Seduto accanto a Yoon Jimin senbrava teso e in quel preciso momento Jungkook avrebbe voluto essere seduto accanto a lui, stringergli la mano e dirgli che tutto questo sarebbe finito e lui sarebbe stato libero.
Ma non poteva farlo, troppi giornalisti e fotografi presenti in aula, un emozione sbagliata e Per Jimin le cose si sarebbero messe male.
Min-ho salì sul banco dei testimoni, le manette ai polsi e lo sguardo di chi pensa ed è certo che non pagherá mai per quello che ha fatto. Dopo tutto pur essendo stato sospeso era stato per anni a capo del distretto.
Aveva fin troppe conoscenze, sperava solo che le prove fossero sufficienti per incriminarlo e chiudere per sempre questo caso.
Sperava che la testimonianza di So-Min fosse quella decisiva.
Che avrebbe messo i punti nelle I e avrebbe mandato Min-ho in carcere per il resto dei suoi giorni.
Gli occhi del maggiore seduto sù quel banco si posarono nei suoi, mentre l'avvocato si accingeva a porgli delle domande.
- Signor Min-ho.. È consapevole che non potrá mentire dinanzi a questa corte? -
- Si, certo.. Nè sono consapevole.. -
Disse, sedendosi comodamente sulla sedia, tornando a guardarlo con un mezzo sorriso sulle labbra. Quel sorriso non gli piaceva affatto.
- Vuole spiegarci come mai, il capo della polizia si trova accusato di tale crimine? -
L'uomo si voltó direttamente verso il giudice, guardandolo attentamente prima di parlare.
- Vostro onore.. Sono stato accusato ingiustamente dai miei stessi uomini.
Sono innocente.. -
- Stà dicendo che i suoi agenti hanno cospirato alle sue spalle? È un accusa grave questa.. -
- Nel mio distretto non sono certo amato per il mio modo di reagire alle cose.
A volte só di essere un uomo difficile da gestire ma, un capo della polizia non dovrebbe essere cosi?
Sono a capo di un distretto con molti uomini, ho delle responsabilità nei loro riguardi.
Uomini con famiglia.. con mogli e figli, ho cosi tante responsabilità sulle spalle che posso commettere degli errori, ma.. Essere accusato di aver tenuto nascosto al mio distretto il lavoro sporco di un criminale.. Questo non lo accetto vostro onore.
Questa è un accusa grave.. Lo chieda all'agente Jeon.. Perchè mi accusano di questo crimine.. -
Il giudice a quel punto voltó lo sguardo verso la folla, Taehyung lo guardó cercando di mantenere la calma.
"È un pazzo malato.."
Sussurró mentre gli occhi di tutti erano posati sù Jungkook.
- Agente Jeon.. Vuole intervenire? -
Jungkook si alzó in piedi, guardando la sala e poi il giudice facendo un piccolo inchino per rispetto dei presenti, prendendo poi un lungo respiro prima di parlare.
- Vostro onore, con tutto il rispetto.. Voglio solo dire che io e i miei uomini non abbiamo affatto cospirato alle spalle dell'agente Choi..
Abbiamo per lo più sempre rispettato la sua parola, ma sappiamo entrambi, sappiamo tutti cosa ha realmente portato l'agente Choi in questo tribunale. Prove concrete che hanno portato questa corte ad aprire il caso in tribunale.
Ha acconsentito di aiutare un criminale nel suo piano.
Ha ucciso un membro della propria famiglia, colpevole soltanto di aver voluto abbandonare quell'inferno.
Parliamo di una ragazzina di 15 anni, vostro onore.
Con una vita davanti e dei sogni da realizzare che non potrà realizzare.. Una vita spezzata per paura di essere smascherato, e di conseguenza avrebbe perso la sua posizione a capo del distretto...
Tradita dallo zio, che avrebbe dovuto proteggerla ma non l'ha fatto.
Crede ancora che non sia giusto che quest'uomo paghi per quello che ha commesso? -
- ALLORA PERCHÈ NON DICI A TUTTI CHE STAI PROTEGGENDO JIMIN SOLO PERCHÈ TE LO SCOPI? -
Urló a quel punto Min-ho. Il giudice battè più volte il martelletto sul banco, ripristinando l'ordine in aula.
- Agente Choi, siamo in un aula di tribunale.. Moderi il linguaggio o dovró farla uscire.. -
- Mi scusi vostro onore.. -
- Ha un qualche legame con il testimone agente Jeon? -
Chiese a quel punto l'avvocato di Min-ho.
Jungkook guardó Jimin, sperando capisse le sue parole.
- Perchè un agente dovrebbe provare dei sentimenti per un testimone?
Non sarebbe professionale, non crede avvocato?
Sè ci fossero prove concrete che il testimone ha commesso dei crimini, sarei io stesso a mettere le manette a quel ragazzo, ma vi ricordo che l'imputato è l'agente Choi e non Lui.. Quindi non usciamo dal contesto e proseguiamo con il caso. -
Il giudice scrisse sul proprio foglio, tornando poi a guardare l'agente Min-ho.
- Perchè non ha avvertito la sua squadra del piano di Mying-dae? Avrebbe potuto fermare tutto questo.. Perchè non ha avvertito? -
- Io, vostro onore.. Myung-Dae era un uomo pericoloso.
Minacciava di uccidere la mia famiglia.. Non potevo avvertire nessuno.. -
Jungkook emise una piccola risata, che si sentì in sala. Min-ho si voltó a guardarlo, anche il giudice e l'avvocato lo fecero.
- Agente Jeon.. Perchè stà ridendo? -
- Trovo che qui si stia provando a trovare qualche scusa per non condannare l'agente Choi.
Avete tutti cercato di incastrare il testimone mentre era li sù.
Ora mi spiegate perchè.. state chiedendo a lui come mai non abbia avvertito la propria squadra? Volevate condannare un ragazzo che non ha fatto altro che cercare di sopravvivere, costretto ad eseguire degli ordini, mentre Min-ho, davvero pensate fosse in pericolo? O minacciato?
Era complice di quel criminale, passava le informazioni a quell'uomo, probabilmente veniva pagato per questo. -
- Ha le prove di questo, Agente? -
Jungkook annuì piano, guardando prima Min-ho e poi il giudice
- Veniva pagato regolarmente... È insolito che un poliziotto ricevesse delle buste di soldi nel proprio ufficio ogni mese.
Non mi fidavo di lui.. Per questo io e i miei uomini lo abbiamo tenuto sotto controllo.. Subito dopo aver scoperto che faceva parte del piano di Myung-Dae.
Vede.. Sono stato rapito da quegli uomini e Min-ho voleva uccidermi.
Ma il suo piano non è riuscito.. e sono qui, pronto a vederlo in carcere per il resto della sua vita. -
Min-ho lo guardó con sguardo furioso, mentre i giornalisti scrivevano nei propri blocchi e i fotogravi non smettevano di scattare foto ai due.
- Da quanto era coinvolto nel piano di quel criminale agente Choi? Quante informazioni ha passato a quell'uomo? -
- Io.. Non ho passato alcuna informazione.
Vostro onore, era un agente sotto copertura. Pensa davvero che io sia coinvolto in tutto questo? -
- Allora mi spieghi come facevano a sapere che l'agente Jeon e i suoi uomini fossero in quel deposito..
Dove un suo agente ha rischiato di morire? -
L'uomo si mosse nervosamente sulla sedia, guardando la giuria.
- Io non metterei mai i miei uomini in pericolo. Non ero io che seducevo quegli uomini per poi condurli alla morte.
È la persona che avete chiamato come testimone ad aver portato quegli uomini a morte certa.
Perchè non accusate lui?
Ha portato i vostri figli, i vostri mariti nelle mani di un criminale per salvare la propria pelle! -
Disse puntando il dito contro un Jimin seduto accanto a Yoon che stringeva con forza le proprie mani, le labbra strette nella morsa dei propri denti.
Il corpo che tremava.
Mentre i fotografi iniziavano a scattare foto di Jimin senza tregua.
A quel punto il giudice sospese l'udienza per un ora.
Yoon prese Jimin portandolo fuori dall'aula, mentre i giornalisti e i fotografi li seguirono scattando le foto.
Jimin si portó le mani a coprire il volto, mentre Jungkook scansó un giornalista che stava per spingere Jimin, allontanandolo da lui e portando la propria giacca sopra la testa di Jimin per coprirlo, spingendolo verso una stanza sulla destra.
Yoon e Taehyung rimasero fuori dalla stanza a tenere a bada quella gente.
Mentre Jungkook chiuse a chiave andando alla finestra per chiuderla e tirare la tenda.
- Quello stronzo.. -
- Jungkook.. S-Stó bene.. -
Jungkook si voltó, avvicinandosi a lui e portando le mani sulle sue braccia, accarezzandolo lentamente cercando di mantenere la calma per tenerlo il più tranquillo possibile.
- Abbiamo ancora la testimonianza di So-Min.. -
- Sei sicuro che verrá? Non l'ho vista in sala.. -
Jimin andó a sedersi sulla poltrona li nell'angolo della stanza, portando le mani tra i capelli.
- Temo che, Min-ho abbia un asso nella manica.. -
- Che stai dicendo? -
Chiese guardandolo.
- Tra la folla c'è mio padre, non lo sento da molti anni.. Non penso sia qui per aiutare me. Per continuare a riavere la sua vita, non puó andare contro a Myung-Dae e Min-ho.
Temo che possano farlo testimoniare e a quel punto potrebbe dire il falso.. -
- Non puó mentire in udienza.. -
- Chi potrebbe mettere in dubbio la sua parola? Sará la sua parola contro la mia Jungkook.
Non hai visto come quelle persone mi guardano?
Loro mi credono colpevole. -
Mormoró, mentre Jungkook si avvicinava piegandosi sulle ginocchia portando la mano sulla sua, mentre Jimin cercava di trattenere le lacrime.
- Ho paura Jungkook.
Fottutamente paura.. -
Jungkook lo afferró per mano attirandolo contro di sè, tenendolo ben stretto contro il proprio petto.
- Non ti succederà nulla Jimin.. Ti fidi di me? -
- Mi fido.. Certo che mi fido di te.
Ma dobbiamo essere realisti, nessuno potrà aiutarmi.. -
Mormoró nascondendo il volto contro il suo collo, stringendo il tessuto della sua maglia.
Bussarono alla porta, Jungkook sciolse l'abbraccio avvicinandosi e aprendola piano.
- Dobbiamo andare.. Stà per ricominciare. -
Jungkook prese Jimin spingendolo piano fuori dalla porta, i giornalisti si avvicinarono accerchiandoli, mentre Jimin si stringeva contro Jungkook e Yoon per nascondersi il più possibile.
- Perchè lo proteggete?
Lasciate che parli... Ha davvero sedotto quegli uomini? -
- Jimin dicci cosa pensi di questo caso.. -
- Jimin è vero quello che dicono? Hai davvero condotto alla morte quegli uomini? -
- Jimin.. Jimin.. -
Tutti che cercavano di spingersi in avanti per poter interrogare e fotografare Jimin.
Mentre Jungkook, Yoon e Taehyung cercavano di tenerlo al sicuro.
Jungkook lo tenne stretto al proprio fianco, mentre alcuni famigliare di quegli uomini cercavano di spingere via i giornalisti per arrivare a Jimin.
- HEY VOI.. VENITE AD AIUTARCI! -
Urló Yoon a due delle guardie ferme alla porta.
A quel punto i due cercavano di bloccare la massa di gente per poterli far passare.
Jungkook prese la maglia di Jimin tenendola stretta e spingendolo in avanti per farlo passare, cercando di tenerselo ben stretto contro il proprio fianco, lontano da quelle persone.
Uno di loro spinse un giornalista arrivando verso Jimin, che lo afferró per la maglia.
- Tu.. Tu hai fatto uccidere mio figlio.
Dovresti pagare anche tu.. Dovresti finire in carcere e non rivedere mai più la luce del sole! -
Urló l'uomo.
Jungkook si avvicinó spostando l'uomo e liberando cosi Jimin dalla sua presa.
- La smetta sè non vuole essere arrestato. Tutti voi, lasciatelo passare.. ! -
Prese Jimin spingendolo lontano da li, entrando all'interno della sala.
Jimin tremava e a quel punto non riuscì a trattenere le lacrime.
Jungkook lo guardó, voleva fare di più per lui.
Voleva consolarlo, tenerlo al sicuro e stringerlo.
Uno scatto, due.
- Allora è vero che lei agente prova dei sentimenti per Jimin..! -
Jungkook si voltó verso quella voce.
Un uomo era al suo fianco, che guardava prima Jungkook e poi Jimin che raggomitolato nell'angolo cercava di calmarsi.
- J-Jimin.. -
Jimin sollevó lo sguardo, tirando sù con il naso.
- Dov è finito il mio adorato figliolo?
C-Che ti hanno fatto? -
- Lei è.. -
- Sono il padre di Jimin.. -
Mormoró, Jungkook si avvicinó a lui afferrandolo per il colletto e spingendolo alla parete.
- Ha idea del male che ha fatto a suo figlio? Guardi cosa stà passando.. -
- A quel tempo ero.. Perso.
Mi ero rifugiato nel gioco e nell'alcool.. Non sono stato un buo padre e nè sono al corrente.
Quando Myung-Dae mi propose di sdebitarmi vendendo mio figlio, a quel tempo pensavo fosse la cosa più giusta da fare, ero finalmente un uomo libero.. -
- Lei era libero, ma ha reso prigioniero suo figlio..
Ha lottato per la propria vita giorno dopo giorno.
Mentre lei si viveva la sua liberá.. -
L'uomo si scrolló di dosso le mani di Jungkook che lasció andare la presa, raggiungendo Jimin e avvicinandosi a lui.
- Jimin.. Mi dispiace.
Voglio rimediare ai miei errori. Voglio testimoniare.. Voglio dire al giudice quello che ho fatto..
Voglio che tutti sappiano come ho tradito l'amore di mio figlio.
Voglio Riavere mio figlio.
Voglio riacquistare la tua fiducia.. Voglio mostrarti che sono cambiato. -
- Perchè.. Perchè s-solo ora? -
- Jimin-ah.. Ho cercato in questi anni di contattarti, ma.. Myung-Dae mi ha minacciato.
Sè mi fossi avvicinato a te, mi avrebbe ucciso o avrebbe fatto del male a te.
Non potevo rischiare. Ti avevo giá ferito abbastanza. P-Puoi perdonarmi? -
Jimin a quel punto scoppió in un pianto liberatorio, aggrappandosi al padre e stringendolo forte.
- COME HAI POTUTO.. C-COME HAI POTUTO FARMI QUESTO! ERO SOLO UN RAGAZZINO.. H-Hai.. IDEA DI COSA HO PASSATO IN QUESTI ANNI? -
Urló.
Il padre strinse la maglia di Jimin, tenendolo ben stretto contro il
Proprio petto.
Jungkook cercó di trattenersi dal correre dal ragazzo e stringerlo.
- A-Avevo bisogno di te.
Avevo bisogno di essere protetto! -
Mormoró - H-Ho bisogno di tempo.. Ho bisogno di tempo per perdonarti.. -
Disse guardandolo negli occhi, alzandosi poi e avvicinandosi a Jungkook.
Abbracciandolo e accoccolandosi al suo petto.
- Agente Jeon.. Protegga mio figlio.. Lo protegga, la prego. -
- Non permetteró che qualcun altro ferisca Jimin.. ! -
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Kriminal Passion
Mistero / ThrillerDove Jungkook è un poliziotto stimato nella città di Seoul e Jimin un ballerino con una doppia vita.