<<Va bene padre,farò tesoro dei vostri consigli e della vostra esperienza di vita accanto a mia madre! A proposito,avrei tanto desiderato conoscerla!>> rispose Rüdigier,ma con tono poco convincente nel pronunciare la prima frase.
<< Ti avrebbe adorato e sostenuto in questo passo molto importante per te e per la tua vita,puoi scommetterci! Era meravigliosa anche nei suoi ultimi istanti di vita,acqua e sapone e gemente mentre ti dava alla luce!>> assentì Cristoph e i due,commossi, si lasciarono andare ad un caloroso abbraccio.
Giorno seguente,il fatidico giorno.
Gretel era nella sua stanza con Deborah e Genoveva,tesa come una corda di violino e continuando a cambiare idea su trucco e parrucco,arricciandosi i capelli e mangiucchiandosi le unghie per il nervosismo.
Rüdigier non era da meno e seppur cercava di mostrarsi allegro con alcuni degli amici e dei parenti che erano stati invitati al rinfresco prima della cerimonia in casa Hirschnauer,aveva un sorriso forzato e gli occhi azzurri spenti,come velati dalla malinconia.
Infatti uno dei suoi migliori amici, Fritz Schulz, un ragazzo niente male,dai capelli biondo cenere e gli occhi verdi come il muschio in contrasto col naso leggermente adunco,lo prese in disparte.
<<Ehi,che ti prende? In un giorno che dovrebbe essere tra i più speciali della tua vita sembri cupo! Come mai questa faccia da funerale?>> sondò il terreno.
<<Ma che cosa dici Fritz?! Ti sei già ubriacato?!>> diniegò il promesso sposo.
<<Senti Rüdi,noi due siamo come fratelli,ti conosco come le mie tasche da quando eravamo due marmocchietti imberbi e riesco a capire quando sei turbato! Avanti,sai che puoi contare su di me!>> non si diede per vinto Schulz.