Lasciato Jimin a casa sua, prese l'auto di servizio e raggiunse casa della ragazza.
Il fatto che fosse sparita non era una buona notizia, e il fatto che ci fossero tracce di sangue anche sè minime era comunque un allarme. Poteva essere ferita come, morta.
Arrivato parcheggió l'auto al lato della strada, ancora una volta si trovava al centro di una strada illuminata dalle volanti di polizia e il flash dei fotografi.
- Hey.. Fai smettere a tutti di fotografare la zona.. Hey tu! -
Disse avvicinandosi ad un giornalista che cercó di oltrepassare il nastro della polizia.
- Non puoi passare qui.. ! -
- Agente si sà nulla? La gente del quartiere conosce la vittima.. Mi dica cosa nè pensa? È collegato al caso della ragazzina assassinata qualche mese fá? -
Jungkook si voltó a guardarlo, digrignando i denti e portandosi pericolosamente vicino all'uomo.
- Vittima? Non faccia trapelare false notizie.. Non sappiamo ancora cosa sia successo.. -
- Jungkook.. Hey.. -
Taehyung si portó al suo fianco, portando la mano sul braccio per calmarlo, in quel momento non aveva alcuna voglia di calmarsi, tutto di quel caso sembrava andare storto e il pensiero che Jimin potesse fare qualcosa di stupido per aiutarlo lo faceva uscire di testa.
- È solo un idiota.. Sai che quello che scrivono sono solo stronzate.. -
- Hey agente.. Non puó dire cosi! -
- stai zitto e vattene prima che ti faccia portare via.. Fila..! -
Gli fece cenno di allontanarsi e questo dopo aver sbuffato prese la sua roba e si allontanó.
Jungkook seguì l'uomo con lo sguardo assicurandosi che stesse davvero andando via dalla scena.
- Si sà nulla, della ragazza? -
- Hanno setacciato la zona, non l'hanno ancora trovata.. Per ora stiamo cercando delle tracce di sangue all'esterno dell'abitazione.. Abbiamo trovato il cellulare sul divano e la tv accesa.. è li che abbiamo trovato le tracce di sangue.. -
Jungkook a quel punto si voltó a guardarlo, passandosi la mano tra i capelli.
- Perchè Hoseok non era qui a tenerla d'occhio? -
- Min-ho l'ha chiamato nel suo ufficio.. Non só per quale motivo peró. -
Sospirando tornó a guardare la casa, non era un caso vero? Che Min-ho chiamasse Hoseok nel suo ufficio proprio quando avrebbe dovuto controllare che la ragazza stesse bene.
- Min-ho sapeva della ragazza? -
- Non che io sappia, io e Yoon non nè abbiamo fatto parola, con lui.. -
Annuì piano, controllando l'ora sull'orologio al polso, tornando poi a guardare Tae.
- Dì a Yoon di restare qui, mentre tu ed io torniamo al distretto, devo parlare con Hoseok e Min-ho.. devo sapere perchè.. Non hanno protetto una testimone.. -
- Anche tu, sospetti di Hoseok ora? -
- Non lo só, tutto è possibile giusto? Potrebbe essere una coincidenza che sia stata rapita proprio quando toccava a lui proteggerla.. Come potrebbe essere stato tutto pianificato.. Dammi cinque minuti e andiamo.. -
Si allontanó dal maggiore prendendo il proprio cellulare e avviando la chiamata al numero di Jimin.
"Il numero da lei chiamato non è al momento raggiungibile.. Si prega di richiamare più tardi.."
- Jungkook.. Andiamo? -
- Si.. Arrivo.. -
Riportó il cellulare nella tasca dei jeans, raggiungendo l'auto con Tae.
Una volta salito, Jungkook si addossó al sedile allacciando la cintura mentre il maggiore si immetteva nel traffico per tornare al distretto.
Sperava soltando che Jimin non avesse deciso di andare da solo da Myung-Dae rischiando la vita.
- Sembri agitato.. e non è da te.. -
- Ho alcuni pensieri che mi ronzano in testa.. È difficile non pensarci. Quindi, prima arriviamo al distretto e prima torno a casa.. devo controllare una cosa.. -
Il maggiore annuì, accellerando e trovando fortunatamente le vie della cittá meno trafficate del solito.
Arrivati al distretto, Jungkook slacció la cintura.
Uscendo dall'auto seguito da Taehyung, una volta all'interno del distretto andó dritto nell'ufficio di Min-ho, senza nemmeno bussare alla porta ed entró, il maggiore era seduto sulla propria scrivania a picchiettare sul pc e lo sguardo di vederlo piombare li senza permesso non era del tutto amichevole.
- Agente Jeon.. le sembra il modo di entrare nell'ufficio di un suo superiore? -
- Non ho bisogno del suo permesso, non nè abbiamo il tempo.. Ho bisogno di sapere per quale motivo ha trattenuto nel suo ufficio l'agente Hoseok, quando era incaricato di proteggere la ragazza.. -
- Quale ragazza? -
Jungkook si avvicinó, battendo le mani sulla scrivania, l'uomo sussultó leggermente a quel suono.
- Sà benissimo di chi stiamo parlando, mi vuole dire che non è stato informato di una testimone?
È una coincidenza che dopo aver testimoniato che nel caso è coinvolto un poliziotto sia stata rapita? -
- Che cosa stai insinuando esattamente? -
- Mi dica perchè Hoseok non era a quella postazione.. Mi faccia ricredere dal pensare che lei sia coinvolto nella sua scomparsa.. -
L'uomo si alzó in piedi, afferrandolo per la giacca.
- Insolente.. Come ti permetti anche solo di pensare che io possa aver fatto sparire quella ragazza?
Stiamo lavorando allo stesso caso.. Vogliamo entrambi scoprire cosa è successo davvero a quella ragazzina.
I genitori ancora adesso mi stanno col fiato sul collo.. -
- Tu sai.. che non mi fido di te.. Hai cercato di farmi ammazzare. Te lo devo ricordare, forse? -
L'uomo lasció la presa sulla giacca di Jungkook quando anche Taehyung si era avvicinato alla scrivania.
- Dovresti ricordarti qual è il tuo posto.. Agente Jeon.. -
- Il mio posto? Il mio posto è questo, rinchiudere criminale e scoprire la veritá.. E sè lei centra con questo caso, saró ben felice di rinchiuderla io stesso in quella cella.. -
- È una minaccia? -
Jungkook accennó un sorriso, scrollando le spalle prima di tornare a parlare.
- Sè non ha nulla da nascondere, perchè dovrebbe essere una minaccia la mia? -
Detto questo l'uomo indicó la porta ai due.
- Uscite da qui.. Chiedete voi all'agente Hoseok perchè non era a casa della ragazza.. per quanto mi riguarda, io non nè só nulla.. -
- L'ha chiamato nel suo ufficio.. l'ha tenuto lontano dal suo compito e ora la ragazza potrebbe rischiare la vita.
Ha denunciato un fatto grave, ha messo a rischio la sua vita per denunciare la presenza di un poliziotto.
Un poliziotto che ha fatto del male alla sua amica..
Le dovevamo dare protezione.. era nostro compito proteggerla.
Sè lei sà qualcosa, lo dica adesso.. Girarci intorno porterebbe solo a una perdita di tempo e potrebbe essere troppo tardi per aiutarla. -
Min-ho si schiarì la gola, voltandosi per guardare fuori dalla sua finestra, portando le mani all'interno dei Jeans.
- Come ho giá detto.. Minacciarmi non vi aiuterá.. Parlate e con l'agente che non ha eseguito il proprio compito.. -
Detto questo, Jungkook e Taehyung uscirono dall'ufficio sbattendo la porta.
In quel momento videro Hoseok, seduto alla propria scrivania che sorseggiava una tazza di caffè.
A quel punto Jungkook andó verso di lui, appoggiando le mani sulla sua scrivania, guardandolo negli occhi.
- Agente Hoseok.. - l'agente appoggió subito il caffè e si alzó, facendo un inchino in segno di rispetto.
- Agente Jeon, come posso aiutarla? -
- Perchè non è andato a controllare la ragazza come le era stato chiesto? -
Hoseok a quel punto alzó la testa guardandolo attentamente negli occhi.
La sua confusione era palese.
- Io.. Vede Agente io.. Sono stato chiamato nell'ufficio del capo, sapevo di essere in ritardo ma, il capo e l'agente Nam mi hanno detto che non era più necessario andare sul posto, che lei aveva dato un altro ordine.. Mi hanno riferito che dovevo rimanere in ufficio e trascrivere tutto nel portatile.. La prego mi creda.
È vero, sono nuovo e ho molte cose da imparare.. ma, questo lavoro mi piace ed è quello che voglio fare nella vita.
Io sono solo un agente che esegue gli ordini.. Come potevo non fidarmi di quello che mi stavano dicendo? -
- L'agente Nam? -
Hoseok annuì lentamente, torturandosi le dita delle mani.
Nam.. L'agente più anziano dopo Min-ho, era stato lui a mostrare come si svolgevano le cose all'interno del distretto quando Jungkook era alle prime armi.
- Che facciamo? -
Chiese Taehyung guardandolo, nemmeno lui sapeva come comportarsi al momento.
Sapeva che Min-ho era coinvolto, ma Nam? Quella era un altra storia.
Non potevano per ora sapere sè Hoseok stesse dicendo la veritá. Non potevano accusare qualcuno senza una prova.
- Dobbiamo essere cauti e.. scoprire di più. Per ora tenetelo d'occhio e agente Hoseok? Non dire nulla a nessuno.. Ci pensiamo noi per ora. -
Hoseok annuì, tornando poi a sedere sulla propria scrivania.
Jungkook guardó il maggiore.
- Devo tornare a casa.. devo assicurarmi di una cosa importante e poi torneró da voi. -
Taehyung annuì, mentre Jungkook uscì dal distretto e salì in auto.
Pronto a raggiungere casa dei genitori, sperava solo che Jimin fosse ancora li.
Quando svoltó a destra e percosse la via di casa, ci mise solo due minuti per notare la casa.
Le luci all'interno erano tutte spente e da una parte non era una cattiva cosa, chiunque fosse passato di li non avrebbe saputo che all'interno ci abitava davvero qualcuno e al momento andava bene cosi, Jimin sarebbe stato più al sicuro.
Parcheggió dietro casa e scese, andando subito ad aprire la porta d'ingresso.
- Jimin? -
Non notó alcun movimento, alcuna voce e l'ansia lo stava letteralmente uccidendo.
- Hey.. Jimin? -
Quando entró in salotto, tiró un sospiro di sollievo, vedendolo steso sul divano, addormentato.
Notó un piatto di ramen sul tavolo e un bicchiere.
Per fortuna nel frigo aveva ancora del cibo e aveva potuto mangiare.
Si tolse la giacca appoggiandola sul divano e andando da lui.
Avvicinandosi e accarezzandogli piano i capelli, sentendolo mugolare nel sonno.
- È adorabile anche quando dorme.. -
Mormoró, sorridendo e sedendosi sul pavimento.
Per ora poteva tirare un sospiro di sollievo, era qui e stava bene.
- H-Hey Agente.. -
Jungkook tornó a guardarlo, incrociando gli occhi ai suoi.
- Sei tornato.. - mormoró stiracchiandosi piano e tirandosi a sedere.
- Ho finito un pó prima.. -
- È una bugia.. - disse sorridendo e allacciando le braccia al suo collo.
- Eri preoccupato che facessi qualcosa di stupido.. Vero? -
Scrolló le spalle, addossandosi al tavolo dietro e lasciando che Jimin scivolasse sulle sue gambe.
- Non sono cosi fragile, Jungkook.. Non abbassare mai la guardia.. Nemmeno per me.
È cosi che rischi.. Deve tornare la tua mentalitá da poliziotto.
Quella stessa mentalitá che avevi quando ci siamo conosciuti..
La mia mentalità non è del tutto cambiata, posso ancora tenere testa a Myung-Dae.. Solo cosi, non sospetterá nulla. -
- Il solo pensiero di saperti di nuovo li, con lui.. Jimin.. Come posso non preoccuparmi? -
- E credimi che questa tua preoccupazione nei miei confronti mi lusinga.. ma devi prima pensare a non rischiare la tua vita.
Agente.. Lo sá? È dannatamente attraente.. -
- Mi stai provocando? -
Jimin emise una risata, affondando le dita tra i suoi capelli, tirandoli leggermente.
- Perchè? Le dispiace? -

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Kriminal Passion
Misterio / SuspensoDove Jungkook è un poliziotto stimato nella città di Seoul e Jimin un ballerino con una doppia vita.