«No, ragazzi, nulla!»
I ragazzi trasalirono; Minerva McGranitt si era ritrasformata sotto i loro occhi. Non avevano notato neppure la sua presenza in forma di gatto ma, se anche l'avessero fatto, erano così presi che non si sarebbero resi conto di quei debolissimi segni attorno agli occhi, così simili a occhiali.
«Preside!»
«Ragazzi, bravissimi, meravigliosi ragazzi!»
«Preside, i patroni... i ragazzi che li stanno evocando si stanno indebolendo!»
Draco appariva sconvolto, era tutto sbagliato, avrebbe dovuto sacrificarsi lui, non i suoi amici, non quella piccola, incredibile tassorosso!
«Vanno supportati dagli altri...Non vi posso aiutare, signor Malfoy, mi dispiace. Dovete fare da soli o sarà tutto vano.»
Hermione si rialzò, prendendo per mano Blaise e Luna.
«Andiamo, abbiamo fatto ciò che dovevamo.»
Si avvicinò al suo fidanzato e al suo migliore amico.
«I nostri patroni, uniamoli ai loro. Possiamo aiutarli, se siamo insieme.»
«Wencky, richiama i ragazzi di guardia, ci servono qui con i loro patroni.»
«Subito, padroncino Draco.»
«Che albero ti sembra?» la voce di Ivàn, completamente fuori dal coro, fece girare tutte le teste.
«Ma sei ammattito? Noi, anche tu, rischiamo di brutto e tu pensi a che albero è?»
«Ma sì, certo! Vedi, quercia, io pensavo che sarebbe stata quercia. Quercia albero sacro di druidi, no? Albero sacro per eccellenza. Ma non pare quercia.»
«Ivàn, mica è il momento della botanica...»
«È un albero di mele!»
La voce di Neville, che aveva appena varcato le porte della Sala Grande, era risuonata sicura.
«Vero, ma perché proprio un melo?» chiese Terry.
Il giovane bulgaro sembrò non prestargli attenzione, guardando affascinato la pianta. «Allora noi fatta. Melo è albero di rinascita.»
«I patroni, dannazione, stanno svanendo!»
«Ma melo resta. Scintilla, guardate voi!»
Era vero, dal calderone spuntava un albero sottile, scintillante come fosse stato fatto d'argento, ma aveva la forma inequivocabile del melo. Alcuni frutti, tondeggianti e argentei, pendevano tra le fronde.
I patroni erano svaniti nel nulla e i ragazzi, che avevano tenuto fino ad allora le bacchette alte, vacillarono, sostenuti dai compagni. Beatrice cadde in ginocchio, raggiunta subito da un'allarmatissima Hannah.
«Sto bene. Mi sa che per un po' non evocherò patronus, ma questa è una figata incredibile, no?»
«Sì, piccola, incredibile è la parola giusta.»
«E adesso?»
«Adesso direi che potremmo piantarlo, che ne dite?» Neville, da sempre appassionato di erbologia, aveva gli occhi scintillanti.
«Ma dove?»
«Credo che il cuore di Hogwarts non vada più nascosto, non credete? Potremmo piantarlo dove tutti gli studenti possano vederlo.»
«Un luogo che sia simbolico per noi tutti.»
Harry chinò la testa per un attimo e disse, senza guardare in faccia i compagni.
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La profezia dei fondatori
FanfictionUn nuovo anno inizia ad Hogwarts. La seconda guerra Magica è terminata da pochi mesi portando con sé cicatrici e dolori. Charlie Weasley arriva al Castello, chiamato a sostituire Hagrid. I nostri eroi riusciranno a passare un anno in pace, oppure un...