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Jungkook mentre Jimin si stendeva sul letto, scese a prendere una ciotola con dell'acqua, del disinfettante che il medico aveva consigliato di prendere per pulire la ferita.
Era riuscito una volta che Jimin si era addormentato a riposare anche lui, agitandosi nel sentire il minore urlare per l'incubo appena avuto.
Il medico era stato chiaro anche con lui, avrebbe dovuto stare vicino a Jimin, il più vicino possibile.. Gli incubi che avrebbe avuto potevano continuare per giorni, anche per mesi, sarebbe stato difficile per lui riuscire a non pensare al momento in cui l'uomo, lo aveva ferito quasi a morte.
Il medico era stato chiaro "sè non viene aiutato, il paziente puó cadere in una depressione. Non è stato un incidente da poco, per lui e per il suo corpo è stato un vero trauma, ha subito un operazione, è stato privo di sensi per due giorni, lo stress è ancora troppo alto.
Dovrà stargli vicino.. Distrarlo da tutto questo. Più sará bravo a farlo, più nè uscirá."
E a Jungkook stava bene, aveva promesso che mai nessuno avrebbe più fatto del male a Jimin, lo avrebbe protetto e accudito.
Preso l'acqua e un panno salì al piano di sopra, tornando in camera da Jimin.
Che nel frattempo era steso sul letto e fissava distrattamente il soffitto, giocando con una ciocca dei suoi capelli.
- Sono qui.. -
Jimin voltó lo sguardo per poterlo guardare, accennando un sorriso e tirandosi a sedere, mostrando così meglio la fasciatura al fianco.
Si avvicinó al letto appoggiando la ciotola e il panno, prese il panno inumidendolo, passandolo delicatamente attorno alla ferita, non toccando i punti.
Poteva notare come Jimin cercasse di trattenersi, le labbra socchiuse e gli occhi ancora una volta puntati al soffitto.
Una volta pulita, prese il disinfettante, passandolo sulla ferita.
- Mmh.. -
- Resisti ancora un pó e abbiamo finito.. -
Jimin annuì, a quel punto Jungkook prese della garza sterile adagiandola sulla ferita.
Prese poi un bicchiere d'acqua passandolo al minore insieme all'antidolorifico.
- Ora puoi prenderlo.. Cosi il dolore passerá almeno un pó. -
Jimin prese l'antidolorifico portandolo sulla lingua e sorseggiando un pó d'acqua per mandarla giù, prese il bicchiere dalle sue mani appoggiandolo sul comodino, scivolando poi al suo fianco.
Guardandolo.
- Agente, stó bene.. -
Jungkook lo guardó attentamente, portando la mano sul suo volto e accarezzando dolcemente la sua guancia.
Annuendo.
- Lo só, sei un ragazzo forte.. -
Jimin sorrise, arrossendo ancora e spostando lo sguardo dal suo.
- Cosi mi fai arrossire e non è da me.. Perchè non mangiamo qualcosa? Ti vá? Potrei preparare del Ramen.. che nè dici? -
- Andiamo, lo prepareremo insieme.. -
Scesero entrambi dal letto, Jungkook lo aiutó tenendolo per i fianchi e guidandolo fuori dalla stanza. Scesero le scale raggiungendo la cucina.
Jimin ci mese poco a conoscere com era disposta la cucina, trovando tutto l'occorente per il Ramen, obbligandolo a rimanere seduto mentre lui cucinava.
- Lascia che faccia qualcosa per te.. Sè avró bisogno sei qui con me e ci metti un secondo ad aiutarmi..
Voglio prepararti una cena come si deve, immagino che con tutto quello che è successo, non hai dormito o mangiato adeguatamente, quindi, rimani li buono buono mentre io mi metto ai fornelli.
E poi sono un ottimo chef io.. -
- Allora mi lasceró conquistare da lei Chef.. Avró il mio piatto di Ramen e poi un bacio? -
Jimin rise avvicinandosi alla credenza prendendo i Noodles, avvicinandosi ai fornelli e prendendo un pentolino riempiendolo d'acqua, acceso il fuoco mise sù il brodo.
Guardando il maggiore che nel frattempo lo guardava.
- Vuole davvero solo un bacio Agente?
Avrei scommesso che avrebbe chiesto di più.. -
- Del tipo? -
Chiese Jungkook appoggiando la testa alla propria mano, non distogliendo lo sguardo da Jimin, che buttava i Noodles in un altro pentolino.
- Qualcosa di più di un bacio.. qualcosa di meno casto.. -
Jimin prese del riso pesandolo e mettendolo in un altro pentolino, portandolo sotto l'acqua corrente lavandolo per bene, togliendo l'amido.
Mettendolo poi sù, inserendo il timer.
- Cosi mangeremo anche del riso.. sono proprio fiero di me. Vedrai Jungkook, non hai mai mangiato qualcosa di cosi delizioso.
Queste ricette me le insegnó mia madre.. Una volta la superai.
Tutti quanti apprezzarono la mia cucina. -
- Adesso tua madre dov è? -
Jimin mescoló il brodo, guardando il maggiore.
- Mamma sè nè andata da casa da anni ormai, non riusciva più a vivere con mio padre.
Cosi un giorno quando sono tornato da scuola, le sue cose erano sparite, ha scelto di andare via e lasciarmi li.. Da quello che só, facendo delle ricerche ho scoperto che anche lei come mio padre si è rifatta una vita. Penso abbia avuto una bambina nel frattempo.
Di fatto non mi ha mai cercato nemmeno lei.
Peró i suoi insegnamenti mi hanno portato ad essere quello che sono.
Non só sè sono bravo a dimostrarlo ma, lo spero. -
Jungkook continuó a guardarlo, passandosi le mani tra i capelli.
- Dimostri cosi tanto Jimin-ah.. Da quando ti conosco lo hai sempre dimostrato. -
Jimin spense il fuoco, sorridendo al maggiore e spostando lo sguardo nel suo.
- I tuoi genitori invece? -
Jungkook, distolse appena lo sguardo dal minore, intrecciando le dita della mano per poi tornare a fissarlo.
- Mio padre morì quando io ero ancora piccolo, era un agente di polizia e durante una missione è rimasto ucciso.
Complice della sua morte un suo collega, per questo non mi sorprende che ad oggi ci siano agenti corrotti, vedi Min-ho ad esempio.
Mia madre invece, beh dopo la morte di mio padre è caduta in una forte depressione, attualmente vive a Busan ma, non penso verrá mai a trovarmi a seoul.. Non le è mai andato a genio che io stessi seguendo le orme di papá, e da una parte la capisco.
Ha paura per me.
Come d'altronde le ragazze con cui mi sono frequentato, nessuna ha mai avuto il coraggio di stare con me più del dovuto per paura. -
Jimin finì di preparare i piatti portandoli a tavola, girandosi verso il moro.
- Agente, non voglio conoscere le sue vecchie fiamme. Dopo tutto sè tutte erano come Yu.. -
- Come Yu? Che dovrebbe significare? -
Jimin scrolló le spalle, facendogli cenno di venire a tavola, Jungkook si avvicinó sedendosi e guardando il minore.
- che significa come Yu? -
- Ingenue.. Persone che non sanno tenere la bocca chiusa per esempio.
Quello che è successo a me.. Quello che ti ha portato a metterti in pericolo per salvarmi, lo dobbiamo a lei.
Proprio perchè ha sempre avuto paura di perderti, dovrebbe sapere che parlare troppo porta delle conseguenze, sopratutto sè parli con persone che non conosci. -
In quel momento il cellulare di Jungkook inizió a squillare, lo prese dalla propria tasca accettando la chiamata, mentre Jimin si sedeva sulla propria sedia e iniziava a mangiare, era evidente che avesse molta fame.
- Yoon.. Che succede? -
"Jk mi dispiace disturbarti proprio adesso ma, abbiamo un problema.."
- Che cosa è successo? -
Il maggiore al l'altro capo sospiró piano, prima di parlare.
"La stampa.. Dovresti tenere lontano Jimin da qualsiasi sito o telegiornale.."
Jungkook guardó Jimin che tranquillo mangiava il suo piatto, gli occhi del minore che si spostarono dal piatto ai suoi, mimando con le labbra per sapere che stessero dicendo in quel momento.
- Che cosa.. Stanno dicendo? -
"Sanno che si è risvegliato, molti stanno dicendo che dovrebbe essere arrestato, che fá parte di questo caso, altri che era complice di quell'uomo, sostengono che Jimin sia la persona che addescava le ragazze.
Temo che sè Jimin scoprisse tutto questo.. Visto il trauma che ha subito, potrebbe.."
Potrebbe cadere in una depressione, chi avrebbe potuto sopportare quelle accuse?
Nessuno, nemmeno una persona che stava bene o non aveva subito quello che aveva subito Jimin lo avrebbe superato.
- Domani saró al distretto e sistemeremo questa cosa.. Per ora assicuratevi che non si presentino qui.. a casa mia. Fate in modo che non scoprano dov è.. -
Yoon acconsentì, chiudendo poi la chiamata.
- Tutto bene?.. È successo qualcosa? -
- No, voglio dire.. Mi stanno solo tenendo aggiornato sul caso.
Stiamo ancora cercando l'altra ragazza, So-Min.
Mi hanno concesso un giorno di riposo e nel mentre mi informano di quello che riescono a scoprire.. È tutto nella norma, non devi preoccuparti. -
Jungkook prese le proprie bacchette, iniziando a mangiare e complimentandosi con il minore.
Finita la cena, aveva proposto al minore di andare in salotto e mettersi comodo sul divano, mentre lui sistemava la cucina, per poi raggiungerlo.
Fortunatamente Jimin aveva acconsentito a farlo, sistemó le stoviglie nella lavastoviglie, passó un panno sulla tavola e richiuse i fornelli.
Si asciugó le mani e si diresse verso il salotto.
- Ti và di guardare un film? O preferisci riposare? -
Ma Jimin non rispose, si avvicinó a lui notando mentre era seduto con i gomiti sulle ginocchia e il proprio cellulare tra le mani, le dita che scorrevano veloci sulle ultime notizia.
- Jimin.. -
Jimin bloccó il proprio cellulare appoggiandolo sul tavolino di fronte a sè, tenendo lo sguardo basso.
Poteva notare come i denti torturassero le labbra.
- Hey.. Andrá tutto bene.. -
- Davvero?.. Jungkook.. Mi credono colpevole.
Avrei dovuto immaginare che sarebbe andata cosi.
Nessuno ascolta mai la mia versione dei fatti. Tutti, tutti quanti mi hanno sempre creduto colpevole.
Io non sapevo i piani di Myung-Dae. Non sapevo che.. addescasse delle ragazze per farle prostituire.. -
Jungkook si sedette al suo fianco, portando la mano nella sua.
- Lo só, io penso che.. Ad addescarle fosse per lo più Min-ho.. Ma non solo.. -
Jimin voltó la testa per guardarlo.
- Non solo? E chi altro? -
- Jimin io.. Non penso che dovresti saperlo.. -
- Jungkook-ah.. Chi altro? -
Jungkook a quel punto non poteva non renderlo partecipe di questo, dopo tutto al processo sarebbe stato presente e allora tutto sarebbe venuto a galla.
- Abbiamo scoperto che a tutte le ragazze che venivano scelte, veniva data una collana, pensiamo fosse un marchio.. Una collana che anche tu portavi con te. -
- No, cioè no.. quello era un regalo di Sungwoon.. Ci stavamo frequentando all'epoca, e me la regaló per il mio compleanno.. -
Jungkook lo guardó attentamente, accarezzando la sua mano, intrecciando poi le dita alle sue.
- Temo che quando ti ha regalato quella collana, ti avesse scelto.. Temo che dopo di quella sera, tu sia stato ingannato e.. Ti abbia condotto nel piano di Myung-Dae.
Tuo padre ti ha venduto ma dopo tutto non poteva fare molto per averti, non soltanto con quel patto.
Sungwoon ha aiutato quel criminale ad averti...
Ti ha venduto per salvarsi da morte certa... -
Jimin chiuse gli occhi cercando di rallentare il respiro, portando la mano al collo, dove un tempo c'era quella dannata collana.
Che lui pensava fosse stato un regalo da parte del maggiore, un regalo perchè ci teneva a lui, solo ora veniva a conoscenza che era stato venduto e tradito dal ragazzo che un tempo pensava lo amasse.
- Só che è difficile da.. Da comprendere.
Só che è difficile da digerire quando si parla di una persona a cui teniamo ma, anche sè queste informazioni le abbiamo avute da Min-ho, non posso negare che siano reali.
Perchè tutte loro, Rosè.. So-Min e tu avevate con voi quella collana.
Non puó essere soltando una coincidenza.
Questo te lo stó riferendo perchè ci sará un processo e tu dovrai essere presente e forse testimoniare, ci sará Min-ho, i giornalisti che cercheranno di infangarti e insinuare che sei tu il colpevole, ma io sono qui.. Io sono con te e non riusciranno a farti crollare..
Abbiamo delle prove a carico dei colpevoli, non hanno prove che tu facessi davvero parte dell'addescamento.
Abbiamo le prove che anche tu, come loro eri una vittima in questo piano.
Quella collana è una prova.. -
- Dovresti sapere meglio di me, quanto possono essere crudeli i giornalisti.. Sanno essere spregevoli..
Inventeranno storie false per vendere i loro articoli e alla fine quello che ci rimetterá saró io...
Abbiamo appena scampato un pericolo, nè seguiranno altri, più inventano, più ci saranno persone che crederanno a quelle bugie e non tutti saranno gentili.. -
Jungkook lo fece accoccolare al proprio petto, accarezzando la sua schiena dolcemente, lasciando piccoli baci contro i suoi capelli.
- Non permetteró più a nessuno di farti del male.
Non lasceró che degli stupidi giornalisti ti rendano ancora prigioniero.. Sei libero adesso Jimin, e sarà cosi sempre.. Chiuderó questo caso e daró alla stampa i veri colpevoli.
Solo, fidati di me.. -
- Non smetteró mai di fidarmi di te.. Agente.. -

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