36. Aprirsi

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«Draco se non la smetti di passeggiare in questa camera, credo che finirà per aprirsi una falla nel fondale del Lago Nero e moriremo sommersi dall'acqua.»

«Oh, stai zitto Nott? Non sono riuscito a capire se Steeval ha invitato la Granger per lʼuscita a Hogsmeade la prossima settimana.»

Nott ridacchiò e Goyle cercò di trattenersi, mentre Blaise lo guardava con lo sguardo pieno di comprensione che riservava solo al biondo. «E tu non mi guardare in quel modo, potresti pure darmi un indizio.» tuonò Draco in direzione di Blaise.

«Se la pazienza fosse cibo tu moriresti di fame, lo sai? E perché non le chiedi tu di uscire?»

Draco si ammutolì. Avrebbe voluto chiederle di uscire, certo. Ma era da Halloween che la ragazza lo evitava, sembravano casualità, ma non la trovava mai da sola e pareva sempre in ritardo per qualcosa.

«Andiamo, tra un poʼ inizia la ronda. Arriveremo in ritardo.»

«Io non sono di ronda stasera, ti ricordi? Tocca a te e Daphne con i vostri partners.»

«E va bene, va bene, signor Caposcuola!»

«Quanto sei teatrale Draco, suvvia... Ah, e non schiantare nessuno, per cortesia.»

Draco ringhiò un certamente e si dileguò fuori dalla camera alla ricerca di Daphne. La trovò in sala comune in pigiama e vestaglia che leggeva annoiata un rivista magica.

«Non vengo alla ronda stasera.»

«Starai scherzando, spero!»

«Non sto bene. Vai e vedi se mi possono sostituire.»

Draco aveva ormai i nervi a fior di pelle. Già immaginava come sarebbe andata a finire: McMillan a fare la ronda con la Granger e lui a mangiarsi le mani, sfogando il suo malumore in una ronda solitaria con Luna.

«Al diavolo! Vado!»

Percorse i corridoi a passo di marcia, quasi come se avesse dovuto affrontare un nemico capitale, non era di certo Steeval, ma McMillan ci provava con la Granger dal quinto anno perlomeno.

Aprì rumorosamente la porta della Sala dei Trofei e vi trovò Paciock che parlava con Luna e McMillan. «Oh, ciao Draco, sei arrivato?»

«Sì, ma che ci fai qui Paciock?»

«Blaise ha mandato un elfo per avvisare che la Greengrass non si sentiva bene e siccome nemmeno Hermione è in gran forma sono venuto io, perché Ginny è a una riunione della squadra per la partita contro Tassorosso.»

Draco annuì. Hermione non stava bene, eppure lʼaveva vista nel pomeriggio a lezione di Aritmanzia con il nuovo strambo professore fissato con la cabala e gli era parsa sana come una sirena. «Su, su, ragazzi, prima finiamo e prima ce ne andiamo a letto. Draco pensi tu al registro?»

«Sì, certo, Luna...»

Paciok e McMillan uscirono per cominciare la ronda, mentre lui terminava le formalità burocratiche. Poi insieme a Luna iniziarono a perlustrare lʼala ovest.

«Allora, perché non me lo chiedi e basta?»

«Chiederti cosa? Luna, non ti seguo...»

«Draco, devi fare qualcosa per questi nargilli... Di Hermione, perché non mi chiedi se so come sta Hermione.» disse la bionda con un sorrisetto.

«E tu sai come sta, vero?»

«Sta lontana da McMillan!» ridacchiò Luna «Neville sa quanto lui diventi insistente con Hermione e si è offerto per farle un favore. A fine ronda ho promesso di passare dalla torre di Grifondoro a salutarla.»

La profezia dei fondatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora