti ha condotto fin qui!<< lo esortò bruscamente lei.
Rüdiger assunse un tono più bonario:<<E adesso ti dovrai ricredere,sono perspicace,a differenza tua! Ti avevo avvertita,ricordi? Mi fai persino pena,constatando quanto tu sia ottusa! Preferisci essere maltrattata anziché obbedire!<<.
<<Sei venuto qui per trovare tuo padre o per farmi la predica?<< gli tenne testa Esther.
<<Stavo per andarmene... <<.
La Weber iniziò a gemere dal dolore.
<<Rüdigier>> lo chiamó con un filo di voce.
<<Che cosa cazzo vuoi ancora da me,ebrea?!>>.
<<Potresti portarmi in infermeria per piacere?>> gli chiese Esther strascinando le parole.
<<Scordatelo,non meriti di essere soccorsa! E poi non puoi andarci da sola o accompagnata da qualcuno della tua gente?!>> rifiutò aspramente Rüdigier.
<<Lo farei immediatamente,se solo riuscissi ad alzarmi! Detesto ammetterlo ma ho bisogno del tuo aiuto! So che c'é un po' di pietà e umanità nel tuo cuore!<< ribatté la ragazza.
Rüdigier,per tutta risposta,se ne andò,lasciandola sola e malconcia.
<<Che gentiluomo,proprio un cavaliere!<< mormorò ironicamente la Weber tra sé e sé.
Esther però non rimase sola a lungo. Infatti pochi minuti dopo udì i passi delle altre ebree di svariate età che avevano finito il turno lavorativo,tra cui Deborah.