Jungkook si inserì nel traffico, mentre Jimin steso sul sedile del passeggero portava lo sguardo fuori dal finestrino, godendosi il paesaggio e quell'aria che entrava dalla fessura che gli colpiva delicatamente il viso.
In quel momento passarono vicino ad un lago, Jimin si voltó a guardare il moro, portando la mano nella sua.
- Jungkook-ah, possiamo fermarci per qualche minuto?
Vorrei solo godermi il paesaggio e stare all'aria aperta.
Possiamo? -
Jungkook spostó lo sguardo dalla strada a Jimin, annuendo piano e accostandosi alla strada, spegnendo la macchina.
Il minore sorrise, aprendo la portiera e scendendo respirando a pieni polmoni, chiudendo gli occhi e godendosi finalmente la propria libertà.
Finalmente era libero.
Le braccia di Jungkook si avvolsero al suo bacino, abbraciandolo da dietro e facendolo sorridere.
- Jungkook.. Non ti ho mai davvero ringraziato per tutto quello che hai fatto per me.
E mi dispiace sè tutto è iniziato come un inganno.. -
Mormoró, a quel punto il moro lo fece girare verso di sè, guardandolo negli occhi e accarezzando delicatamente la sua guancia.
- Ci siamo aiutati a vicenda.. Io ero un agente che pensava solo al proprio lavoro, tu un ragazzo che aveva bisogno di essere salvato. -
- Ora invece cosa siamo? -
- Tu un ragazzo libero.. Io un semplice ragazzo che ha capito che dopo tutto non esiste solo il lavoro.. Jimin-ah, io mi sono innamorato di te.
È una cosa che non mi è mai successo, e non lo dico tanto per dire.
Quando è venuto a mancare mio padre ho.. Visto il dolore che ha colpito mia madre.
Non si è più ripresa e ho sempre avuto paura portare qualcuno nel mio mondo, paura di fargli rivivere
Quel dolore, solo non pensavo che quel giorno, ho rischiato io di provarlo, quando Myung-Dae ti ha ferito, ho temuto di perderti.. -
Jimin sorrise portando lo sguardo nel suo, stringendolo più forte.
Appoggiando poi la testa contro il suo petto, chiudendo gli occhi.
- È davvero tutto finito? -
- Yoon mi chiamerà tra qualche ora.. Avremmo lesito della giuria, ma.. Il giudice ha avuto tre testimonianze.
Quella di So-Min, la tua e quella di tuo padre, Min-ho non la passerá liscia questa volta e tu, sarai libero di vivere la tua vita. -
Jimin sollevó lo sguardo per poterlo guardare negli occhi.
- È ancora valida la tua proposta? -
- La mia proposta? -
- Agente, davvero si è dimenticato di quello che mi ha detto? -
Jungkook emise una risata, scuotendo piano la testa e stringendolo più a sè.
- Vuoi davvero venire a vivere con me?
Non vuoi essere libero di avere un tuo appartamento? Una tua privacy? -
Jimin scosse piano la testa, passando la punta delle dita sulle labbra del moro per zittirlo.
- Perchè non dovrei voler venire a vivere con te?
Tu hai mantenuto la tua promessa.. Mi hai reso un uomo libero. Ora tocca a me mantenere la promessa.. E voglio essere libero di scegliere e la mia scelta è quella di venire a vivere con te.. Voglio essere libero di amarti come voglio.
Finalmente non sono più legato ad un criminale che mi voleva con sè.. Vuoi ancora che io venga a stare da te, vero? -
Jungkook portó le mani sulle sue guance, lasciando un bacio leggero sulle sue labbra, socchiudendo gli occhi.
- Si, voglio ancora che tu venga a stare da me.. Jimin-ah.. -
Jimin sorrise, baciandolo ancora per poi allontanarsi e avvicinandosi al lago, si sedette sulle tavole di legno, guardando il paesaggio, per poi fare cenno a Jungkook di sedersi al suo fianco.
Il moro si sedette prendendo il proprio cellulare e inquadrando Jimin.
- Mi vuoi fotografare? -
- È il miglior paesaggio che io abbia mai visto, perchè non dovrei voler ricordare questo posto? -
Jimin scosse piano la testa guardandolo e a quel punto il moro scattó la foto.
- Il paesaggio eh agente? Posso vedere? -
Jungkook spostó il cellulare, scuotendo la testa ma Jimin non era di quell'idea.
Cercó di afferrarlo di nuovo ma essendo il moro più alto di lui finì per cadergli letteralmente addosso, ritrovandosi sopra di lui, gli occhi incollati ai suoi, il respiro irregolare di entrambi.
Le mani di Jungkook sui fianchi.
Jimin avvicinó le labbra a quelle del moro, sfiorandole lentamente.
- Jungkook-ah.. Anche io mi sono innamorato di te e .. Non sono mai stato cosi innamorato prima ad ora.
Non ho mai avuto il cuore che batteva cosi forte per qualcuno.
Tutto questo, tutti questi sentimenti che provo sono nuovi per me.
Ma... Vale la pena viverli.
Vale la pena viverli insieme a te.. -
Jungkook a quel punto reclamó le sue labbra, portando la mano dietro la sua testa per avvicinarlo di più.
Lo bació lentamente, tirando leggermente i suoi capelli.
A quel punto il cellulare di Jungkook inizió a squillare.
Jimin sospiró piano.
- Fin da quando ci siamo conosciuti la prima volta, ci sarà qualcuno che ti chiamerá in questi momenti.. -
Jungkook emise una risata, tirandosi a sedere e trascinando anche Jimin, tenendoselo seduto sul proprio bacino.
Prese il proprio cellulare.
- È Yoon.. A questo devo rispondere. -
- Il momento della veritá.. -
Jungkook annuì, accettando la chiamata.
- Yoon.. Novitá? -
"La giuria ha dato il suo verdetto.. Jungkook, la testimonianza del padre di Jimin ha aiutato molto in tutto questo.
Sè non ci fosse stata, la giuria avrebbe accusato Jimin di complicità negli omicidi.
Ma ora, Jimin è un ragazzo Libero.
E Min-ho pagherá per i crimini commessi.
Detto questo, godetevi la giornata.. Anzi, perchè non ci raggiungere al pub in centro?
Dovremmo festeggiare questa vittoria."
Jungkook acconsentì all'uscita, guardando un Jimin che cercava di capire cosa stesse succedendo.
Le dita che stringevano la sua maglia nervosamente.
- Ci saremo.. -
Chiuse la chiamata guardando il minore negli occhi, che nel frattempo si torturava il labbro inferiore con i denti. Jungkook portó il pollice a quelle labbra, liberandole dalla sua morsa.
- Jimin-ah.. -
- Non.. Non devo tornare in tribunale vero?
Non v-voglio.. -
Jungkook scosse piano la testa, guardandolo dritto negli occhi
- È tutto finito.. Sei finalmente libero.
Sei libero Jimin-ah.. -
Jimin lo guardó attentamente, cercando di connettere quelle parole, era cosi difficile per lui visti gli anni di prigionia a quel punto non sapeva come reagire, sentiva solo gli occhi pizzicare, il cuore che batteva a mille e il respiro irregolare.
- Hey, respira amore.. Respira lentamente.. -
Jimin lo guardó negli occhi mentre il moro accarezzava dolcemente la sua guancia per tenerlo tranquillo.
Prese dei piccoli respiri per calmarsi.
- Io.. N-Non só proprio cosa dire.
Non pensavo fosse possibile.. In tutti quegli anni di prigionia ho pensato che la mia vita sarebbe stata quella.
Rinchiuso in quella casa ad obbedire ai suoi ordini, con la speranza che non sarei più finito in quelle celle e molte volte ho rischiato di ritornarci.. Com è possibile che ora.. Che tutto questo sia finito? Non è un sogno vero? -
- Non lo è.. È vero, la giustizia a volte ha delle falle.
Ma quando tutti i tasselli vengono messi al loro posto è difficile che non vada nel verso giusto.
La testimonianza di tuo padre ha fatto la differenza.
La giuria prima di quella era incerta, ti avrebbero accusato di complicità negli omicidi.
Ma quella testimonianza ha portato a galla la tua sofferenza e il dolore che hai dovuto passare in quegli anni.
Jimin.. Non dico di perdonarlo oggi, ma potresti farlo un giorno.. -
- È cosi difficile.. Ma.. Ci proveró, per ora.. Possiamo tornare a casa? -
Jungkook annuì, lasciando un ultimo bacio sulle sue labbra.
Jimin si alzó in piedi aiutandolo ad alzarsi da terra, raggiunta l'auto salirono e ripartirono verso casa.
Il lago non era molto distante dalla casa di Jungkook cosi una volta parcheggiato nel vialetto, scesero e raggiunsero la porta d'ingresso.
- Yoon ci ha invitati al pub stasera.. Dovremmo festeggiare.. -
Mormoró aprendo la porta e sentendo le braccia di Jimin che lo avvolsero da dietro.
- Possiamo prima festeggiare a modo nostro? -
- A modo nostro? -
- Si agente.. Tu ed io.. Ci facciamo un bel bagno caldo.. Ci rilassiamo. -
Mormoró passando la punta delle dita sotto la maglia accarezzando piano il ventre del moro e a Jungkook queste attenzioni non dispiacevano affatto.
- Non smetterai mai di stuzzicarmi vero? -
- Assolutamente no.. Agente.. -
Mormoró staccandosi da lui e sorpassandolo, raggiungendo il piano di sopra, Jungkook sorrise togliendosi le scarpe e la giacca, seguendolo poi sù per le scale.
Jimin era entrato in bagno, aveva acceso la vasca e versato del bagnoschiuma che con il calore dell'acqua aveva portato l'aroma dolce in giro per la stanza, il minore si voltó a guardarlo seduto sul bordo della vasca, un sorrido malizioso sulle labbra e gli occhi incollati ai suoi.
- Che fá agente, vuole rimanere accanto alla porta?
Non vuole entrare? -
Jungkook si avvicinó al mobiletto accanto alla porta, prendendo dal cassetto delle manette.
Mostrandole a Jimin.
- Vuole giocare?
In quel tribunale ha detto che avrebbe messo lei stesso le manette ai miei polsi, sè fossi stato davvero colpevole.. Di cosa sono accusato adesso? -
Jungkook sorride avvicinandosi a lui, prendendo i suoi polsi e avvolgendoli con le manette.
- È accusato di aver stuzzicato troppe volte l'agente qui presente, a cui non puó più far a meno di tutto questo.. -
Jimin sorrise, mentre Jungkook si allontanava leggermente per togliere i propri vestiti. Avvicinandosi nuovamente a lui.
- Sará un accusa lunga? -
- Lo spero.. Jimin-ah, non smettere mai.. -
Mormoró, facendolo alzare e aiutandolo ad entrare nella vasca, entrambi una volta dentro emisero un mugolio di piacere, il moro scivoló sopra Jimin.
La mano scivoló tra i loro corpi, afferrando l'erezione del minore.
- A-Agente.. -
Jungkook portó le labbra sul suo collo, iniziando da subito a torturarlo con le labbra e i denti, sicuro che il giorno dopo avrebbe ritrovato la propria pelle con dei segni ben evidenti.
- O-Ora chi stuzzica? -
Jungkook inizió a massaggiare lentamente l'erezione di Jimin, stuzzicando più volte la sua punta con il pollice, adorava sentire quei gemiti, quei mugolii uscire dalle labbra di Jimin, cosi sensibile a quei tocchi.
Sorrise, tenendo lo sguardo nel suo quando con le dita della mano libera, accarezzava lentamente la sua entrata, stuzzicandolo più volte.
Inserì un dito, sentendolo gemere più forte. Le labbra rosse e schiuse, il respiro irregolare.
Mentre inseriva un secondo dito, iniziando a muoverle piano, dentro il suo corpo.
Jimin portó le mani sul petto del moro, affondando le unghie al movimento della mano sul membro e le dita sul proprio corpo, stava impazzendo.
- Ju-Jungkook-ssi.. -
Mugoló, portando la mano nell'acqua, afferrando il membro del moro tra le dita, facendolo gemere contro le proprie labbra.
Aumentó il movimento delle dita, sentendolo rabbrividire.
- Mmh.. -
Jimin mosse lentamente la mano dal basso verso l'alto facendolo mugolare più forte quando portó le labbra sul suo capezzolo che bació e morse piano.
Sorridendo poi soddisfatto quando il moro lo guardó.
Jungkook a quello sguardo non seppe resistere, cosi sfiló le dita posizionandosi tra le sue gambe, penetrandolo lentamente con un colpo solo.
- A-Aish.. -
Jungkook bació piano le sue labbra, rimanendo fermo per qualche minuto.
Jimin schiuse le labbra sollevando le braccia e portandole al collo del moro,
A quel punto inizió a muoversi, lentamente nel corpo del minore, godendosi quei gemiti che risuonavano al proprio orecchio e tra le mura di quel bagno.
- J-Jungkook-ah.. Mmh.. -
Mugoló, baciando le sue labbra con più passione di prima, reclamando la sua lingua con cui gioca più volte, mirando ad ogni affondo al suo punto più sensibile,
Il corpo di Jimin rabbrividì a quell'affondo.
Le sue mani che stringevano i capelli più volte, le sue labbra che stuzzicavano il suo collo, il suo petto mandandolo fuori di testa.
Aumentó le spinte, sentendosi cosi vicino all'orgasmo.
Cosi vicino che ad un ultimo affondo Jimin venne, gemette sentendo il corpo del minore stringersi attorno al proprio membro, rendendo impossibile resistere ancora, venne copiosamente in lui.
- Aah.. T-Ti amo.. -
Jimin si addossó alla vasca tenendolo stretto contro il proprio corpo, le gambe avvolte al suo bacino.
- T-Ti amo.. -
Sussurró contro il suo orecchio, mordendogli il lobo.
- Agente.. Mi arresti pure quando desidera.. .. -
Jungkook emise una risata, lasciando dei piccoli baci che salivano dalla spalla, alla collo per poi finire sulle sue labbra.
- Con piacere.. -
Finito il bagno i due si rivestirono, Jungkook indossó una maglioncino rosso e un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia, mentre Jimin opto per un maglioncino giallo e nero e un paio di Jeans bianchi, sempre strappati.
- Sexy.. -
Sussurró Jungkook passando accanto al minore, che arrossì leggermente.
Si strofinó ancora l'asciugamano tra i capelli mentre guardava il moro indossare l'orologio che aveva tolto prima del bagno e le scarpe.
- Jungkook... -
- Mmh? -
- Tu ed io.. Stiamo insieme? -
Il moro lo guardó sollevando un sopracciglio, avvicinandosi a lui e portando le mani sui suoi fianchi.
- Immagino di si.. Perchè lo chiedi? -
- Perchè non abbiamo mai formalizzato questa cosa.. fra me e te.. -
- Jimin-ah.. Voglio che tu sia definitivamente il mio ragazzo.. e a questo proposito.. -
Mormoró allontanandosi e avvicinandosi ad un altro cassetto, prendendo qualcosa al suo interno che Jimin non riuscì a vedere.
Il moro si avvicinó sorridendo e tenendo lo sguardo nel suo.
- Avrei voluto dartelo stasera al pub ma, visto che me lo hai chiesto adesso.. Facciamolo come si deve.. -
- Che vuoi dire? -
Jungkook sorrise mostrando una scatolina a Jimin, che a quel punto spostó lo sguardo da lui alla scatolina.
- Non.. Non.. -
- Jimin-ah.. Anche per me, tutto questo è nuovo. Non ho mai desiderato nessuno come desidero te, non ho mai desiderato vivere con qualcuno come invece faccio con te, voglio viverti ogni giorno.. Voglio davvero che tu ed io stiamo insieme, quindi.. Accetteresti questo anello? -
Jimin arrossì, quando Jungkook aprì la scatolina per mostrare l'anello.
Prese un lungo respiro guardandolo negli occhi e sorridendo, gli occhi che iniziarono a pizzicare.
- Si.. Certo che lo accetto.. Voglio stare con te.
Dovresti sentire adesso il mio cuore.. -
- Immagino rispecchi il mio.. Batte cosi velocemente adesso.. -
Jungkook prese l'anello mettendolo al dito di Jimin.
- I ragazzi impazziranno quando lo vedranno.. -
- Yoon sará felice di questo? Non mi sopportava molto.. -
- Yoon ha capito che siamo entrambi innamorati e se io sono felice, allora anche lui lo è.. E poi, come posso farti scappare? -
Jimin rise, abbracciandolo e baciando le sue labbra.
- Non scapperei nemmeno sè me lo chiedessi Agente.. -
- Promesso? -
- Promesso.. -
A quel punto Jimin e Jungkook erano usciti, avevano raggiunto il pub e avevano trascorso una serata piacevole con i propri amici e colleghi.
Jungkook era felice che la sua squadra, la sua famiglia, perchè di questo si trattava avevano accolto Jimin.
Che in quel momento sorrideva e brindava con Yoon.
Che scherzava e rideva con Tae.
Tutta quella serata, era perfetta.
- Brindiamo.. Brindiamo a questa serata e a Jimin.. -
Disse Yoon.
- A me? -
Il maggiore annuì.
- Benvenuto in questa grande famiglia Jimin.. -
Il minore sorrise, alzando il bicchiere, e cosi fecero tutti gli altri.
Jungkook avvolse il braccio sulle sue spalle, sollevando anche lui il bicchiere.
- Grazie a voi, per avermi accolto.. Prometto che non deluderó mai voi e soprattutto Jungkook.. -
Si voltó a guardarlo.
- A noi agente.. -
- A noi Jimin-ah.. -
Avvicinó le labbra alle sue baciandolo, mentre i suoi amici inziarono ad urlare e ridere felici.
Tutto era finalmente al posto giusto.Nota:
Questa storia ha finalmente avuto una fine. Spero che sia un finale che piace e.. che abbiate amato questa storia come l'ho amata io mentre la scrivevo.
Grazie a tutti/e per aver letto e apprezzato questa storia❤️
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Kriminal Passion
Mystery / ThrillerDove Jungkook è un poliziotto stimato nella città di Seoul e Jimin un ballerino con una doppia vita.