Quando Jungkook aveva parcheggiato l'auto nel parcheggio posteriore del ristorante in cui avrebbe incontratto il suo superiore, giá il pensiero che lo avrebbe visto e che ci avrebbe passato la serata gli faceva salire la nausea.
Quando la mano calda di Jimin si appoggió sulla sua, voltó la testa per poterlo guardare. Fù proprio in quel momento quando i loro occhi si incontratono che Jungkook lasció andare un lungo respiro.
Nemmeno si era accorto di aver trattenuto il fiato.
- Jungkook, sè non vuoi vederlo.. Possiamo sempre tornare indietro. -
Mormoró lui, porgendosi in avanti e puntando ancora lo sguardo nel suo, ma il moro sapeva quanto la presenza del ragazzo fosse importante per lui. Per farlo stare meglio.
Appoggió la mano sul suo fianco, scuotendo leggermente la testa.
- Non posso evitarlo.. Probabilmente è una perdita di tempo, potrebbe non sapere nulla del caso e lo abbia detto solo per farmi venire qui, il fatto che mi abbia chiesto di portare anche te, questa cosa non mi piace ma, hai insistito tanto e non sono riuscito a farti cambiare idea.. Jimin-ah.. -
Jungkook guardó oltre il colletto della sua maglia, notando ancora che indossava la collana.
Il fatto che avrebbe visto il suo superiore e Jimin era li non lo faceva stare tranquillo, soprattutto per quella collana, avrebbe potuto portare dei sospetti sul ragazzo.
Portó le mani dietro il suo collo, slacciandogli la collana.
Gli occhi confusi di Jimin che lo fissavano e portava la mano al collo, dove prima la collana toccava la sua pelle.
- Perchè? - chiese sottovoce, cercando di capire.
- Per ora non fare domande, dopo l'incontro te la restituisco.. -
Infiló la collana nella tasca dei Jeans, avvicinando le labbra alle sue per poterlo baciare lentamente, prendendosi il suo tempo.
- Andiamo.. Quel bastardo sicuramente è giá qui.. -
Jimin annuì piano, tornando composto sul sedile, slacciando la cintura e scendendo dall'auto.
Jungkook osservó il ristorante, prima di voltare lo sguardo verso il ragazzo che gli si affiancava.
- Andiamo.. Jimin.. qualsiasi cosa dirá, non farci caso.
Tende spesso a dire stronzate solo per provocarmi..
Quindi, qualsiasi cosa uscirá dalla sua bocca ignoralo. -
Mormoró, vedendolo annuire.
Prese un lungo respiro portando le mani nelle tasche del giubbotto andando verso l'entrata del locale, aprendo la porta e facendo entrare Jimin per primo.
Lo seguì cercando con lo sguardo il suo superiore per il locale, lo notó nell'angolo in fondo, la mano sollevata per farsi notare, gli occhi di Jimin scattarono da lui al moro, gli sorride tranquillizandolo e avviandosi verso di lui.
- Eccoti finalmente.. - Jungkook si inchinó per rispetto, seguito da Jimin.
Si sedettero di fronte lui guardandolo.
- Si sono qui.. Allora mi puó dire di che si tratta? -
Il suo superiore guardó prima uno e poi l'altro, soffermandosi sul ragazzo.
Jimin era seduto sulla sedia accanto alla sua, gli occhi puntati sul maggiore.
- E tu sei? - gli chiede, prendendo la bottoglia di Soju e due bicchierini, versandoci il liquido chiaro.
- Ha importanza? Doveva vedere Jungkook.. Giusto? -
L'uomo rise, mentre Jungkook portó le mani incrociate sopra al tavolo, passando la lingua all'interno della guancia infastidito.
- Sono solo curioso di sapere il tuo nome.. È cosi strano? - chiede ancora facendo scivolare il bicchierino davanti a Jimin.
Jungkook afferró il bicchierino, portandolo alle labbra e bevendolo.
- È da maleducati, bere qualcosa che non era stato versato per te. -
Jungkook appoggió il bicchierino con un tonfo, alzando lo sguardo nel suo.
- è anche da maleducato insistere quando qualcuno non vuole dirle il suo nome.. -
Il suo superiore si sistemó la giacca, tornando a guardare Jimin, che nel frattempo aveva lo sguardo rivolto verso il moro.
- Cos è ragazzi, volete divertirvi solo voi? È vero che sono qui per dirti del caso agente Jeon, ma potremmo anche bere qualcosa insieme.. Il tuo amico qui non mi sembra uno che si tira indietro.. ! -
I due spostarono lo sguardo sul maggiore a quella frase, Jungkook stava per parlare quando la voce di Jimin si fece sentire.
- È vero, non sono tipo da tirarmi indietro ma, non starei mai con un vecchio come lei.. ! -
Il superiore digrignó i denti, alzandosi in piedi e allungandosi in avanti per afferrare Jimin, ma Jungkook bloccó subito la sua mossa.
Portando un braccio di fronte a lui.
- Non toccarlo.. ! -
L'uomo lo guardó, puntando il dito contro al ragazzo. Furioso.
- Mi ha mancato di rispetto.. Dovrei starmene zitto? -
Jungkook gli fece cenno con la testa di tornare seduto al suo posto, mentre Jimin non si era spostato di un millimetro, il suo petto che toccava il suo braccio.
- Le avevo detto che è da maleducati insistere.. Sè mi ha fatto portare qui Jimin, solo per provarci.. Poteva risparmiarsela.. -
L'uomo tornó seduto, schiarendosi la gola e tornando a guardare i due.
- Ti diró quello che só sul caso.. Per quanto riguarda quello che è successo adesso, ci metteró una pietra sopra, ma non dovrá più succedere.. -
Jimin prese la bottoglia di soju versandosene un pó, prendendo il bicchierino e buttandolo giù tutto d'un fiato.
- non succederà più, sè lei non dirá ancora certe cazzate.. Dopo tutto.. sono libero di farmela con chi mi pare. Sà questa cosa che tormenta Jungkook mi dá suo nervi.. Gli dica quello che doveva dirgli e sè non ha nulla da dire, noi possiamo anche andare.. -
Si alzó in piedi, guardando Jungkook.
- Andiamo? Questo non ti dirá nulla.. e lo sai.. -
Jungkook si alzó in piedi, ma l'uomo alzó la mano per bloccarli.
- potete sedervi? Ho davvero qualcosa che riguarda il caso... Per quanto riguarda te ragazzino, dovresti portare più rispetto o la prossima volta la pagherai.. -
Jungkook gli lanció uno sguardo, portando le mani al tavolo e allungandosi verso di lui.
- Non ci provi più.. Non lo minacci..! Mi dica quello che deve dirmi e ogniuno per la propria strada.. -
Sbuffó, prendendo un documento dalla propria tasca interna, passandola a Jungkook. Lo prese controllando cosa fosse.
- La collana che hanno trovato.. Appartiene ad un associazione criminale, la ragazzina potrebbe aver visto qualcosa che non doveva e.. -
Jungkook lo guardó.
- la indossava peró.. -
L'uomo annuì guardandolo attentamente negli occhi.
- O faceva parte anche lei di questa associazione.. o.. è stato lasciato un messaggio da quei criminali.
Facendogliela indossare dopo la morte.. sù quel documento puoi notare i tabulati telefonici della ragazzina.. Ha chiamato diverse volte un numero.. Abbiamo provato a chiamarlo ma, al momento risulta disattivato.. -
Il moro controlló quel numero, mordendosi il labbro e cercando di capire perchè una ragazzina avrebbe dovuto chiamare più volte quel numero.
- Dobbiamo scoprirlo.. potrei parlare col padre.. Ha detto che il cellulare glielo aveva dato lui, c'erano numeri che la piccola avrebbe potuto chiamare in caso di pericolo.. C'è altro? -
Il suo superiore lo guardó attentamente.
- Si, queste informazioni le ho avute io.. sè scopri qualcosa dovrai dirlo a me.. e alla stampa dovrá uscire il mio nome sè il caso si risolve. -
Il moro lo guardó, quanto poteva essere superficiale? Si parlava di un omicidio di una ragazzina.
- Stá giocando con la morte di una ragazzina di appena 15 anni.. Fosse stata sua figlia ad essere trovata morta che avrebbe fatto? Io davvero non la capisco.. andiamo Jimin.. -
Jungkook mise i documento nella propria giacca, afferrando la mano di Jimin e spingendolo fuori da quel ristorante.
- è un coglione Jungkook-ah.. è la tipica persona che pensa solo alla sua immagine.
Probabilmente non prova nemmeno affetto per la propria famiglia, l'importante è che si parli di lui.. -
Jungkook si voltó, puntando lo sguardo nel suo.
- Stá attento a lui.. È viscido.. è un bastardo viscido e.. Non mi piace il modo in cui ti guardava e ci provava con te.. stagli lontano Jimin.. -
Jimin lo guardó allacciando le braccia attorno al suo bacino, appoggiando la testa al suo petto.
- Jimin.. promettimelo.. -
Annuì piano, stringendolo più forte.
- Te lo prometto.. -
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Kriminal Passion
Mystery / ThrillerDove Jungkook è un poliziotto stimato nella città di Seoul e Jimin un ballerino con una doppia vita.