Il rumore cupo del mare della Cornovaglia accolse Charlie in quella nebbiosa mattina di fine marzo. Ancora le temperature erano rigide la mattina presto. Il giovane professore si avvolse meglio nel mantello. Il pensiero era rivolto ancora alla sera precedente, a quando aveva condiviso con Daphne momenti intensi e irripetibili. Beh, forse ripetibili sì, anzi, sperava ripetibili! ma non subito. Gli occhi brillanti di Daphne erano una promessa, ma per vivere quel futuro dovevano indagare. Dovevano venire a capo di quel rebus che era la profezia e forse il diario della defunta professoressa Burbage poteva essere un punto di svolta. Bill lo aspettava, il suo gufo lʼaveva raggiunto la notte precedente e adesso era il momento della verità.
Arrivato alla casa del fratello maggiore bussò alla porta.
«Charles! Entra, entra, Bill ti aspetta!» Fleur aveva aperto quasi allʼistante, il volto radioso illuminato da un sorriso.
«Buongiorno, cognatina, ogni volta che ti vedo sei sempre più bella!»
«Adulatore... flatteur!»
«È la pura verità, puoi farmi bere il veritaserum...» Fleur rise di cuore, attirando Bill, che si affacciò, curioso.
«Fai il cascamorto con mia moglie, fratellino? Ancora?»
«E poi è illegale usare quella pozione...»
«Ciao Percy, puoi smettere di far finta di essere noioso. Ormai ti abbiamo scoperto.»
«...a parte il fatto che il nostro Charlie ha altri... interessi, al momento!» concluse il fratello minore, con un sorriso furbo che sarebbe apparso consueto sul viso di uno dei gemelli ma sul suo pareva assurdo, come vedere il buon vecchio Piton distribuire caramelle e punti ai Grifondoro!
«Oh, sta zitto Perce, o vogliamo parlare di Audrey?»
«Intendi la mia ufficialissima fidanzata che ho già presentato a mamma e papà? Quella per cui ho rilasciato apposita dichiarazione al competente ufficio del Ministero per certificare che non ci fossero interferenze tra le nostre funzioni?»
Charlie arrossì e cercò di cambiare discorso, non aveva capito che tra Percy e Audrey le cose fossero già a quel punto!
«Beh, era ora che qualcuna ti tenesse testa, Percy» disse George comparendo dal salotto con Ron al seguito.
«Oh, ci siamo tutti,» cambiò discorso Charlie. Cʼerano già troppi fratelli Weasley che sapevano di lui e Daph, per i suoi gusti!
«Dovʼè questo diario?»
«Io e Ronnie lo abbiamo riportato alle dimensioni normali poco fa. È in salotto. Vogliamo darci unʼocchiata?»
«Gli Auror lʼhanno visionato?»
«Non che io sappia...» rispose Percy pensieroso.
Charlie sbuffò: «Quando capiranno ai piani alti che non stiamo giocando? O forse pensano che a Hogwarts dobbiamo per forza cavarcela da soli?»
«Devo ammettere che non me lʼaspettavo, Charlie, ma la camera della Gringott dei River non era protetta molto bene... Forse è solo un diario qualunque.»
«O forse non hanno fatto in tempo a recuperarlo visto che sono tutti e tre in fuga.»
Ronnie fece un sospiro.
«Mi dispiace, fratellino.»
«Non ci badare, prima o poi mi passerà. Joseph, il magipsicologo, dice che devo credere in me stesso senza cercare conferme negli altri, che posso farlo... È dura da accettare ad ogni modo.»
«Lo sappiamo. Andrà meglio, vedrai...» disse George stringendogli un braccio.
«Un poʼ meglio va.»
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La profezia dei fondatori
FanfictionUn nuovo anno inizia ad Hogwarts. La seconda guerra Magica è terminata da pochi mesi portando con sé cicatrici e dolori. Charlie Weasley arriva al Castello, chiamato a sostituire Hagrid. I nostri eroi riusciranno a passare un anno in pace, oppure un...