41. È solo mal di testa

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Dopo il ritrovamento del Verde Gallese nella foresta proibita, le difese di Hogwarts erano state maggiormente rinforzate e le ronde intensificate. I Prefetti e i Capiscuola facevano turni più frequenti, finendo con lʼavere tutti lʼaria esausta. Era comunque unʼopportunità quasi desiderata: era diventato complicato avere dei momenti liberi da passare insieme a compagni, o compagne, di altre case. Draco stava un poʼ dando di matto. Anche Gregory a dir la verità, e Blaise era quanto mai suscettibile. Tutte le serpi, a eccezione di Theodore, sembravano soffrire questa maggiore rigidità nei controlli.

Già dai primi di dicembre, il castello era stato preparato per le festività. Ghirlande di agrifoglio erano comparse su scalinate e anfratti. La neve, che aveva cominciato a imbiancare il paesaggio, contribuiva a rendere magica lʼatmosfera natalizia, come un addobbo mandato dal cielo. Nelle cucine, gli elfi domestici si superavano ogni giorno, sfornando dolci sempre più deliziosi. Il professor Vitious, da sempre responsabile per lʼaddobbo della Sala Grande, confabulava ormai da settimane con Pomona Sprite, per individuare le specie di piante che gli sarebbero servite.

«Ragazzi avete deciso se tornare a casa per Natale, oppure no?» chiese Pansy, sfogliando con fare svogliato una rivista magica. Quella sera nessuno dei suoi compagni era di ronda e si stavano rilassando in sala comune.

«Mia madre è in Costa Azzurra con il suo nuovo marito e sarebbe scortese rovinarle il primo Natale con la mia presenza.» disse Blaise, osservando distratto le fiamme nel camino. La piccola puffola rossa, al caldo in camera sua, stava crescendo piano. Non sapeva ancora se regalarla o meno alla persona per cui lʼaveva acquistata, settimane prima.

«Tu, Draco? Vai al Manor da tua madre?»

Il biondo era assorto. «Draco, ehi, ci sei?»

«Scusa Pans, sì andrò da mia madre, ma solo il giorno di Natale. Sta cercando di riallacciare i rapporti con sua sorella Andromeda, e dopo passerà alcuni giorni con lei e il piccolo Teddy, figlio di mia cugina Nymphadora.»

«Ma non è pure figlio del Professor Lupin? Sono morti entrambi durante la battaglia di maggio, vero?» chiese Daphne, improvvisamente interessata alla discussione.

«Sì.» rispose piano Draco.

«Si dice che il piccolo sia il figlioccio di Harry Potter.»

«A quanto pare.»

«Miiii, sta sempre in mezzo quello.» soffiò Nott, ben sapendo che la cugina sarebbe rimasta al castello perché Harry non voleva andare dai Weasley.

«Su, vedrai che sarà divertente passare il Natale tutti qui» cinguettò Pansy, sapendo del perché di quella esternazione di Theo.

«Io vado a casa da mia madre, non posso lasciarla sola» rispose però il ragazzo, facendo rattristare subito la moretta.

«Pure io vado a casa, Belinda va dai suoi a Londra... Quindi non ha senso rimanere.»

«Oh, grazie Greg, ora che hai la ragazza, fanculo gli amici.»

«Ma no, scemi!»

«Secondo voi i grifoni che faranno? A parte Potter, che rimane.»

«La Weasley va a casa, credo, mentre Hermione non lo so. Non credo voglia andare alla Tana. Luna dice che ci sarà anche la nuova ragazza di Lenticchia.» disse Draco, guardando sempre verso la finestra che dava sul fondale del Lago.

«Mi sono sempre chiesta cosa ci trovasse la Granger nella donnola. È innegabile che Draco sia più sexy.»

«Pansy, falla finita.» ridacchiò Daphne vedendo il viso corrucciato di Theo.

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