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Jungkook si era ritrovato una pistola puntata alla testa, era stato picchiato e gli avevano sparato al braccio destro, e la testa che gli scoppiava in quel momento.
Quando era addossato a quella parete ed aveva visto Jimin entrare nella stanza, aveva sollevato la testa e il suo primo istinto era quello di proteggerlo.
Ma quando l'uomo aveva iniziato a parlare con Jimin e Jimin aveva fatto capire che lo conosceva, Jungkook crolló, in quel momento, il suo cuore era ferito.. ferito perchè aveva appena scoperto che quell'uomo era il capo di Jimin.
Jimin, quello stesso ragazzo che in lui aveva iniziato a far provare qualcosa di più che un amicizia, dopo cosi tanto tempo.
Tutto quello che era successo tra loro era una bugia, il loro incontro era una bugia.
Quando Jimin gli si era avvicinato, con quegli occhi spenti e quel "mi dispiace" sussurrato, non poteva credere che fosse davvero coinvolto con tutto questo.
Eppure, eppure quando l'uomo gli disse "ci vediamo a casa" Jimin non negó, non negó di conoscerlo, non negó che quell'incontro al pub fosse una trappola.
Che fosse intenzionale.
Non negó e questo ferì molto di più il moro.
era stato legato e bendato da quei due criminali che eseguivano gli ordini di quell'uomo.
Si lasció portare via da li, lo avevavo fatto salire in un auto.
Non sapeva esattamente dove lo avrebbero portato.
Sperava solo che Yoon, Taehyung e Hoseok scoprissero dove sarebbe finito.
Perchè Jungkook non sapeva sè nè sarebbe uscito vivo.
Udì l'auto fermarsi e alcune portiere aprirsi.
- portatelo di sotto.. Non fidatevi, rinchiudetelo.. -
-Muoviti! - venne spinto fuori dall'auto e quando furono scesi giù da una scala, gli tolsero la benda.
Era quasi ironica la cosa, un agente rinchiuso in una cella sotto a qualche dimora.
Jungkook si voltó a guardare i due uomini oltre le sbarre.
- Non ti facevo cosi stupido.. Sei caduto nella trappola di Jimin.. È bravo vero? Con quell'aria cosi innocente. - i due risero e poi risalirono la scala, lasciandolo da solo.
Jungkook si sedette a terra, cercando di muovere i polsi, quelle corde gli stavano facendo decisamente male.
Si addosso alla parete guardandosi attorno.
Era fottuto.
Quando udì una porta sbattere, tornó a guardare di fronte a lui, Jimin era oltre le sbarre.
- Jungkook.. - mormoró piano, portando le mani alle sbarre e gli occhi puntati nei suoi.
- Non voglio parlare con te.. Voglio solo andare a casa.. Voglio andare a casa e dimenticarti.. -
Jimin si abbassó, stringendo le sbarre.
- Non sará cosi semplice farti tornare a casa.. -
Jungkook emise una risata, alzando la testa verso l'alto e appoggiandola al muro dietro di sè.
- Come ci si sente Jimin-ah? Come ci si sente ad aver tradito qualcuno che si fidava di te? -
- Tu non sai perchè faccio questo Jungkook.. Per me eri lavoro.. non sai cosa ho passato e stó passando nella mia vita e perchè stó dietro a loro.. Tu hai il tuo lavoro, io il mio.. -
Jungkook tornó a guardarlo.
- Sai perchè questa cosa mi ferisce? Vuoi saperla Jimin? -
Il ragazzo annuì lentamente, tenendo lo sguardo nel suo.
- Mio padre era un agente.. ho voluto intraprendere la sua stessa strada perchè quando ero piccolo vederlo entrare da quella porta mi rendeva orgoglioso di lui.
Il mio papá salvava le persone, un giorno lo avevano mandato in un posto di blocco con il suo compagno e migliore amico, sai quanti casi avevano risolto insieme loro? Erano i migliori.
In quel periodo era scappato un criminale e c'era l'allerta. Mio padre e il suo amico sono andati a questo posto di blocco.. Quando hanno visto un auto sospetta, mio padre stava per fermarla.. e sai il suo amico cosa ha fatto? Gli ha sparato alle spalle.. Era in combutta con quel criminale.
Mio padre quella sera è morto.
Tu non hai idea, quanto ho sofferto quando quella sera hanno suonato a casa e ci hanno detto che era stato ucciso. Ucciso dal suo migliore amico.
Jimin.. Tu hai fatto la stessa cosa.. Guarda dove sono!
CAZZO QUANTO SEI COINVOLTO? - urló a quel punto.
Il cuore che a quel racconto inizió ad accellerare. Non ci voleva proprio adesso un attacco di panico.
Chiuse gli occhi cercando di respirare lentamente.
- Come ho detto prima.. Tu non sai perchè faccio questo.. perchè ho fatto questo.. al pub, eri il mio bersaglio.. Só che sei ferito ma, un giorno ti diró perchè ho fatto tutto questo, per ora.. voglio solo che tu sappia che.. c'è qualcuno nel tuo distretto che è coinvolto in tutto questo. -
-perchè dovrei crederti adesso? -
Mormoró, cercando di liberare le mani. Jimin lo guardó attentamente.
- Perchè è l'unica cosa che ti puó salvare.. vuoi uscire di qui vivo? Allora ascoltami.. poi potrai pure una volta fuori darmi la caccia e sbattermi in una cella buia, ma almeno uscirai da qui vivo..! -
Ora anche Jimin era arrabbiato, la voce più bassa e lo sguardo fisso nel suo.
- Allora parla.. -
Il ragazzo, voltó la testa sentendo dei passi, probabilmente stavano andando li. Jimin imprecó sottovoce, tornando a guardare il moro.
- Min-ho.. sai chi è.. - Jungkook lo guardó stupito, non poteva essere vero.
- È coinvolto? È davvero coinvolto? Perchè quel giorno non me l'hai detto? -
Mormoró nervoso, i passi si facevano più vicini.
- Usa questo nome e sarai salvo.. per il resto.. ti diró tutto appena sarai in salvo.. -
Jimin si alzó, correndo via. Giusto il tempo prima che il suo capo spuntasse da dietro la porta.
- Come ci si sente agente ad essere rinchiuso in una cella? Oh.. qui nessuno potrà sentirti.. - lo guardó sorridendo divertito.
- Voi non avete idea di cosa vi faró quando usciró di qui.. -
L'uomo rise di gusto, facendo ridere anche gli altri due.
- Sè uscirai di qui e credimi, anche sè uscirai di qui, prima di questo ci divertiremo con te. Ho sempre voluto picchiare un agente di polizia, non riuscirai a reggerti in piedi quando ti troveranno.. magari chiedo a Jimin di assistere, anzi.. Stó notando da parte sua un certo attaccamento a te, potrei usare questa cosa a mio favore... Chissà sè finalmente cede e potró averlo tutto per me.. per salvarti.. tu che dici? -
Jungkook lo guardó dritto negli occhi, mordendosi il labbro con forza.
- Sei un vero bastardo.. Per quanto tu possa chiere a Jimin di cedere per salvarmi, non glielo permetterei, credimi.. preferirei essere picchiato a sangue che vederlo con te. -
L'uomo rise di nuovo, portando le mani alle sbarre.
- Interessante, ti ha tradito.. eppure ti sacrificheresti per lui.. -
- Jimin non è di nessuno, giusto? Ed è lui a scegliere della propria vita.. Mi ha tradito? Si.. e non me lo aspettavo di certo.. Ma non lo lascerei mai andare a letto con te per non essere picchiato. -
A quel punto l'uomo digrignó i denti, facendo cenno ai due di seguirlo.
- Vedremo che vincerà questa guerra, agente Jeon.. -
- Min-Ho.. quanto è coinvolto? -
A quelle parole si bloccó, voltandosi a guardarlo.
- Come cazzo sai di Min-Ho? -
Fù il turno di Jungkook, di sorridere divertito.

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