Le vacanze di Pasqua erano arrivate all'improvviso. La primavera aveva timidamente iniziato a scaldare le giornate. Il Castello era più bello che mai, decorato com'era di fate vive e fiori della serra della professoressa Sprite. Alcuni cantavano, al passaggio degli studenti; certo, se si passava spesso per un corridoio alla fine poteva andare a noia, ma visto ogni tanto era davvero bello come spettacolo! Il gruppo di ragazzi impegnati nel dilemma della profezia, ormai, si riunivano spesso, anche senza organizzarsi.
«Sembra impossibile che siamo sotto la minaccia di una terribile profezia...» sospirò Hannah Abbott, seduta con grazia sul prato, accanto a Neville Paciock.
Neville la guardava come se fosse la cosa migliore assieme al succo di zucca o le cioccorane.
«Nev!»
«Che succede?»
«Ma non mi hai sentito?»
«No, ti stavo guardando, scusa.»
Hannah gli fece un gran sorriso. «Oh, va bene, non importa.»
«Scusa ma sai, quando ti guardo a volte io...»
«Sì?»
Il ragazzo divenne rosso come gli arazzi della sua sala comune, pareva essersi dimenticato di come articolare una frase.
Hannah gli prese una mano, la profezia poteva aspettare ancora qualche giorno. «Torni a casa per Pasqua?»
«Non lo so, tu che fai?»
«Torno e stavo pensando, se non hai molto da fare, ti andrebbe di venire a trovarmi?»
«Dici? Non darebbe noia a tuo padre?»
«Oh, sarebbe felice di conoscerti. Gli ho parlato spesso di te. Un eroe, colui che ha ucciso il serpente di Voldemort, sai...»
«Nagini, sì.» Neville era ancora più imbarazzato, ma uno strano calore si era diffuso nel suo petto. Hannah lo ammirava?
«Quando pensavamo che Harry fosse morto, tu sei stato l'unico ad affrontare Voldemort. In quel momento ti ho ammirato molto.»
«Hannah io... ti ammiro molto sempre. Sei forte, tu!» L'animo grifondoro del ragazzo si era finalmente destato, pensò Hannah divertita. Ormai si vedevano spesso, avevano anche preso parte al ballo assieme, ma Neville non si era sbilanciato molto, anche se le era chiaro che gli piaceva.
«Allora è un sì, posso mandare un gufo a papà?»
«È un sì, certo. Scriverò a mia nonna per avvisarla, non appena mi dirai il giorno. Io... ti inviterei, ma mia nonna può essere incredibilmente noiosa, non vorrei farti un dispetto invece che un invito!»
Hannah rise, abbracciandolo brevemente.
«Credo proprio che correrei volentieri il rischio, sai? Mi piace stare con te. Scrivile e vedi che ne pensa.»
«Ciao ragazzi!» Luna Lovegood stava passeggiando da sola, con l'espressione svagata e un po' triste.
«Ehi, Luna, tutto bene?»
«Oh, sì, ma sono un po' giù di morale! Si avvicinano le vacanze di Pasqua, sapete. Non mi va di tornare a casa, mio padre è tanto caro, ma ultimamente è un po' nervoso. Le vendite del Cavillo, vi sembrerà incredibile, ma sono in calo. E poi, ecco, vorrei stare qui! Per la profezia, naturalmente» si affrettò a precisare.
«E non puoi farlo? Stare qui intendo?»
«Lui è solo, mi dispiace così tanto! E, insomma, non so che fare.»
«Non puoi andare a trovarlo e poi tornare qui? Come a Natale» disse Neville facendole un occhiolino.
Luna sospirò, ancora. In realtà, sapeva che Rolf non aveva impegni. Invitarlo da lei era impossibile, ma sarebbe stato così bello! Avrebbero potuto stare insieme senza preoccupazioni, senza alcun timore di essere visti!
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La profezia dei fondatori
FanficUn nuovo anno inizia ad Hogwarts. La seconda guerra Magica è terminata da pochi mesi portando con sé cicatrici e dolori. Charlie Weasley arriva al Castello, chiamato a sostituire Hagrid. I nostri eroi riusciranno a passare un anno in pace, oppure un...