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Jungkook era seduto sul divano in salotto, un asciugamano attorno al proprio collo, il pc acceso sul tavolino e alcuni fascicoli aperti.
Strofinó l'asciugamano sui capelli ancora umidi.
Aveva passato una serata davvero rilassanti a casa con Jimin, alla fine erano finiti per stare insieme una seconda volta, era stato impossibile resistergli.
Vide Jimin entrare in quel momento dalla porta, mentre si strofinava i capelli con l'asciugamano per poi andare a sedersi sulla poltrona.
- Hai molte cose da fare? - chiese appoggiando la testa alla tastiera della poltrona e incollando gli occhi ai suoi.
- Perchè? Avevi in mente qualcos'altro? -
- Beh ecco.. Potremmo mangiare qualcosa, possiamo anche non cucinare ma ordinare d'asporto.. e.. Poi guardare un film insieme.
Non ho mai avuto una serata tranquilla con il mio ragazzo.. Mi piacerebbe rimediare. -
Jungkook chiuse il pc, richiudendo anche i fascicoli e addossandosi al divano, facendogli cenno di avvicinarsi e di andare da lui.
Jimin lo fece, lasció l'asciugamano sulla poltrona e si alzó andando a stendersi sul divano e appoggiare la testa alle sue gambe.
- Il mio ragazzo? -
Jimin arrossì leggermente, distogliendo lo sguardo dal suo e giocando con un filo del divano.
- Ho detto cosi? -
- Hai proprio detto cosi.. Si.. -
- Potresti aver sentito male Agente.. Quando avevo un ragazzo non ho mai avuto una giornata come questa.
Questo ho detto.. -
Jungkook appoggió la testa al divano, guardando il soffitto.
- Quindi non vuoi avere la serata che hai sempre desiderato avere con un tuo ragazzo, con me? .. Potresti rimediare usando me.. No? -
Jimin si tiró a sedere guardandolo, portando le mani sulle sue spalle per farsi guardare, il moro spostó lo sguardo dal soffitto ai suoi occhi.
- Io non ti useró Jungkook, ho sbagliato in passato.. Ti ho cercato perchè a quel tempo mi era stato ordinato.. Ma tutto quello che faccio ora.. Quello che provo per te e che.. Abbiamo tu ed io.. È reale, è vero.
I miei sentimenti per te sono veri.
Vorrei solo sapere cosa sono per te.. Non nè abbiamo mai parlato.
Vuoi essere il mio ragazzo? O.. Sono solo io a pensare che non siamo semplici amici?
Non ho mai provato tutto questo quando ero fidanzato.. Sono tutte cose nuove per me.
Cosa sono? -
Jungkook portó la mano alla sua guancia accarezzandola lentamente con la punta delle dita.
- Non è evidente?
Jimin-ah, è evidente che non sei un semplice amico. È evidente che voglio stare con te.
quando tutto questo sará finito, voglio che tu venga a vivere con me e non come amico Jimin.. Ma come il mio uomo.
Perchè pensi che ti protegga?
O che accetti il consiglio di Yoon e Tae di non venire con te in tribunale? Perchè ho paura di perderti.. Perchè sono innamorato di te.
Sono davvero innamorato.. -
Mormoró, Jimin a quel punto si sedette a cavalcioni sù di lui, tenendo lo sguardo del moro incollato al proprio.
- Allora.. Posso dire che sei il mio uomo? -
- Pensavo fosse evidente.. Non voglio nessun altro al mio fianco. Jimin-ah, mi hai fuso il cervello dal primo giorno che ti ho incontrato.. Non lo senti? -
- Che cosa? -
Jungkook prese la sua mano portandola al petto, tenendo lo sguardo nel suo.
- Non smette di accellerare quando sei con me... Solo una volta si è fermato, quando Myung-Dae ti ha ferito e ho pensato che ti avrei perso. -
- Ma ora sono qui... Quando tutto questo sará finito.. Voglio davvero vivere qui con te.
Viverti completamente, senza la paura di perderti.
Sè in quel tribunale verró accusato.. -
- Non accadrá.. -
Jimin scosse piano la testa, portando le mani sul collo del moro, accarezzandolo piano per tranquillizzarlo.
- Ero parte del piano.. Puó accadere qualsiasi cosa.
Min-ho non stará fermo e buono mentre verrà accusato..
Potrebbe accadere .. -
- Non ci sono prove che tu fossi presente agli omicidi o alla vendita delle ragazze.
Non possono accusarti.. -
Jimin appoggió la testa alla sua spalla.
- Jungkook.. -
Jungkook lo fece scendere dalle proprie gambe alzandosi dal divano e avvicinandosi alla finestra.
- Non voglio parlarne, possiamo cambiare discorso? -
- No, non possiamo Jungkook.
Devi ascoltarmi.
Devi essere preparato a qualsiasi situazione.. -
Jungkook si voltó a guardarlo.
- Non succederá quello che pensi, non lo permetteró.
Non voglio pensarci Jimin.
Non posso pensarci.. - urló, era la prima volta che alzava la voce.
Jimin si avvicinó, portando le mani ai suoi fianchi.
- Non sono mai stato amato cosi tanto, nessuno ha mai avuto paura di perdermi quanta nè hai tu, Agente.
Ma la stessa paura che hai tu c'è l'ho anche io..
In quell'aula, dovrai essere forte.
Io ho bisogno della tua forza per non crollare.
Per questo, devi pensare come Agente e non come Jungkook, perchè in quell'aula, usciranno molti scheletri dall'armadio e potrebbero accusarmi.. Non posso crollare io, ma non puoi nemmeno tu.. La stampa sarà presente no?
Sè vedranno le tue emozioni ci perderemo.
Quindi sii il poliziotto che conosco.
Non l'uomo che amo.
L'hai fatto una volta, puoi farlo ancora. -
- Dovrei essere io a istruire te e non tu me.. -
Jimin accennó un sorriso, prendendo la sua mano e portandolo al divano, si sedettero entrambi e Jimin si accoccoló contro il moro.
- Ti ho promesso che sarai libero Jimin.. E sará cosi, qualsiasi cosa succederá lunedi in quell'aula, sarai libero.. -
Mormoró, tenendolo stretto contro il proprio petto.
Si addormentarono sul divano, quando la luce del sole filtró dalle finestre colpì il volto di Jungkook, facendolo mugolare piano.
Aprì lentamente gli occhi, sentendo il proprio cellulare squillare.
Si mosse lentamente per non svegliare il ragazzo che dormiva al proprio fianco e prese il cellulare, rispondendo alla chiamata.
- P-Pronto? -
"Jungkook.. Abbiamo trovato la ragazza"
Jungkook trattenne il respiro, per poi chiedere al maggiore.
- È viva? -
"È ferita ma, stá bene.. Ora è in ospedale sotto osservazione, passo a prenderti e andiamo da lei per interrogarla?"
- Si certo, ti aspetto qui.. -
Chiusa la chiamata guardó Jimin, che dormiva ancora, stretto al suo fianco e la testa contro la propria spalla.
- Hey Jimin.. -
Sussurró piano, lasciando piccoli baci contro le sue labbra.
- Hey.. Amore.. -
Jimin aprì piano gli occhi, mugolando e stiracchiandosi, tornando poi a tenerlo stretto.
- D-Devi andare? Perchè non puoi restare, solo per qualche altro minuto? -
- Mi piacerebbe tanto ma, hanno trovato la ragazza.. Devo correre all'ospedale e farle qualche domanda.. -
Jimin si tiró a sedere, portando le ginocchia al petto e chiudendo gli occhi.
- Tornerai presto? -
- Non avrai il tempo di sentire la mia mancanza.. -
Jimin lo guardó, mordendosi piano il labbro inferiore e annuendo piano.
- Promesso? -
- Promesso.. -
Dieci minuti dopo Yoon era fuori dalla sua porta, Jungkook salutó Jimin, uscendo poi di casa e salendo in auto.
- Alla fine vi siete decisi ad essere una coppia vera? -
- Si.. Direi di si. -
Il maggiore emise una risata, accellerando.
Dovevano arrivare all'ospedale e li avrebbero parlato con la ragazza.
Il solo pensiero che fosse stata trovata viva rendeva più tranquillo Jungkook.
- Hai preparato Jimin, per l'udienza? O avete pensato solo a fare gli amanti? -
- Yoon.. È stato lui a istruire me.
Quando sono con lui, dimentico di essere un agente di polizia.. -
- Sei protettivo verso di lui ed è normale visto che lo ami.
Ma ha ragione lui, non dimenticare il tuo ruolo.
Da quando lo conosci dimentichi spesso chi sei.. -
Jungkook annuì piano, Yoon parcheggió nel parcheggio sotteraneo dell'ospedale, scesi raggiunsero l'ascensore e presero il 5 piano.
Li avrebbero trovato la stanza della ragazza.
- AGENTI.. DA QUESTA PARTE! -
Urló un infermiera vedendoli, la raggiunsero e vennero condotti nella stanza.
La ragazza, era stesa sul letto, con diverse fasciature sul volto e il corpo.
- Potrebbe non avere le forze per rispondere alle vostre domande.
Andateci piano.. -
Disse il medico, i due annuirono, avvicinandosi alla ragazza che vedendoli spostó lo sguardo da loro.
- Ciao, Siamo l'agente Jeon e l'agente Min.. Possiamo accomodarci? -
La ragazza annuì piano, tenendo lo sguardo verso la finestra.
Yoon si schiarì la gola, mentre Jungkook si sedette sulla sedia accanto al letto.
- Sai dirmi cosa ti è successo? -
- Do-dovevate proteggermi.. -
Mormoró con voce bassa e rauca.
- Hai ragione, eri sotto la protezione della polizia quando sei stata rapita, non posso far altro che scusarmi con te per questo.
Purtroppo avevamo un agente corrotto nella nostra squadra.. -
- Que-Quell'uomo.. Ha ucciso Rosè.. Ve-Ro? -
Lo sguardo della ragazza ora si spostó in quello di Jungkook che annuì piano.
- È lo stesso uomo che ha rapito te? -
- Ero.. A casa... Stavo guardando la tv e mangiando, quando hanno bussato alla porta. Ho pensato che fosse un agente che stava controllando che stesse andando tutto bene, ma quando ho aperto non c'era nessuno..
Subito dopo ho sentito un colpo dietro la testa e.. sono svenuta..
Era lo stesso uomo, quando mi sono svegliata ero in una casa di legno ed ero legata.
Quando quell'uomo è entrato era vestito da poliziotto, ho chiesto aiuto ma.. Lui ha iniziato a picchiarmi..
Ha stretto le sue mani attorno al mio collo e sono risvenuta.
Quando ho ripreso conoscenza ero vicino al fiume, mi sono nascosta e poi.. Mi avete ritrovata.
Penso che credesse fossi morta..
È stato lui a lanciarmi giù da quella scarpata.. Per fortuna non sono caduta in acqua o.. o sarei morta! -
Mormora, il respiro più irregolare.
- Perchè avrebbe dovuto ucciderti? -
- F-Facevo parte delle ragazze di Myung-Dae.. Sono... Sono entrata in questo giro quando ho conosciuto Rosè, ero protettiva verso di lei.
Quando ho saputo in cosa si era cacciata sono entrata a far parte del giro per proteggerla..
Non.. Avete idea di come la riducevano quei bastardi.
Abbiamo avuto diverse discussioni, volevo che smettesse con quella vita.. Ero riuscita a convincerla a lasciare tutto e tornare a casa, poi quel mostro l'ha uccisa.. "è mio zio, ci aiuterá" mi disse.. Invece.. Faceva parte del piano, l'ha uccisa senza rimorsi.
Quando ha cercato di strangolarmi, non ho visto alcun senso di colpa nei suoi occhi mentre stringeva sempre di più.. -
Yoon guardó la ragazza, cercando di parlare il più calmo possibile per non farla agitare.
- In questi casi, verrai chiamata dal tribunale per testimoniare.
Só che questa cosa puó spaventare ma, è l'unico modo per mandare quell'uomo in prigione per il resto della sua vita. -
- Non posso, è un uomo potente. Sè testimonio.. Mi ucciderà e questa volta non avró la stessa fortuna. -
Jungkook sospiró piano, guardandola.
- Vuoi giustizia per te.. e per Rosè? È l'unico modo per ottenerla. Sè rifiuterai di testimoniare, uscirá sù cauzione nel giro di qualche mese.... allora si, saresti in pericolo. -
- Stà solo cercando di terrorizzarmi agente.. -
Mormoró lei.
- No, è soltanto la legge.. Non è nel mio interesse terrorizzare un testimone.
Ma spronarlo a parlare per far si che la persona che ha portato tutto questo dolore nelle vostre vite, paghi per quello che ha fatto.
Volevi salvare Rosè perchè l'amavi, vero? -
- Io.. -
La ragazza annuì piano, vedendo come lasció finalmente andare quelle lacrime che aveva cercato di trattenere.
- Non sono riuscita a salvarla.. Per quanto ci abbia provato non ci sono riuscita.
Era una ragazza piena di vita e sogni, lui ha spezzato la sua vita.
Ha spezzato i suoi sogni. Io voglio che paghi..
Deve marcire dietro le sbarre. -
- Per otternerlo, dovrai testimoniare! -
Disse Yoon e Jungkook annuì continuando a guardarla.
- Testimonierai? -
- Sè lo faccio, verró protetta? Davvero resterà in carcere? -
Jungkook avvicinó la mano alla ragazza sollevando il mignolo.
- È una promessa, verrai protetta e lui pagherá per tutto questo.. -
La ragazza portó il proprio mignolo a quello di Jungkook.
- M-Mi fido di lei.. Voglio che la mia Rosè abbia giustizia.. -
Jungkook sorrise, sentendo qualcuno bussare alla porta, quando la ragazza vide i propri genitori inizió a piangere a dirotto.
- Ma-Mamma.. P-Papá.. -
I due corsero da lei.
Abbracciandola.
Il padre si voltó verso Jungkook guardandolo.
- La ringrazio agente, la ringrazio per averla riportata viva da noi. -
- Devo tutto alla mia squadra.. Sono loro ad ever passato ore, giorni e notti in quel lago, e sono felice che stia bene e possiate riabbracciarla.. Ora con il vostro permesso noi, ce ne andiamo.. -
I due annuirono, mentre Yoon e Jungkook uscirono dalla stanza.
- Jungkook, non temere.. Min-ho non la passerá liscia e Jimin sará libero.. Facciamo il possibile per farlo marcire in quella cella.. -

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