La mattina del due maggio arrivò veloce come un bolide scagliato da un battitore. Dopo un breve consulto era stato deciso di effettuare la commemorazione dei caduti davanti al melo, simbolo della nuova unità di Hogwarts; la storia degli avvenimenti era stata raccontata dalla Preside nel gufo inviato ai parenti invitati, insieme alle lodi per ognuno di loro, in particolare per i due giovani iscritti al primo anno, che avevano dimostrato eccezionali doti di mago, oltre che un coraggio non immaginabile.
Patrick zoppicava ancora leggermente, anche se lo faceva più per le attenzioni di Beatrice che per le condizioni della sua gamba.
«Pensi che tuo padre ci sarà? »
«Non so, follettina, penso gli sarà venuto un colpo quando ha saputo tutto. Noi non andiamo esattamente d'accordo, sai?»
«E perché mai? Sei forte tu!»
«Grazie, ma sono un purosangue, ricordi? Un serpeverde.»
«Un ragazzo coraggioso» concluse Draco, che era appena arrivato fuori dal castello con Hermione, mano nella mano.
«Non dovremmo dirlo noi, ma oggi la Preside abolirà la coppa delle case. E ognuno sceglierà dove andare secondo il suo cuore, e potrà cambiare se vuole.»
«Ma così, Hogwarts non sarà più la stessa!»
«E perché no? La divisione ha portato solo incomprensioni.» Harry Potter era arrivato insieme a Ametista, Theodore e Pansy.
«Mhm, devo darti ragione. Come siamo arrivati al punto che ti do ragione?» chiosò Draco, il sorriso luminoso e la mano stretta a quella di Hermione.
«Non so. Distillato sviante?» rispose Harry alzando le spalle.
«Vengono Teddy e Andromeda, Harry?»
«Sì, e anche Dudley. Lo va a prendere Ron. Lo conosce.»
«Tuo cugino?»
«Sì, sì sono incontrati a Londra, a quanto pare hanno parlato di me...»
«Per Merlino, se continuiamo così appare pure tua zia Petunia» disse Hermione.
«Non credo. Gli zii non stanno bene, andrò a trovarli finita la scuola. Non ne ho grande stima, ma se sono sopravvissuto lo devo anche a loro. Se non mi avessero accolto, la protezione di mia madre sarebbe stata vana.»
Hermione annuì. Uno scricchiolio di foglie e rametti schiacciati attirò la sua attenzione ma subito distolse lo sguardo, arrossendo. Il cuore cominciò a battere furiosamente.
Pansy agitò la mano sorridendo.
«Guarda, Draco, tua madre! Signora Malfoy, che piacere vederla!»
Anche Draco si voltò, sorridendo, e si diresse verso di lei tirandosi dietro la fidanzata.
«Draco, aspetta, ma che fai...?»
«Ti presento a mia madre, anche se ti conosce già.»
«Sei... sei sicuro?»
Draco rise. «Tesoro, non ho l'anello perché in tutta questa confusione non sono potuto andare dal mio gioielliere di fiducia, ma fidati, avrai presto un solitario al tuo bel dito destro. O preferisci un'altra pietra?»
«Ma che vuoi che mi importi della pietra? Non è quello che intendo!»
Narcissa che non era troppo lontana aveva sentito tutto. «Non essere sciocco, Draco, se devi fare una proposta seria ti ci vorrà un anello di famiglia.»
«Ciao madre, come stai?» disse il ragazzo baciandola sulle guance e annuendo a quello che la donna aveva appena detto.
«Bene, caro, anche tu mi sembra. E mi vuoi presentare adeguatamente la signorina?»
STAI LEGGENDO
La profezia dei fondatori
FanficUn nuovo anno inizia ad Hogwarts. La seconda guerra Magica è terminata da pochi mesi portando con sé cicatrici e dolori. Charlie Weasley arriva al Castello, chiamato a sostituire Hagrid. I nostri eroi riusciranno a passare un anno in pace, oppure un...