«Se ti dà fastidio dimmelo subito, non mi schiantare, okay?»
Ginny era uscita dai Tiri Vispi, Blaise Zabini le si era accostato cauto. La ragazza lʼaveva osservato, interrogativa. Lui si era avvicinato e le aveva passato un braccio attorno alle spalle.
«Grazie» le aveva mormorato, stringendola per un attimo. «Andiamo ai Tre Manici di Scopa ora? Mi è passata un poʼ la voglia di girare.»
Al pub li attendeva già un piccolo gruppetto, mancavano solo Neville e Hannah. Blaise guardò il viso raggiante del suo amico: la mattinata con Hermione doveva essere andata alla grande.
«Che prendi, rossa?»
«Burrobirra, grazie... Blaise.»
Harry alzò subito gli occhi: doveva essere successo qualcosa di grave, la sua ex fidanzata era pallidissima, oltre che fin troppo gentile verso il Caposcuola verdeargento.
«Ginny?»
«Tutto a posto Harry, però credo che prima di tornare a scuola dovresti passare a salutare Ron, sai comʼè lunatico...»
Harry annuì, comprendendo da quelle poche parole della ragazza che si trattava di qualcosa di più che di un malumore da parte del suo vecchio amico. «Va bene, anzi vado subito, se mi scusate. Tista, ci vediamo dopo per salutarci?»
«Oh, se vuoi ti posso accompagnare.» disse la ragazza con tono flebile. Harry le sorrise felice.
Nott osservava la cugina silenzioso, ma sembrava desiderosa di passare altro tempo con Harry Potter, solo Salazar sapeva perché, e lui non disse nulla.
«Draco, Theo venite aiutarmi con le burrobirre, chi ne vuole? Le prendiamo anche per Paciock e Abbott, o aspettiamo che arrivino nel caso volessero qualcosa di diverso?»
Harry intanto si era già alzato per andare, seguito a ruota da Ametista che, con sorpresa di tutti, lo aveva preso per mano uscendo.
«Se la fa soffrire, giuro che lo crucio, Salvatore o non Salvatore.» borbottò Nott, quando i tre serpeverde si furono allontanati per andare al bancone a ordinare da bere
«Tranquillo, Theo. Conoscendo Potter, è più probabile che si faccia mangiare da un Basilisco.» gli rispose ridacchiando Draco.
«Ragazzi, abbiamo un problema.»
«Un altro?»
«Sì, ed è rosso e molto astioso verso i serpeverde, o Mangiamorte, per lui sono la stessa cosa.»
«Non George Weasley!» esclamò Draco, spalancando gli occhi.
«Certo che no! È Ron, Lenticchia, ovviamente.»
«Cosa diamine ha fatto quellʼidiota?»
«Ecco perché la faccia tesa della piccola Weasley!»
I due amici si erano avvicinati ancora di più a Blaise, per non essere uditi.
«Temo che se ti incontra a braccetto con la Granger ti schianta, anche se ho sentito dire che si sono lasciati molto male. Sta con unʼaltra, comunque. Ma lo sai comʼè possessivo e ottuso. Ha trattato la sorella come se fosse stata un oggetto da non toccare. Roba da matti, credetemi. George era furioso con lui.»
«George? George Weasley?»
«Sì, Theo, ma perché ti stupisci così tanto?»
«Oh, non so, perché non abbiamo mai legato con i Weasley e ora tu e Draco sembrate essere amici loro.»
«In verità lo siamo, cioè almeno io, di George e di Charlie in realtà. Bill lo conosco meno e Percy mi è indifferente. Sai che durante il conflitto facevo parte della resistenza, anche se nessuno lo sapeva, e Draco dopo la guerra e il primo processo si è personalmente scusato con la famiglia per via di sua zia.»
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La profezia dei fondatori
FanfictionUn nuovo anno inizia ad Hogwarts. La seconda guerra Magica è terminata da pochi mesi portando con sé cicatrici e dolori. Charlie Weasley arriva al Castello, chiamato a sostituire Hagrid. I nostri eroi riusciranno a passare un anno in pace, oppure un...