La profezia dei fondatori

7. Cugini, ma non troppo

Dopo quella lezione di pozioni così singolare, i grifondoro presero il largo come scottati da un fiammagranchio. Hermione salutò la classe con una velocità tale che nemmeno se fosse stata in sella a una scopa sarebbe stata più rapida. Ginny, dal canto suo, scosse la chioma fulva e se ne andò via dallʼaula con passo pesante. Se avesse potuto, avrebbe certamente affatturato il povero Lumacorno, o Zabini, oppure tutti loro messi insieme. Da quando Fred era morto, lʼumore della più piccola dei Weasley era più volubile del cielo di Scozia.

«Harry, cosa succede a Hermionì e Gini?» chiese Ivàn, confuso da tutto quel trambusto. Lui di fatto aveva effettuato da solo la pozione rinvigorente, poiché la sua compagna serpeverde sembrava non solo annoiata, ma anche molto infastidita dalla sua presenza. E dalla lezione... in pratica da tutto!

«A saperlo, Ivàn!» esclamò il moro incamminandosi verso la lezione successiva che era erbologia e che per fortuna non avevano insieme alle serpi, ma con i Corvonero. Avrebbe avuto modo di passare un poʼ di tempo con Luna e ne era ben felice.

«Aspettatemi!» disse Neville affrettano il passo verso i compagni.

«Lumacorno mi ha chiesto alcune informazioni su una pianta rara: levitisco.»

«Uhm, da noi a Durmstrang è piuttosto comuni, si usa per una pozione... Come si dice nella vostra lingua? Svitante?»

«Pozione Sviante o Distillato di confusione, sì» lo corresse Neville. Lo sapeva solo perché era incappato in quella pianta nei suoi studi personali su specie erbacee particolari o desuete nel Regno Unito. Lui non era mai stato molto portato per quella materia, Pozioni, preferiva perdersi nel verde di una serra che restare rintanato davanti a un calderone fumante.

«A cosa serve di preciso?» chiese Harry per curiosità e per passare il tempo necessario per giungere alle serre dai sotterranei del castello dove si trovano.

«Crea uno stato di eccitazione febbrile, infiammando la mente e causando stati di confusione maniacale... È tipo un confundus, ma molto più potente.»

Harry annuì allʼamico, ormai erano arrivati alle serre e si scorgeva la figura di Luna che stava parlottando fitto fitto con la giovane Nott.

«Oh, ciao ragazzi, non pensate che oggi i nargilli siano molto dispettosi?»

«Ah sì, Luna?» rispose divertito Harry che ormai assecondava con affetto le stravaganze dellʼamica bionda.

«Ciao Ametista, cara, le presentazione le facciamo più tardi, ci vediamo dopo la lezione, non fare aspettate Charlie, è un bravo ragazzo, ma non credo tolleri ritardi come professore di Cura alle creature Magiche» disse in fretta Luna e, con la stessa velocità, la nuova studentessa sparì oltre le serre. Harry osservò i suoi capelli fluttuare al sole pallido di settembre.

«Sì, certo Harry, non trovi? Di cosa stavate parlando di bello?» attirò lʼattenzione dellʼamico la corvonero.

«Neville ci stava spiegando la funzione del Distillato di confusione» rispose distrattamente il moro.

«Oh, che stranezza! Tutti sembrano interessati a questo preparato...»

«Cosa intendi dire Luna, tutti chi?» chiese Harry, fattosi più attento.

«Piton, ad esempio, quando sono arrivata in Presidenza la prima sera che siamo giunti al castello nel suo ritratto, sembrava molto adirato con Lumacorno che non riusciva a riprodurre tale distillato.»

«Ci credo che non ci riusciva!» disse ad un tratto Neville «Non sapeva che il levitisco va colto al plenilunio, altrimenti non ha la stessa efficacia. Vedete, la pianta adulta presenta un fusto eretto e cavo caratterizzato da un forte odore di sedano. È costituita da un grosso rizoma, ovvero un fusto strisciante sotterraneo, a decorso orizzontale, portante gemme che svilupperanno in seguito i fusti erbacei, ed inferiormente apparati radicali, e radici che contengono un succo giallastro. I fiori sono riuniti in numerose ombrelle con cinque petali giallo-verdastri. I frutti sono rappresentati da due acheni, i frutti secchi, che a maturità diventano aromatici» otto paia dʼocchi guardarono con stupore il ragazzo.