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Era riuscito in qualche modo a tranquillizzare Jimin, gli aveva spiegato che non sempre gli succedeva di perdersi, ma che a volte quando pensava al passato non riusciva proprio a distogliere la mente da quei pensiere e di conseguenza le persone attorno a sè lo percepivano come un attacco di panico.
Jimin era tornato a sistermarsi nel lettino in fondo alla cella, cosi Jungkook si alzó da terra e si avvicinó a Yoon, appoggiando le mani alla scrivania.
- Yoon, perchè non lo lasciamo tornare a casa? -
Il maggiore sollevó lo sguardo incollandolo al suo, smettendo di picchiettare sul pc.
- Perchè dovremmo? Il ragazzino ha bisogno di una lezione. -
Jungkook, si avvicinó di più a lui.
- Yoon, mi avevate portato in quel pub per divertirmi. Mi avete detto tutti che dovevo distogliere la mente dal lavoro.. Jimin in quel momento ha avuto il vostro stesso pensiero, voleva mi divertissi.
Andiamo Yoon, non eravamo in veste di polizziotti. -
Yoon sbuffó, brontolando sottovoce e passando al minore la chiave della cella.
- Non farmene pentire! -
Disse, tornando a concentrarsi sul pc.
Jungkook tornó da Jimin, aprendo la porta e facendogli cenno di uscire.
- Sei libero, puoi tornare a casa. -
Jimin uscì dalla cella, stiracchiandosi e sbadigliando. Sbattendosi poi la mano sulla fronte.
- Cazzo.. - prese il proprio telefono controllando i messaggi tra cui un vocale.
"Hey Jim, dove diavolo sei finito?? Ti ho cercato per ore.
Non farmi preoccupare e richiamami. Sono tornato a casa, richiamami idiota!"
- Qualcosa non và? - chiese jungkook avvicinandosi.
- Ero in compagnia di un amico al pub.
È tornato a casa e io non só come ritornarci. -
Lo vide scrivere un messaggio velocemente, sbuffando più volte.
- Possiamo chiamare un taxi. Ti riaccompagno io e poi torno qui al distretto.
Potremmo andare con la mia auto, ma non sono ancora del tutto lucido. Ma mi assicureró che ritorni a casa sano e salvo. -
Sentì Yoon brontolare alle sue spalle.
- Puó prenderlo da solo il taxi kook, qui abbiamo un sacco di lavoro da svolgere. -
- torneró il prima possibile. -
Detto questo prese il proprio telefono, chiamando subito un taxi. Usciro entrambi dal distretto in attesa .
- non passerai dei guai vero? -
Jungkook scrolló le spalle, giocando con il portachiavi di casa.
- Passo troppo tempo qui dentro, ho bisogno di un pó di spazio. Non mi butteranno fuori per questo, quindi non preoccuparti. -
Jimin annuì, il taxi arrivó poco dopo, saliti in auto Jimin si sporse leggermente verso di lui e scattó una foto.
- Questa la conserveró. - disse, e questo fece sorridere Jungkook.
- allora, l'amico con cui eri al pub.. lo conosci da molto? -
Jimin spostó lo sguardo dal telefono a lui.
- Che c'è agente, è geloso? -
Spostó lo sguardo da lui al panorama fuori dal finestrino.
- Puó partire..! -
Jimin si sporse più vicino a lui, jungkook poteva sentire il suo respiro sollecitargli il collo e poi l'orecchio.
- L'amico con cui ero, lo conosco fin da piccolo.
Non posso negare che lui abbia fin da allora una cotta per me, ma non sono interessato a lui. -
Si voltó per poterlo guardare, ritrovandosi le proprie labbra vicinissime alle sue.
- e a chi sei interessato? - chiese, guardando quelle labbra cosi carnose.
- a te! -

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