Il Natale era arrivato al castello, nonostante le preoccupazioni dei suoi abitanti. Harry aveva ripreso ad allenarsi il doppio, perché lo faceva sia col boccino vero e proprio che con Bubò, in vista della partita Grifondoro contro Serpeverde. Come era prevedibile, i grifoni avevano perso a tavolino con i tassi a causa sua, o del Verde Gallese, ma era la stessa cosa ai fini della classifica, e Harry voleva rimediare. Anche la sua ex ragazza ormai si allenava sempre più spesso, con Goyle. Era strano vedere la chioma rossa di Ginny scansare i bolidi scagliati da un massiccio Gregory mentre Belinda, tutta imbacuccata, faceva il tifo e controllava il suo muscoloso ragazzo, leggermente gelosa. Zabini inizialmente si era opposto, per via della strategia di squadra, ma infine si era arreso. Gregory era sereno e questo era lʼimportante.
Draco intanto era impegnato ad aiutare Lumacorno con la pozione sviante e nel contempo cercava di migliorare la pozione della pace, saltando fin troppo spesso gli allenamenti. Vedere Hermione stremata, la notte in cui avevano scoperto della maledizione su Daphne, gli aveva fatto comprendere che la ragazza non dormiva affatto. Non che lui dormisse molto di più, ma insomma, era diverso!
«Draco, Draco dai è tardi, se non ti muovi saltiamo la cena anche oggi. E domani è la vigilia di Natale.»
«Arrivo Blaise, ci sono quasi.»
«Ti ricordo che stasera abbiamo organizzato una festicciola nella stanza delle necessità, nella parte ancora funzionante. Ci sarà anche Gregory, mi ci sono voluti giorni per convincerlo. E poi domani siamo liberi e potremmo andare a Hogsmeade per gli ultimi regali.
«Sì, sì, mi ricordo.» rispose distratto il biondino mentre dosava la pietra di luna in polvere.
«Tu hai preso il regalo per Hermione?»
«Credi davvero che lei desideri un regalo da me, o voglia qualcosa da me in generale? Dai Blaise, siamo realisti, non dorme e sappiamo di chi è la colpa.» sbottò, appoggiando la polvere che gli era un poʼ sfuggita di mano. Doveva ricominciare da capo.
«Ancora, Draco? Dai, persino Ginny ha proclamato davanti a tutti che tu le piaci, puoi fartene una ragione, sai? E poi ha sempre con sé il fermaglio che le abbiamo regalato per il compleanno e dubito fortemente che lo tenga perché glielʼho donato io.»
Draco sbuffò «Ho paura, Blaise, e se mi stessi sbagliando? Hermione è fragile, molto di più di quello che vuol mostrare al mondo. E non abbiamo notizie dai nostri contatti in Australia. I coniugi Granger sembrano spariti nel nulla.»
«Hermione è molto più forte di quanto tu creda. Sì, ha tante fragilità ma, nascosta nella cenere, ha una forza incredibile. Solo una ragazza, una donna, così forte avrebbe potuto fare tutto quello che ha fatto lei. Il tuo desiderio di farla star bene non ti deve portare allʼerrore di sottovalutarla.»
«E chi la sottovaluta? Mi ha tirato un pugno che aveva appena tredici anni. Ci vuole coraggio...»
«Per scontrarsi col tuo brutto muso? Hai ragione!»
«Blaise...» soffiò il biondo fintamente offeso, ma sapeva che lʼaltro ragazzo era il miglior amico che avesse mai potuto desiderare. «Comunque... devo prenderle un regalo. E, Salazar, non so proprio cosa comprarle!»
«E se tu la prendessi per mano, e basta?»
«Merlino santissimo, Blaise, devi trovarti una ragazza. Dico sul serio.»
«E se tu le regalassi una giornata a Hogsmeade organizzata di tutto punto? Compreso un giro per i negozi, ovvio. Fa troppo ero senza idee?»
«Abbastanza, e poi vorrei evitare di incontrare Lenticchia.» rispose di getto, storcendo il naso al pensiero che il rosso potesse rovinargli una giornata con la riccia.
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La profezia dei fondatori
FanfictionUn nuovo anno inizia ad Hogwarts. La seconda guerra Magica è terminata da pochi mesi portando con sé cicatrici e dolori. Charlie Weasley arriva al Castello, chiamato a sostituire Hagrid. I nostri eroi riusciranno a passare un anno in pace, oppure un...