CAPITOLO 2

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Cristoph Hirschnauer era un gerarca nazista che coordinava il campo di concentramento e sterminio in cui si trovava la povera ragazza. Esther replicò con insofferenza :<<Risolviamo tutti con gli ordini qui! Ma va bene,mi metto subito al lavoro!<<.
<<É quello che avresti dovuto fare da quando sei arrivata qui! Ma non ho tempo da perdere con te,spero di non rivederti più 19127!<< la congedò il suo interlocutore con aria sprezzante.
<<Lo stesso vale anche per me,figlio di papà!<< ricambiò Esther.
<<Chiudi il becco,stupida ebrea! Mio padre ti rimetterà al tuo posto,con il suo metodo infallibile! Ti raddrizzerà,vedrai se avrai ancora l'ardore di fiatare!<<.
<<Mi sono rimbecillita da quando sono su questo paradiso terrestre!<< lo rimbeccò la sventurata.
<<Sei una sempliciotta,come i tuoi amici qui dentro!<< sentenziò lui.
<<Se lo dici tu!<< lo schernì Esther. Rüdiger le lanciò un'occhiataccia e si allontanò.

Auschwitz,23 Marzo 1944,primo pomeriggio
Esther,stremata dal duro lavoro,si accovacciò accanto alla sorella minore. Però,mentre stava per chiudere gli occhi,udì un rumore di passi,accompagnata dalla voce possente di una kapò:<<Il tempo per il riposo é scaduto,rimboccatevi le maniche all'istante,sfaticate che non siete altro! Al lavoro,forza!<<.
Allora tutte le internate obbedirono senza fiatare,ad eccezione di Esther,la quale scosse nervosamente la testa quando Deborah,a qualche metro da lei,le fece insistentemente cenno di raggiungerla. Improvvisamente si trovò faccia a faccia con Hirschnauer,un uomo di circa mezz'età,somigliante al Führer,scortato dal figlio.
<<Signor Hirschnauer,é un piacere vedervi!<<lo salutò sprezzante. <<Credi di poter continuare a poltrire beatamente,maledetta insolente?!<< ringhiò il padre di Rüdigier con sguardo gelido. <<Per vostra conoscenza ho sgobbato fino a poco fa!<< non si lasciò intimorire la Weber. <<Se non obbedirai immediatamente al mio comando,suderai sangue fino a quando non entrerai nella camera a gas,altro che sgobbare!<< le fu intimato. La giovane ebrea finse di non aver sentito e si accomodò sulla sua branda. Allora Hirschnauer la prese brutalmente per un braccio,lei cercò di divincolarsi e alla fine il suo aguzzino mollò brutalmente la presa. La ragazza tirò un sospiro di sollievo ma poi ebbe la sensazione che il capo delle SS stesse tramando qualcosa.
Non si sbagliava:questi,infatti,qualche minuto dopo ritornò da lei affiancato dai alcuni suoi tirapiedi e da una kapò.

AL DI LÀ DEL FILO SPINATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora