Quella mattina Jungkook aveva lasciato Jimin nella stanza d'ospedale addormentato, era riuscito a tranquillizzarlo il più possibile, ora il minore non avrebbe più dovuto entrare in un aula del tribunale, lo stress lo aveva portato ad una ricaduta, sapeva quando fosse troppo presto per Jimin affrontare un dibattito in tribunale, dover ripercorrere quello che aveva dovuto passare quando il padre aveva scelto di tradire la sua fiducia e lasciarlo nelle mani di quel criminale, durante la notte il minore aveva avuto degli incubi, e più Jungkook vedeva Jimin tremare e piangere nel sonno, più lo teneva stretto a sè, sussurrandogli più volte che era al sicuro adesso e che non avrebbe mai permesso a nessuno di fargli del male ancora.
Jungkook uscì dalla stanza richiudendo la porta lentamente e prese il proprio cellulare, dove il padre di Jimin gli aveva scritto un messaggio.
Sapeva che gli aveva scritto personalmente in privato perchè Taehyung lo aveva avvisato che aveva dato il suo numero all'uomo.
Uscito lesse quel messaggio.
"Da: Sig Park.
Agente Jeon, mi dispiace doverle scrivere questo messaggio, probabilmente anche lei come molte altre persone pensa che non sono stato un buon padre per Jimin, ma la prego.. Ho bisogno di vedere Jimin e parlare con lui.
Sè non vorrá vedermi, cercheró di capirlo.."
A quel punto Jungkook sospiró piano, addossandosi alla parete e digitando un unico messaggio.
"A: Sig Park
Jimin stà riposando ora, mi lasci parlare con lui e appena riesco le faró avere quell'incontro."
Mise il cellulare nelle tasche dei Jeans dopo l'invio del messaggio e rientró nella stanza, avvicinandosi a Jimin che nel frattempo aprì lentamente gli occhi, voltando piano la testa verso di lui.
- Scusa, ti ho svegliato? -
- N-No.. Non riuscivo più a dormire.
Tu sei riuscito a riposare un pó stanotte? -
Chiese Jimin mentre il moro si sedeva al suo fianco nel letto, portando la mano nella sua e intrecciando le dita alle sue, guardandolo negli occhi.
- Avevi più bisogno tu di riposare e.. Non sono riuscito comunque a dormire.
Dovevo prima assicurarmi che tu stessi bene. Sei svenuto in aula e per poco non sbattevi la testa contro il banco.
Per quello dovrai ringraziare Yoon.. -
- E pensare che prima mi odiava.. -
Jungkook emise una piccola risata, scuotendo la testa lentamente.
- Non ti odiava Jimin, semplicemente.. Era protettivo nei miei confronti.
Aveva paura che tu mi girassi intorno per farmi del male.
Yoon mi è stato molto vicino quando mio padre è morto.
Non si fidava di te, ma.. Quando hai dato la tua vita per me, rischiando di morire per me.. Ha capito che infondo poteva fidarsi di te e a quanto sembra ha capito che ci amiamo davvero. -
- Jungkook-ah.. Non voglio più tornare in tribunale. Sento che sè torno in quell'aula non.. -
Jungkook accarezzó la sua mano socchiudendo gli occhi e annuendo piano.
- Non tornerai in quell'aula. La tua testimonianza ha aiutato, quella di tuo padre ha aiutato...
Yoon oggi pomeriggio mi fará sapere l'esito.
Ma abbiamo ottime probabilitá di vincita in tutto questo.
Tu, Rosè e So-Min avrete finalmente giustizia e Min-ho invece, pagherá per quello che ha fatto.
Jimin.. -
- Mmh? -
Il minore appoggió la testa alla sua spalla, stringendosi completamente a lui.
- Tuo padre vorrebbe avere un incontro con te.. -
Jimin sollevó la testa guardandolo negli occhi.
- Non.. Non posso.. Non posso rivederlo.
Io non.. -
- Jimin-ah.. Respira piano.. -
Portó le mani sulle sue guance guardandolo negli occhi e aiutandolo nella respirazione, Jimin prese dei respiri calmandosi.
- Non posso rivederlo.. Non ora.
Dopo tutti questi anni.
Perchè proprio adesso? È tutto finito e lui torna? Avevo bisogno di lui molto prima..
Non hai idea di quante notti in quelle celle buie ho pregato che mio padre venisse a riprendermi.
Che venisse a salvarmi.
Non l'ha mai fatto.. Ha continuato la sua vita, mentre io soffrivo al posto suo.
Ora vuole che lo perdoni?
Non è cosi facile.. Non sarà facile.. -
- Non sarà facile, ma.. In quell'aula ha confessato i suoo errori, sè davvero non tenesse a te.. Lo avrebbe fatto? -
- L'ha fatto solo perchè Myung-Dae è morto e sá che non potrá più fargli niente. Sè Fosse ancora vivo, pensi che sarebbe venuto a testimoniare?
Mio padre non lo avrebbe mai fatto.. -
Jungkook stava per parlare quando una voce vicino alla porta li fece voltare entrambi.
- Forse hai ragione, ma ora sono qui.. -
Jimin guardó il padre, senza aggiungere una sola parola, gli occhi lucidi e le labbra tremanti, mentre Jungkook accarezzava la sua schiena per tenerlo calmo.
- Non dovrebbe essere qui, le avevo detto che le avrei fatto avere quell'incontro appena avrei parlato con Jimin.. -
- Mi dispiace Agente Jeon ma, ero certo che mio figlio non avrebbe mai acconsentito di vedermi.. per questo sono venuto.. -
Jimin distolse lo sguardo, puntandolo di fronte a sè.
- Puoi biasimarmi?
Come avresti reagito tu sè tuo padre ti avesse tradito?
Sè quello stronzo fosse vivo non saresti qui.
Non t'importerebbe sè sono o meno in salvo.
Non ti è mai importato.. Papá! -
- Mi è sempre importato di te.
È vero, spesso non c'ero con la testa tra l'alcool e i debiti, ma non sapevo che altro fare.
Mi avrebbe ucciso.. Ho dovuto accettare quell'accordo, è vero, sono andato avanti con la mia vita ma, non ho mai smesso di pensare a te. A quello che avevo fatto.. Sono anni che sono pulito dall'alcool, ho smesso di bere, non gioco più e non ho alcun debito alle spalle ora.
Per questo rivoglio mio figlio. -
Jimin scese dal letto avvicinandosi al padre e spingendolo, più volte.
- Ora mi rivuoi?
ORA? DOV ERI QUANDO AVEVO BISOGNO DI TE?
DOV ERI PAPÁ? -
Urló contro l'uomo, spingendolo ancora.
Mentre il padre lo guardava e subiva l'ira del figlio.
- Avevo bisogno di te.
A-Avevo bisogno della tua protezione..
Ho passato anni d'inferno, venivo torturato..
Umiliato.. Ero incatenato ed ero al buio, mentre quegli uomini si divertivano a farmi del male.
Ti sei goduto la tua vita?
IO NO Papá, non me la sono goduta. -
- Figliolo ascoltami.. -
Il padre portó la mano sulla sua spalla per calmarlo ma Jimin sè la scrolló di dosso.
- Non toccarmi.. -
Jungkook si portó alle sue spalle, abbracciandolo da dietro e portando il mentro sulla sua spalla, tenendolo stretto contro il proprio corpo.
Il respiro di Jimin a quell'abbraccio rallentó.
- Jimin, per favore. Permettimi di rimediare al mio sbaglio.. -
- Ho.. Bisogno di tempo papá.
Non ci riesco adesso, fá troppo male solo a guardarti. Sè ti guardo rivivo quell'inferno..
mi manca l'aria.. -
Jungkook a quel punto guardó l'uomo, tenendo stretto Jimin che si voltó e lo abbracció nascondendo il volto nell'incavo del suo collo.
- La prego, gli dia del tempo..
Jimin ha solo bisogno di tempo per riprendersi. -
- Perchè dovrebbe riprendersi con lei Agente?
Sono suo padre, ora posso prendermi cura di lui.. -
Jimin strinse la maglia di Jungkook, chiudendo gli occhi e prendendo un lungo respiro.
- Con quale diritto parli cosi a Jungkook?
Non voglio che sia tu a prenderti cura di me papá.. Jungkook è stato la persona che mi ha tratto in salvo. Che mi ha reso libero, mentre tu invece sei la persona che mi ha reso prigioniero. Pensi davvero che verrei con te?
Quindi non parlargli cosi.. Non te lo permetto..! -
- Per ora me nè vado ma, prendi in considerazione di venire a stare da me, cosi possiamo recuperare quello che abbiamo perso.. -
Il padre di Jimin lasció la stanza, richiudendo la porta mentre il minore si stringeva più a sè.
- Lo odio.. -
Mormoró, passando la punta delle dita tra i capelli del moro, sospirando piano.
- Jungkook-ah.. Andiamo a casa?
Per favore chiedi al medico sè posso lasciare l'ospedale stasera.
Per favore.. -
Jungkook annuì piano, riportandolo a letto e guardandolo negli occhi.
- Mentre parlo con il medico, tu cerca di riposare un pó... Il dottore ha detto che hai bisogno di riposare e non di altro stress.. -
Jimin annuì, stendendosi.
Mentre Jungkook uscì dalla stanza raggiungendo l'infermiera alla hall.
- Mi scusi, dove posso trovare il medico? Avrei bisogno di chiedere sè fosse possibile far uscire stasera Il sig park dall'ospedale, penso che tornare a casa lo aiuterá a riposare di più che qui.. -
- Il medico al momento non è in ospedale Agente, ma posso farle la carta delle dimissioni, chiederó al medico di turno di firmarlo.. La prego solo di prendersi cura del paziente e lo faccia riposare il più possibile, le prescrivo anche le medicine che dovrá prendere.. -
Jungkook annuì prendendo la carta delle dimissioni, compilandolo con i dati di Jimin e inserendo anche i propri, consegnandolo poi all'infermiera.
- Il tempo di farlo firmare al medico di turno e Il sig park puó lasciare l'ospedale, le lascio i medicinali che dovrá prendere. -
Jungkook prese il certificato e la ringrazió tornando nella stanza di Jimin.
Entrato vide che stava riposando, l'incontro con il padre lo aveva stancato talmente tanto che si era addormentato.
Sorrise avvicinandosi al letto e sedendosi sulla sedia, addossandosi e guardando il ragazzo abbracciato al cuscino, il respiro leggero,
Si porse in avanti spostando una ciocca di capelli dalla sua fronte, accarezzando il suo viso delicatamente.
Sentendo il proprio cellulare squillare.
Lo prese al volo accettando la chiamata, sentendo Jimin emettere soltando un mugolio, ma non aprì gli occhi.
- Pronto.. Yoon? -
Sussurró piano.
"Jungkook, come mai sussurri?"
- Mmh.. Jimin stà dormendo.. -
"Come stá?"
Chiese il maggiore, Jungkook guardó ancora Jimin.
- Ha avuto una giornata lunga.
Appena si sveglia lo porto da me, Hyung.. Anche sè il giudice richiedesse di nuovo la presenza di Jimin in tribunale, non posso possa sopportarlo di nuovo.. -
"La giuria è uscita dall'aula, tra qualche minuto avremmo il verdetto. Immagino che non avranno più bisogno di Jimin e anche sè lo richedessero faremo in modo che non debba ripresentarsi in aula.. A quello ci penseró io sè dovesse succedere, per ora.. Resta con lui.
Ti lascio, devo andare.. Ci sentiamo domani.."
Chiusa la chiamata Jungkook si addossó alla sedia, chiudendo gli occhi, era davvero esausto.
Non ci mise molto ad addormentarsi.
Aveva davvero bisogno di dormire, poter staccare la testa dal caso e dalla preoccupazione che lo svenimento di Jimin aveva portato a quella giornata.
- Agente Jeon? -
Si sentì chiamare, mentre una mano gentile lo toccava leggermente.
jungkook aprì piano gli occhi, cercando di inquadrare la persona di fronte a sè, un infermiera gli sorrise.
- Mi dispiace averla svegliata ma, le ho portato la carta delle dimissioni del paziente. -
- S-Si, certo.. la ringrazio. -
Mormoró prendendo la carta e ringraziando l'infermiera che uscì dalla stanza.
Quando voltó la testa verso il letto Jimin era sveglio e sembrava nervoso.
- Hey, tutto bene? -
- No.. Le avevo detto di non disturbarti. Che poteva darla a me quella dannata lettera.
Avevi bisogno di riposare. -
Jungkook emise una risata, alzandosi e stiracchiandosi.
Si avvicinó al letto avviciando il volto a Jimin che lo guardó con gli occhi grandi.
- Non dovresti ridere, ma riposare.. -
- Ho dormito abbastanza, davvero.
E poi appena saremo a casa prometto che riposeró.. -
- Promesso? -
- Promesso.. -
Mormoró, sfiorando le sue labbra. Che Jimin reclamó con un bacio, Jungkook chiuse gli occhi portando la mano sulla sua guancia, rispondendo a quel bacio lento e dolce, appoggiando poi la fronte alla sua.
- Ti aiuto con le valigie e andiamo? -
Jimin annuì, sorridendo e accarezzando le sue braccia lentamente, tenendo lo sguardo nel suo.
- Agente.. -
- Mmh? -
- Ti amo.. -
Jungkook sorride, guardandolo e lasciando un bacio contro le sue labbra.
- Ti amo Jimin-ah.. -
Jimin scivoló giù dal letto abbracciandolo e accoccolandosi al suo petto.
- Davvero non só dove sarei ora sè non ti avessi incontrato.
N-Non lasciarmi mai.. Non abbandonarmi.. -
- Non potrei mai abbandonarti Jimin-ah.. Mai.. -
Jungkook aiutó Jimin con le valigie prendendole poi e uscendo dalla stanza.
Seguito da Jimin uscirono dall'ospedale raggiungendo l'auto e salendo.
- Finalmente si torna a casa.. Ho davvero bisogno di un bagno caldo.. Agente, lo fá con me un bagno caldo quando arriviamo a casa? -
- Con piacere, Jimin-ah.. -
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Kriminal Passion
Mystery / ThrillerDove Jungkook è un poliziotto stimato nella città di Seoul e Jimin un ballerino con una doppia vita.