55. Confronto col Ministro e non solo

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Minerva McGranitt era una donna tutta dʼun pezzo, di granito, potremmo dire. Era poco dopo lʼalba ma la sua mente, acuta come poche, era già al lavoro, per affrontare la situazione. Lʼaggressione ai danni della piccola Porten lʼaveva sconvolta, era così giovane! Ma non intendeva perder tempo crogiolandosi nello sconforto. Aveva visto tante cose nella sua vita e di sicuro non si sarebbe fatta intimorire adesso. Qualcuno cercava di rovinare la sua scuola, fare del male ai suoi ragazzi ma, per Godric, non lʼavrebbe mai permesso, mai! E il Ministro? Come era mai possibile che un ex Auror come Kingsley Shacklebolt non comprendesse il rischio reale che correva la scuola, non se lo sarebbe spiegato mai. Erano già tre gli appuntamenti via camino che aveva saltato, con la scusa di maggiori urgenze.

Anche in quel momento, dopo la nottata che avevano passato, le stava dando buca.

«Minerva» la voce di Kingsley la fece sobbalzare. La sua testa bruna spuntava tra le fiamme vive del camino.

«Ministro, non lʼaspettavo adesso.»

«Sono qui di corsa, abbiamo molto da fare. Non volevo mancare l'appuntamento nuovamente, anche se non ho notizie positive riguardo alla sua richiesta.»

«Cosa intende? Niente Auror? Ancora?»

«Minerva, a scuola non è successo in fondo niente di realmente allarmante e, capisce bene, gli Auror sono impegnatissimi; dobbiamo mantenere lʼordine... I seguaci del Signore Oscuro...»

«Voldemort, per Merlino, Kingsley, si chiamava Voldemort, anzi no, Tom Riddle, ed è morto.»

«Sì, ed è stato Harry Potter a ucciderlo e adesso è lì a scuola e credo che per il vostro problema sia...»

«Lei mi sta dicendo che un ragazzo può affrontare da solo una minaccia profetizzata da Cassandra in persona? Sta scherzando, vero?»

«Beh, ha affrontato il Sign... Voldemort, no?»

La Preside fece la sua espressione più sconvolta e se non fosse stato il Ministro della Magia lʼavrebbe affatturato, o trasformato in un furetto, sulle orme di un discutibile esempio.

«Minerva» la richiamò il quadro di Silente, ben sapendo quello che stava pensando la sua ex professoressa.

«Kingsley Shacklebolt, lei ora è il Ministro della Magia ma è stato un Auror. Lei ha esperienza e non riesco a credere che davvero voglia delegare tutto a un diciottenne, seppur brillante.»

«Cʼè anche Hermione Granger, vero? Sono una squadra formidabile.»

«Oh, per Morgana santissima, se è per questo ci siamo pure io e Filius, ma che vuol dire?»

«Giusto! Ci siete anche voi, e siete maghi di primʼordine. Mi risulta che il professor Vitius è stato campione di duello, per giunta.»

«Kingsley, se succederà qualcosa ai miei ragazzi la riterrò responsabile personalmente e, creda, non sarà piacevole!»

Il Ministro sembrò per un attimo colpito dalle parole della Preside «Ma naturalmente, Minerva cara, se la situazione dovesse farsi più urgente io potrei riconsiderare la situazione! Tuttavia sono certo che...»

«Due studentesse sotto imperio, due studenti intossicati dalla pozione sviante, i quadri confusi e un drago libero per il parco del Castello. Io direi che la situazione è già urgente!»

«Ma avete tutto assolutamente sotto controllo, siete stati efficientissimi. Ora, Minerva cara, mi deve scusare, sono urgentemente atteso altrove.»

«Oh, la smetta di chiamarmi cara e mandi una squadra di Auror!»

«Mi creda, appena saremo un poʼ più liberi la contatterò.»

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