<<Va bene,non vorrei contrariarvi,mio beneamato suocero!>> accettò Gretel e agguantò il calice,bevendo il contenuto quasi tutto d'un sorso,poi senza chiedere il permesso svuotò la coppa altre volte,contravvenendo alle sue consuete buone maniere.
<<Così si parla! Fidati di me,non te ne pentirai! Affronterai tutto,sarà doloroso e faticoso ma ce la farai alla grande! Anzi,ce la faremo! Assieme!>> la incoraggiò Cristoph con entusiasmo,le prese il viso tra le mani e inaspettatamente la baciò selvaggiamente sulle labbra.
Lei,in preda ai fumi dell'alcol,non oppose resistenza,lui le fece un lungo interrogatorio per carpirle informazioni sull'incendio e sulla sua follia ma invano. Lei sembrava come istupidita,in una sorta di trance e aveva gli occhi semichiusi. Mormorò a malapena un:<<Mi gira la testa!>> prima di accasciarsi sulla poltrona in cui era seduta,sprofondando nel deliquio dei sensi.
Allora lui,approfittando dello stato di stordimento della nuora,si slacciò i pantaloni,le sfilò la gonnella e conficcò con prepotenza,con autentico istinto belluino,il membro nell'involucro di lei.
Dopodiché rivestì sé stesso e l'oggetto delle sue pulsioni carnali ed ordinò fintamente concitato ad Amos,Deborah e Genoveva di accompagnarla nella sua camera,facendo credere loro che aveva avuto un malore.