CAPITOLO 49

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<<Lei mi accoltellò alle spalle. Un brutto giorno Suzanne si presentò a casa di mia zia con due loschi figuri. Io le chiedi spiegazioni e lei mi rispose:"Sei solo un'illusa se credi che io sia innamorata di te che  sei una donna! Io ho già un fidanzato! Portatela via!". Allora quei brutti ceffi  con mio grande sconcerto iniziarono a maltrattarmi,sputarmi addosso e ad urlarmi:"Sodomita,lesbica perversa di merda!" e mi trascinarono a strattoni verso un convoglio e così sono finita in campo di concentramento. Che ingenua sono stata!>> raccontò Genoveva.
<<Oh,é terribile! Amare non é una colpa,come può essere definita una colpa degna di biasimo quella di amare una persona dello stesso sesso?!>> asserì Deborah con partecipazione.
<<Tutto questo per dirti che la prima volta che ti ho vista mi hai rubato il cuore come non mi é mai successo,dolce Deborah,ma solo adesso sono riuscita a confessartelo perché avevo troppa paura di soffrire nuovamente,che tu mi respingessi o che ancora peggio mi ferissi come aveva fatto Suzanne. Poi mi sono presa una cotta per Amos ma non riuscivo a levarti dalla testa,zuccherino del mio cuore!>> rivelò Genoveva e Deborah rimase stupefatta.

AL DI LÀ DEL FILO SPINATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora