79•

306 17 3
                                    

Dopo aver incontrato la ragazza in ospedale Jungkook era riuscito a tornare a casa e a dire il vero la promessa di tornare prima di aver sentito la sua mancanza l'aveva mantenuta.. mancava cosi poco all'udienza e la cosa lo rendeva nervoso.
Avrebbe dovuto parlare davanti ad una giuria e a un giudice e li sarebbe stato presente la stampa, qualsiasi parola o emozione letta male, avrebbe portato delle serie conseguenze e lui non voleva essere considerato colpevole o rinchiuso in qualche cella della pregione per il resto della vita, per una volta dopo anni, Jimin voleva essere libero.
- Hey, andrà tutto bene.. Domani Yoon verrà a prenderti e ti porterá in tribunale, io saró nella seconda macchina insieme a Taehyung.
Entrerai sul retro dove nessuno ti vedrá.. Non ti succederà nulla Jimin. -
- Temo per le domande che mi verranno poste all'udienza, faranno domande personali.. Domande per le quale vorrei non dover rispondere.
Temo che scaveranno a fondo nella mia vita passata.. -
Jungkook annuì piano, portando la mano alla sua e intrecciando le dita, tenendola stretta contro la propria, gli occhi incollati ai suoi.
- Proveranno a farti crollare.. Ma tu, più dirai la verità e più la giuria vedrá quanto sei sincero e non verrai accusato di nulla. Non ci sono prove che tu eri presente al momento degli omicidi di quegli uomini.. -
- Ma ho partecipato no? Ero io che li adescavo per conto di Myung-Dae.. Ero io che li seducevo e li conducevo alla loro fine.
Potrebbero dire che ero loro complice in tutto questo.. -
Jungkook sospiró piano, portando lo sguardo nel suo.
- Ti veniva ordinato Jimin.. Per la tua sopravvivenza eri costretto a farlo, era la tua vita ad essere in pericolo sè non esiguivi gli ordini.
Sbaglio forse? -
- N-No.. Affatto. -
- Allora non devi preoccuparti.. Alla fine sappiamo tutti che sè dobbiamo decidere per la propria vita o per la vita di qualcuno che non conosciamo sceglieremo sempre di salvare noi stessi. Nessuno ti giudica per questo Jimin-ah.. -
Mormoró il moro, mentre Jimin cercava di vederla in modo positivo, anche sè a dire il vero era del tutto impossibile vederla cosi.
Quante volte mentre era rinchiuso e torturato dagli uomini di Myung-Dae aveva sperato di morire?
E quando veniva minacciato di morte sè non eseguiva gli ordini, aveva sempre scelto di sopravvivere.
Forse con la speranza che un giorno si sarebbe salvato.
A quel tempo poteva soltanto fidarsi di sè stesso.
Non pensando che diversi anni dopo avrebbe incontratto Jungkook, che da un nuovo ordine del maggiore, lo avrebbe portato a fidarsi di lui e di innamorarsene.
Perchè Jimin provava dei sentimenti per lui.
Jungkook era stata la sua salvezza.
- A che pensi? -
Chiese a quel punto il moro, appoggiando dei piatti sul tavolo con del cibo che solo sentirne il profumo faceva venire l'acquolina alla bocca.
Sorrise, sedendosi sulla sedia e prendendo le bacchette.
Pronto per gustarsi quella cena.
- In questo momento vorrei non pensare a niente e godermi questa cena insieme a te..
Ma purtroppo il mio cervello non è di quest'idea.
Penso a troppe cose.. E sono preoccupato per domani.. Rivedere Min-ho.
Dover affrontare un avvocato della difesa che mi accuserá di complicitá.
Dover affrontare una giuria.
Jungkook, dopo tutto parliamo di un capo della polizia.. Pensi davvero che crederanno alla sua colpevolezza?
Sará molto più semplice per loro accusare me, che lui. -
- Per quanto sia vero, e per l'esattezza al momento non è a capo del distretto, posso dire che il paese non l'ha mai riconosciuto del tutto come capo della polizia.
Non si è mai sentita davvero protetta da lui.
Quando un cittadino chiamava la centrale, non era lui che correva da loro, ma io.. Yoon e Taehyung.
Molti cittadini non l'hanno nemmeno mai visto in tutta la loro vita.
Non è amato da nessuno.
Sè io fossi un giurato, non ti condannerei.
Un ragazzo che viveva con il padre, venduto dallo stesso ad un criminale che lo voleva.
Questo vedrei io.
Un semplice ragazzo che ha dovuto lottare per la propria vita, solo e senza l'amore della propria famiglia.
Pensi ancora che la giuria dará ascolto a lui?
Un ex capo della polizia, corrotto e senza un anima. Che tradisce il proprio distretto, la propria gente e uccide la nipote, aiutando un criminale con il suo piano.
Pensi ancora che vincerá lui? -
Jimin prese del riso portandolo al proprio piatto e annuì lentamente, spostando lo sguardo dal piatto a Jungkook.
- Tu saresti di parte peró.. Per questo non mi condanneresti al carcere.. E lo sai anche tu. Lo Sapremo domani, quando saremo in aula cosa succederá, ma ho una strana sensazione da diversi giorni.
E molte volte le mie sensazioni diventano realtá.. spero solo non sia cosi brutta la veritá che scopriremo.. -
Mangiarono in silenzio, Jungkook dovette uscire dalla cucina per rispondere ad una chiamata di Yoon, mentre Jimin finì di cenare, portando i piatti sporchi al lavello.
Accese l'acqua prendendo del detersivo per i piatti e iniziando cosi a lavarli.
- Non serve Jimin, lascia fare a me.. -
La voce di Jungkook alle proprie spalle, continuó a lavare, lasciandosi abbracciare da dietro dal maggiore.
- Tu hai cucinato.. Io pulisco.
Perchè non vai in salotto e ti stendi un pó?
La tua giornata anche oggi è stata decisamente più pensante della mia.
Non capisco nemmeno come sei riuscito dopo tutto lo stress accumulato a preparare cosi tante cose. -
- Mi andava di farlo.. Mi rilassa cucinare. Soprattutto sè lo faccio per qualcuno che mi piace.. -
Jimin sorrise annuendo piano e appoggiando i piatti puliti dentro il mobile sopra la propria testa.
Non era abituato a tutto questo.
Un tempo quando viveva con il padre, doveva badare a sè stesso.
Doveva preparare la cena per sè stesso e usare alimenti che trovava nel frigo e spesso il frigo era vuoto.
Trovare un ragazzo come Jungkook che dopo una lunga giornata di lavoro, si metteva ai fornelli lo faceva star sereno.
Gli faceva capire che poteva avere la vita che aveva sempre sognato.
Sperava solo che dopo l'udienza, tutto questo non finisse.
Il solo pensiero di dover perdere tutto questo, di dover perdere Jungkook, lo faceva star male.
- Sei di nuovo triste, che dovrei fare per evitarti questi pensieri brutti? -
Jimin scosse appena la testa, spegnendo l'acqua e voltandosi, rimanendo stretto al moro.
- Stai giá facendo tanto per me.. È solo questione di tempo e staró bene.
Voglio soltanto che tutto questo casino finisca il prima possibile.
Solo allora, potró davvero iniziare a vivere.
Dimmi che andrá tutto bene.. -
Mormoró, guardando il moro negli occhi, che in risposta avvicinó le labbra alle sue baciandolo lentamente, attirandolo più a sè.
- Andrà tutto bene.. Non permetteró che accada qualcosa di brutto.
Ti ho promesso che saresti stato libero e che avremmo vissuto insieme e questo sará Jimin-ah.
Finalmente vivrai la tua vita.. La ragazza che abbiamo ritrovato viva, testimonierá.. Min-ho non avrá scampo. -
Un ultimo bacio, finendo poi per andare a letto e addormentarsi tra le braccia l'uno dell'altro.
Il giorno seguente Jimin era teso, non era riuscito a dormire più di tanto, si era alzato all'alba, aveva fatto una doccia veloce e adesso era davanti allo specchio dell'armadio vestito con un abito adatto ad un tribunale.
Cercó di fare un nodo alla cravatta ma le mani erano talmente sudate per il nervosismo che non riusciva a farlo.
- Lascia che ti aiuti io.. -
Jimin sospiró piano, voltandosi verso il moro e portando le mani ai fianchi, tenendo lo sguardo verso il soffitto.
Jungkook sorrise iniziando a fare un nodo alla cravatta.
- Andrá tutto bene.. Tra qualche minuto Yoon sará qui.
Jimin-ah.. Non andare nel panico quando sarai li.
Cerca di prendere un lungo respiro e di mantenere la calma.
Rispondi alle domande senza mentire e andrá tutto bene.
Più sei sincero e più la giuria capirá che non stai mentendo e che non sei complice di tutto questo. -
Mormoró portando le mani sul suo volto per lasciare un bacio contro le sue labbra.
- Io saró li.. Non sarai solo.. -
- Non sarai con me in quell'auto.. -
- È l'unico modo per poterti aiutare.. Dobbiamo tenere un profilo basso. Giá Min-ho cercherá di farlo notare, non possiamo alimentare questa cosa. Non con la stampa presente.
Sè non ci vedranno insieme sará difficile per lui provare che tra me e te c'è qualcosa.
In quell'aula tu sarai il testimone mentre io un agente.
Finito tutto questo, esisteranno soltanto Jimin e Jungkook, dobbiamo solo portare pazienza ancora per un pó. -
Jimin si morse il labbro inferiore, stava per dire qualcosa quando sentirono qualcuno bussare alla porta d'ingresso.
- Ci siamo.. Yoon è qui.. -
Jungkook prese la sua mano, intrecciando le dita alle sue, spingendolo piano giù dalle scale, fino alla porta. Quando quest'ultima fù aperta, Yoon e Taehyung entrarono in casa.
- Come siamo eleganti Jimin.. -
Jimin sorrise a Taehyung mentre Yoon sembrava molto più serio del solito, era già entrato in modalità poliziotto cattivo?
Si avvicinó, puntando lo sguardo nel suo.
- Sè commetti un errore, puoi dire addio a Jungkook e alla tua bella vita.. -
- Yoon.. -
Inizió Jungkook ma a quel punto il maggiore aveva ragione, un semplice errore e avrebbe perso tutto.
- Va tutto bene Jungkook.. Dopo tutto ha ragione.. Un semplice sbaglio e perderó tutto. -
- Che ragazzo intelligente.. Cerca di tenerlo in mente quando sarai in quell'aula e ti prenderá il panico. L'avvocato di Min-ho è quello che aspetta per fare la sua mossa, sarai una preda facile per lui, cerca di non crollare.. Pensa a Jungkook e a quello che perderai sè deciderai di cadere nella loro trappola.
Diranno cose che ti spezzeranno il cuore a metá.
Diranno che te la fai con un agente ed è per questo che sei più agevolato.
Diranno che eri complice di Myung-Dae e che bramavi tutto quel potere.
Diranno molte cose.
Cerca di mantenere la calma e di dire la veritá.
Solo questo ti potrà salvare.
Un errore e nemmeno Jungkook potrá salvarti dal carcere. -
- Non avrei mai pensato che un agente come te, cosi burbero potesse darmi dei consigli.. Non mi vuoi più vedere dietro le sbarre? -
- Ragazzino, il motivo per cui ti aiuto è perchè questo zuccone qui.. si è innamorato di te.. Non voglio che soffra nel perderti.. Per questo motivo saró io ad accompagnarti in tribunale e non lui.. Quindi apprezza il mio sforzo. -
Jimin a quel punto si avvicinó al maggiore abbracciandolo, sentendolo irrigidirsi, ma rispose al quell'abbraccio
- Grazie.. Davvero ti ringrazio per quello che stai facendo per me e per Jungkook... -
Sciolto l'abbraccio si voltó a guardare Jungkook.
- Sono pronto.. Possiamo andare.. -
Jungkook annuì, mentre Jimin usciva di casa e seguiva Yoon nella prima auto che avrebbe raggiunto il tribunale, da li sarebbero entrati da una seconda entrata.
Mentre Jungkook e Taehyung in quella principale.
Salito in auto allacció la cintura, prendendo un lungo respiro per calmarsi quando Yoon accese l'auto e partì,
Il grande giorno era arrivato, e avrebbe superato anche questa.
Doveva superarla.
Yoon lo guardó per poi tornare a guardare la strada.
- Cerca di mantenere la calma, si nota che sei nervoso. -
- Tu non lo saresti? -
- Io non sono un criminale e non andró mai in tribunale.. -
Jimin distolse lo sguardo, portandolo fuori dal finestrino.
- Scusa Jimin.. Nemmeno tu sei un criminale.. Sei un testimone. -
- Lo só che pensi che abbia partecipato a quegli omicidi.
Non puoi negarlo.. -
- Sù una cosa ha ragione Jungkook, non ci sono prove che tu fossi presente al momento delle uccisioni di quegli uomini, forse Myung-Dae non voleva coinvolgerti in tutto questo.. -
Jimin scosse la testa, Myung-Dae non era una brava persona, non lo era mai stato.
Non avrebbe mai fatto tutto questo per proteggerlo.
- In un certo senso ti ha protetto da un accusa..
Sè ti avesse costretto a partecipare non avresti scampo in questa udienza.. Siamo arrivati, pronto? -
Yoon svoltó verso una strada che portava in un parcheggio sotteraneo, purtroppo arrivati li trovarono alcuni della stampa.
- Mantieni la calma.. -
Scesero, mentre Jimin trattenne il respiro e si portó al fianco del maggiore, non guardando nessuno di loro negli occhi.
- AGENTE MIN.. Che cosa puó dirci sù questo caso? -
- Per ora non ho alcuna dichiarazione da fare.. Con permesso.. -
Scansó un giornalista facendo entrare Jimin, richiudendo la porta alle proprie spalle.
- Parassiti.. -

Kriminal PassionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora