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A quel punto Jungkook non potè fare altro che accettare il fatto che non avrebbe potuto entrare in tribunale al fianco di Jimin, il punto era come dirlo al ragazzo.
Yoon a quel punto lo guardó portando la mano sulla sua spalla, accennando un sorriso.
- Avanti Jungkook, mi prenderó cura io di lui.. Sono solo dieci minuti. Poi sarai nell'aula insieme a lui.
È per il suo bene, non puó perderti proprio adesso.
Sai anche tu.. Cosa uscirá in quell'aula e la stampa non puó vedere alcuna interazione fra te e lui.
Dovrai essere forte e non reagire.
Sará dura, ma puoi farlo, per salvare te e lui.. -
- Ho solo paura di quello che diranno durante il processo.
Min-ho lo prenderá di mira e Jimin potrebbe cadere nella sua trappola, potrebbe agitarsi e dire cose che non dovrebbe dire.. -
- Proprio per questo, quando tornerai a casa stasera dovrai prepararlo a tutto questo.
Dovrai prepararlo sù cosa dire o aiutarlo a mantenere la calma.
Hai tempo fino a lunedi per farlo e per quanto sia testardo quel ragazzino, a te da ascolto.. lo sai vero? -
Jungkook annuì, guardando prima Yoon e poi Taehyung che nel frattempo controllava l'ora.
- Abbiamo un altro incontro con Min-ho.. Dobbiamo andare al distretto adesso.. Yoon tu rimani qui e continui le ricerche? O vuoi portare tu Jungkook al distretto? -
- No, voi andate.. Io rimango qui e sè troviamo qualcosa vi chiamo.. -
I due raggiunsero l'auto, salendo e allacciando la cintura.
- Jimin come stá? -
Chiese il maggiore avviando l'auto.
- È molto fragile.. Ma stà meglio, è un ragazzo forte.
E io non ho alcuna intenzione di vederlo crollare.
Gli ho promesso che sarebbe stato libero e cosi sará.
Per ora voglio solo andere da Min-ho il prima possibile, finire questa giornata e tornare da lui.
Non penso la prenderá bene nel sapere che non saró al suo fianco. -
- Dovrai semplicemente dirgli che per il vostro bene, dovete farlo.
La stampa puó essere crudele, potresti davvero perdere questo caso e non solo il caso... Non vuoi perderlo vero? -
- No, ho rischiato una volta di perderlo e non posso permettermi che risucceda.. -
Taehyung accelleró e non ci misero molto ad arrivare al distretto, entrati presero i documenti e raggiunsero la stanza dell'interrogatorio, all'interno seduto sulla sedia e amanettato c'era Min-ho, che li guardava con sguardo serio.
- Quanto ancora mi terrete prigioniero? -
- Per ora fino a lunedi, poi spero per tutta la tua vita.. - rispose Jungkook sedendosi sulla sedia di fronte all'uomo, aprendo i fascicoli.
Taehyung prese il registratore accendendolo e prese il proprio blocchetto.
- Vi ho già detto quello che só, perchè questo incontro allora? -
- Questo incontro non piace a te come non piace a me.. Vorrei essere da un altra parte in questo momento.. -
Min-ho si addossó alla sedia guardandolo attentamente.
- E dove agente? A casa da Jimin? Cos è ora che non c'è più Myung-Dae vi date alla pazza gioia?
Lo sai che dovrá testimoniare vero? La stampa lo massacrerá... Finirá per crollare e tu non potrai far niente per salvarlo? -
- Perchè non chiudi quella bocca e andiamo avanti? - disse a quel punto, guardandolo e cercando di mantenere la calma.
Taehyung a quel punto portó mano sul suo braccio per tranquilizzarlo.
- Dovresti portarmi rispetto agente.. Sono il capo della polizia.. -
- Sei un criminale e per la cronaca, non sei più il capo della polizia, sei sospeso dall'arma.. Non sei altro che un criminale chiuso in prigione.. Quindi, non devo portare alcun rispetto per te.. Ora, ho alcune domande da farti e devi rispondere con sinceritá.. Come hai fatto a uccidere tua nipote? -
Min-ho trasalì leggermente, guardandolo dritto negli occhi.
- Come... Come diavolo l'hai scoperto? -
- Ho parlato con i genitori di Rosè e... Ho scoperto che la madre è tua sorella.. -
L'uomo digrignó i denti, battendo le mani sul tavolo.
- Quella puttana ingrata... Non l'ho mai riconosciuta come sorella. Per anni non ho avuto contetti con lei o la sua famiglia, non era prevvisto che Rosè fosse presa da Myung-dae e i suoi uomini.. Ma, uno di loro l'ha notata fuori dalla scuola e la voleva.. Ho visto il fascilo nell'ufficio di Myung-Dae.. Ho chiesto spiegazione e li ho detto che era mia nipote.. Quella sera stessa sono andato a parlare con lei, era una ragazzina diversa dalle sue compagne, più aperta e più curiosa, ha accettato, quale ragazzina non vorrebbe qualche extra.. -
- Poi peró Rosè voleva lasciare il giro.. -
- Giá, gli uomini con cui si vedeva non la trattavano bene, la picchiavano e lei voleva smettere.. Voleva andare da sua madre e sua padre.. -
Jungkook sollevó lo sguardo dal fascicolo per guardarlo negli occhi.
- E sei andato in panico, vero? -
- Non potevo permetterle di andare da suo padre un ex poliziotto.. Avrebbe scoperto che facevo parte di quel piano.
Sarebbe stata la fine per me, per la mia carriera.. Non ho potuto far altro che.. -
- Ucciderla.. - finì Taehyung.
Jungkook a quel punto, chiuse il fascicolo alzando in piedi e guardandolo ancora una volta.
- Sei solo un mostro che merita di marcire in galera.. E io faró il possibile per non farti più vedere la luce del sole.. -
Detto questo prese ed uscì dalla stanza, raggiunto da Taehyung.
- Mi ha messo i brividi.. Uccidere la propria nipote per una carriera? Che poi ha perso comunque no? -
- TaeTae.. Io torno a casa.
Sè tu e Yoon scoprite qualcosa chiamatemi subito, dobbiamo trovare quella ragazzina, riportiamo almeno lei a casa, sana e salva.. -
Taehyung annuì piano, mentre Jungkook uscì dal distretto raggiungendo la propria auto.
Mise in moto e partì immettendosi nel traffico.
Sosprió piano, era stata una giornata lunga e faticosa, non avrebbe voluto riaffrontare Min-ho, ma era il suo lavoro dopo tutto.
Arrivato a casa parcheggió l'auto e scese, raggiungendo la porta d'ingresso, potè notare la luce della cucina accesa.
Entrato in casa, richiuse la porta alle proprie spalle e tolse le scarpe e la giacca, sentendo alcuni rumori provenire dalla cucina,
S'incamminó entrando e notando Jimin intento a infornare un dolce nel forno.
Quando si voltó lo vide sorridere, si avvicinó a lui portando le braccia a cingerli il bacino attirandolo a sè.
- Ciao.. -
- Ciao.. -
Mormoró, sentendo le sue mani che accarezzavano lentamente la sua schiena, sorrise baciandogli la punta del naso, notando della farina tra i suoi capelli.
- Hai fatto un dolce? -
- Si, una crostata.. Só fare solo quella.. -
Jungkook rise, togliendo con la punta delle dita la farina dai suoi capelli, riportando gli occhi nei suoi.
- Giornata pesante? -
- Mmh.. Non abbiamo ancora trovato la ragazza e ho dovuto riaffrontare Min-ho.. Sono un pó preoccupato ma, andrà tutto per il meglio quando chiuderemo il caso.
Lunedi ci sará l'udienza in tribunale..
Jimin riguardo a questo.. -
- Sarai al mio fianco vero? -
Mormoró, tenendo gli occhi puntati nei suoi. Jungkook lasció un bacio sulle sue labbra, un bacio leggero.
- Non potró accompagnarti io all'interno del tribunale.. -
- Come? Perchè no? -
Jungkook potè sentire il respiro di Jimin accellerare.
Tenne lo sguardo nel suo accarezzando i suoi fianchi.
- Respira lentamente, Jimin-ah.. Saró presente in aula.. Saró li con te.
Ma non potró entrare con te.
Ci sarà la stampa, è evidente che tra noi c'è qualcosa.
E lo capirebbero anche loro... Sè scoprissero che.. Provo dei sentimenti per il testimone, potrebbero togliermi il caso e non potrei aiutarti.
Non posso rischiare di perderlo, sè succedesse perderei te.. Saresti massacrato dalla stampa e verresti accusato di cose che non hai commesso.
Non posso rischiare Jimin.. Non possiamo rischiare. -
- C-chi ci sará con me allora? -
- Yoon.. È l'unico che puó nascondere le emozioni davanti alla stampa, e per quanto abbia una nuova considerazione per te, saprá mostrare il suo lato menefreghista mentre ti accompagna in aula.
Nessuno direbbe che c'è del sentimento tra di voi.. -
Jimin appoggió la testa contro il suo petto, mentre Jungkook lo stringeva più forte contro di sè.
- Ho paura Jungkook.. Min-ho potrebbe dire un sacco di cosa in aula e io non só come reagiró a questa cosa.
Io facevo parte di quel piano.
Venivo mandato da quegli uomini e poi.. Poi venivano uccisi.
Ho commesso cosi tanto errori.. -
- Eri costretto.. O eseguivi quegli ordini o venivi rinchiuso.. Sbaglio forse? -
Jimin sospiró piano, chiudendo gli occhi e stringendo il tessuto della maglia del moro.
- Rinchiuso e torturato.. Non volevo più passare tutte quelle cose.
V-Volevo essere libero, sono un egoista vero? -
- No. Affatto... Hai soltanto cercato di sopravvivere.
Con tutte le tue forze. -
Jimin sollevó lo sguardo verso il suo, appoggiando le labbra sulle sue, baciandolo lentamente.
Jungkook a quel punto portó le mani sulle sue gambe, sollevandolo da terra, portandolo a sedere sul piano della cucina, mordendo piano il suo labbro inferiore, facendolo mugolare piano.
- J-Jungkook-ah.. -
- Dimentichiamo tutto questo per questa notte.. Possiamo farlo? -
Jimin lo guardó, passando la punta delle dita sulle sue labbra, sentendo le labbra del moro baciarle piano, una ad una, facendolo rabbrividere.
Lo aiutó a togliere la maglia, lanciandola a terra e tornando a dedicarsi alle sue labbra, intrecciando e giocando più volte con la sua lingua, Jimin avvolse le gambe attorno al suo bacino, attirandolo più a sè, stendendosi sul ripiano.
- Che ha in mente agente? -
Jungkook sorrise, scendendo con le labbra sul suo collo, che bacia e morde piano,
Scivolando più giù dedicandosi ai suoi capezzoli che morde e tira leggermente.
Facendolo gemere piano.
- A-Agente.. -
Jungkook mugoló, slacciando i jeans di Jimin, facendoglieli sfilare lentamente, rendendolo nudo sotto il proprio sguardo.
- Quando mi guardi cosi, i-impazzisco.. -
- C-Cosi come? -
Chiese Jungkook sorridendo ancora, mentre Jimin avvolgeva le braccia al suo collo, attirandolo più vicino.
- Uno sguardo pieno di desiderio e.. A-Amore.. -
Mormoró gemendo poi nel sentirlo entrare in lui lentamente.
- T-Ti amo... J-Jimin-ah.. -
Mormora affondando completamente in lui, schiudendo le labbra e gemendo piano contro le sue labbra.
- Mmmh -
Mormoró, affondando le dita tra i suoi capelli che tira nel sentirlo uscire e rientrare nel proprio corpo, con spinte più lente e profonde, mandandolo completamente fuori controllo.
- A-Aish.. -
Jungkook bació le sue labbra, sollevando il busto e portando le mani sui suoi fianchi.
Aumentando le spinte, mirando al suo punto più sensibile tenendo lo sguardo fisso sù di lui, voleva guardare ogni sua espressione, ascoltare ogni suo gemito e mugolio.
Voleva sentire il suo nome sussurrato dalle sue labbra, che venivano morse ad ogni affondo.
Gemette quando Jimin affondó le unghie sulle sue braccia.
- Ju-Jungkook.. -
Mugoló, aumentando le spinte portando la mano sul suo membro, accarezzandolo lentamente, stuzzicando più volte la sua punta.
- N-Non resisto.. Non.. -
Venne tra le sue dita, urlando il suo nome.
Jungkook, aumentó le spinte, sentendosi cosi vicino.
Perse completamente il controllo quando Jimin spinse il bacino contro al suo andando incontro a quelle spinte.
Venendo copiosamente in lui.
- Aah.. Jim-Jimin-ah.. -
Si spinse in lui una, due volte. Riprendendo poi fiato. A quel punto sentirono il forno emettere un suono.
Jimin, portó le mani sopra la propria testa, mugolando e accarezzandosi i capelli lentamente, cercando di riprendere fiato.
- M-Mi farai impazzire agente.. -
Mormoró alla fine, facendolo ridere.
Jungkook uscì lentamente da lui, offrendogli la mano e aiutandolo a scendere dal ripiano, si rivestirono, mentre Jimin tiró fuori la crostata dal forno.
- Doccia e poi mangiamo? -
Jungkook annuì, portandosi alle sue spalle e abbracciandolo da dietro.
Appoggiando il mento alla sua spalla.
Il cellulare di Jungkook inizió a squillare, bació Jimin sul collo andando poi a riprendere il proprio cellulare che era caduto a terra poco prima, accettando la chiamata.
- Pronto? -
"Jungkook.. Forse abbiamo trovato qualcosa.."
- La ragazza? -
"No, lei ancora niente, ma abbiamo recuperato il suo cellulare.. All'interno ci sono delle informazioni.
E un indirizzo.. Io e Yoon andremo li.. Ti chiamo solo per tenerti aggiornato, per il resto non preoccuparti e goditi quel ragazzino.."
Jungkook si voltó verso Jimin, che nel frattempo stava tagliando la crostata e nè assaggiava un pezzetto.
- Penso che accetteró il consiglio e mi godró il ragazzino.. Tenetemi aggiornato.. -
Chiuse la chiamata, avvicinandosi a Jimin, sulle labbra aveva della marmellata, cosi si avvicinó sentendo il suo sguardo addosso, mentre appoggiava le labbra alle sue e toglieva la marmellata con la punta della lingua, inumidendo la sua bocca.
- Cosi mi tenti peró.. -
- Non stó facendo niente.. Avevi della marmellata sulle labbra... -
- Sono ancora sensibile dopo l'orgasmo.. Non puoi mettere la tua bocca nella mia o usare la lingua cosi.. -
- Altrimenti che succede? -
Mormora Jungkook, guardandolo negli occhi e accarezzando i suoi fianchi.
- Succede che avró un secondo orgasmo Agente... Non hai scampo. -
- Allora diamo al mio Jimin il suo secondo orgasmo.. -
Mormoró, portandolo alla parete e facendolo ridere..
- Jungkook-ah.. Ti amo.. -

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