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Quando Yu sè nè andó e lui stretto a Jimin gli promise che tutto sarebbe finito e che poteva finalmente essere libero.
Jimin si chiuse in sè stesso, quella sera stessa mentre Jungkook era dietro ai fornelli, intento a preparare qualcosa di buono per entrambi, il minore era seduto sulla sedia con le mani a nascondere il viso.
Sè solo avesse potuto parlare con Yu in quel momento non gliel'avrebbe fatta passare cosi facilmente, era tipico di lei, denigrare le persone quando voleva essere minacciosa verso chi, secondo lei, stava portando via qualcosa o qualcuno che era suo.
Per Yu, Jungkook era e rimaneva suo.
Ma Jungkook sapeva, di non appartenere a lei. Sapeva ed era certo che quel ragazzo, con le mani sul volto era la persona che voleva al proprio fianco.
Per quanto Jungkook non volesse ammetterlo, Jimin era stato come un uragano, era entrato nella sua vita. Aveva spazzato via quel senso di solitudine che ormai sentiva da tempo e gli aveva fatto provare cose che nessuno fino ad ora era riuscito a fargli provare.
Spense il fuoco e prese due piatti, mettendo del ramen per entrambi, quando si avvicinó a Jimin gli appoggió il piatto di fronte, guardandolo.
- Dovresti mangiare qualcosa.. E.. Per quanto riguarda quello che ha detto Yu.
Non darle troppo peso, è una ragazzina viziata che pensa che tutto il mondo sia ai suoi piedi. -
- Eppure.. Un tempo ci sei stato insieme no? Quello che ha detto prima, era tutto dettato dalla gelosia.. Probabilmente è ancora innamorata di te. -
Jungkook appoggió il proprio piatto sul tavolo, sedendosi meglio sulla sedia, sospirando piano.
- Questo non giustifica quello che ha detto prima.
È fatta cosi, cerca sempre di denigrare e far star male chiunque le si presenti davanti.
È anche per questo che ho deciso di lasciarla.. -
Jimin spostó le mani dal volto per poterlo guardare, appoggiando poi le braccia al tavolo.
- Dopo quello che ha fatto mio padre, nulla mi sconvolge.. Nemmeno una gelosia di un ex fidanzata.
Puó pensare quello che vuole, non sono crollato per lei.. Sono crollato perchè ripensare al mio passato, a quello che ho dovuto passare mi fà star male, è una ferita ancora aperta. -
- Perchè tuo padre ha deciso di venderti? -
Mormoró Jungkook, prendendo le bacchette e portandole al piatto.
- Perchè sapeva che.. Usandomi, lui sarebbe stato salvo e libero di vivere la propria vita.
Ad oggi só che si è trasferito di nuovo a Busan, la mia città natale, só che si è sposato ed ha un figlio..
Só che quando qualcuno gli chiede come si sente ad avere un figlio, risponde che è la gioia più grande nella vita di un uomo, risponde che essere padre per la prima volta è un emozione grande.
Eppure.. L'emozione più grande per mio padre è ora quel figlio, ma si è dimenticato della ferita profonda che io porto nel cuore.
Nessuno a Busan sà, che quel bambino.. Non è il suo primo figlio. Non sà cosa ha fatto.. A quanto pare tutti nè parlano bene, probabilmente ha messo la testa apposto ma, ne dubito.. -
- Non ti ha più cercato? -
Jimin emise una risatina nervosa, incrociando le dita delle mani e portando lo sguardo nel suo.
- Cercarmi? Cercarmi per lui porterebbe solo guai.. Dovrebbe prima parlare con Myung-Dae, cosa che sicuramente è rischioso.
Myung-Dae a quel tempo quando, si sono accordati.. Ha fatto promettere a mio padre che mai, avrebbe cercato di ricontattarmi, che per lui dovevo essere morto.. altrimenti, l'accordo sarebbe saltato e gliel avrebbe fatta pagare cara.
Per un momento speravo che mio padre in qualche modo avrebbe comunque cercato di sapere sè fossi vivo o morto.. Come ti ho detto prima.. Myung-Dae non è sempre stato buono con me.
Ma mio padre ha deciso di vivere la sua vita e dimenticarmi. -
Jungkook portó la mano sopra le sue, cercando di immaginare come potesse sentirsi Jimin in quel momento.
Eppure, ancora adesso non poteva credere che un padre potesse fare una cosa del genere.
- Il patto dunque era... Tenerti prigioniero? -
Annuì piano, socchiudendo gli occhi e mordendosi il labbro inferiore.
- Myung-Dae spesso veniva a casa da mio padre.. Ma non mi sono mai chiesto cosa ci facesse con mio padre, tornavo da scuola e l'unico pensiero che avevo erano gli esami di fine anno, non potevo immaginare che quell'uomo stesse facendo un patto con mio padre.
Probabilmente Myung-Dae provava giá dell'interesse per me e a quel punto ha preso la palla al balzo, libero il padre e mi tengo il figlio.. e mio padre ha acconsentito.
A quanto sembra per lui non ero cosi importante.. Non ha lottato per me. Non ha fatto nulla.. E lo sbaglio era solo suo, non mio. -
- Jimin.. Troveró tutte le prove che mi servono per incastrare Myung-Dae e Min-ho e a quel punto potrai essere libero, sè tuo padre non ha lottato per te, lo faró io.. Solo, ti chiedo di non fare cazzate, ti chiedo di rimanere qui e di stare al sicuro..
Puoi farlo? -
- Jungkook-ssi più resto lontano da lui.. Più diventa pericoloso.
Potrebbe venire a cercarti, ora sei qui e nessuno a parte lei sà di questo posto, ma al distretto.. Potrebbe cercarti li.
Io devo farlo.. Devo andare da lui.
Non ho altra scelta.. -
Jungkook si passó le dita tra i capelli esasperato, da una parte voleva chiudere quel caso e Jimin avrebbe potuto aiutarlo andando li e scoprire dove fosse finita la ragazza scomparsa.
Scoprire sè Myung-Dae l'aveva rapita o meno.
E dall'altra c'era Jungkook, non l'agente di polizia che voleva a tutti i costi chiudere quel caso, ma semplicemente Jungkook, un ragazzo che stava iniziando a provare dei sentimenti per la persona che aveva in quel momento di fronte a sè e lo voleva al sicuro.
- Jimin-ssi.. Dammi solo qualche altro giorno per pensare a come procedere.. Solo qualche giorno. -
Jimin a quel punto, socchiuse gli occhi e annuì lentamente, sè Jungkook non avesse trovato una soluzione, lo avrebbe fatto lui. Presentandosi da Myung-Dae, chiedendo perdono per essere fuggito cosi e iniziando a cercare qualche indizio per aiutare il maggiore a risolvere quel caso e finalmente sarebbe stato libero.
- Due giorni Jungkook.. Poi si fará come dico io.. in questo momento, ho bisogno di un agente di polizia.
Non puoi cedere ai sentimenti.
Non possiamo cedere ai sentimenti, nè tu e nè io.. Sarebbe letale per entrambi.
E questo Myung-Dae lo sá.. -
Detto questo non tornarono più sull'argomento, si misero a mangiare in silenzio, Jungkook, con il pensiero di trovare una soluzione al più presto, Jimin dall'altra che avrebbe voluto contattare Sung-woon e sapere sè stesse bene.. Dopo tutto era stato lui a portarlo via di li e condurlo da Jungkook al sicuro.
- Jungkook.. Ho bisogno di fare una chiamata.. -
- Jimin.. Potrebbero rintracciare la chiamata e trovarti.. -
- Ho bisogno di sapere sè Sung-woon stá bene.. -
Jungkook lo guardó attentamente, mordendosi il labbro inferiore per poi parlare di nuovo.
- Sung-woon? -
- Il ragazzo che mi ha portato qui da te.. Lui è Sung-woon è il mio migliore amico.
Portarmi qui lo avrà sicuramente messo nei guai con Myung-Dae ho bisogno di sapere sè stá bene.
Non posso usare il mio cellulare, come hai detto tu potrebbero rintracciare la chiamata, e il mio telefono è sotto controllo ma posso usare il tuo?
Voglio solo sapere sè è vivo.. -
Mormoró con voce bassa, speranzoso che il maggiore gli lasciasse fare quella chiamata.
Jungkook, prese il proprio cellulare dalla tasca dei jeans e glielo passó.
- Tieni.. -
Jimin afferró l'apparecchio sorridendo al maggiore e alzandosi da tavola, raggiungendo il corridoio.
Digitó il numero di Sung-woon, avviando la chiamata e portando il cellulare all'orecchio.
Uno squillo, due.. Tre e più suonava e più In Jimin cresceva l'ansia.
"Pronto?"
- Sung-woon.. -
"Jimin? Stai bene? Dio, ti ringrazio.. Ero cosi in pensiero per te.."
- Sung-woon, tu come stai? Ti hanno.. Fatto del male? -
Il ragazzo emise una risata bassa prima di rispondere.
"Non preoccuparti per me Jimin.. Só cavarmela.
Tu piuttosto, sei ancora al sicuro?"
- Jungkook si stà prendendo cura di me.. Sung-woon come hai fatto a sapere che Jungkook mi avrebbe tenuto al sicuro? -
"Sono certo che quell'agente provi dei sentimenti per te, e lo só perchè in più di una occasione quando mi mandava a controllarti, notavo il modo in cui ti guardava, dopo tutto era lo stesso sguardo che avevo io un tempo.. E poi.. Quella sera, quando ti ho portato via da li, non facevi che sussurrare il suo nome, chiamarlo. Cosi, ho preso il tuo cellulare e l'ho chiamato.
Il fatto che tu ti sia svegliato, mi fà sentire più sollevato.
Ero cosi in pensiero, ma non potevo contattarvi.. Mi stanno tenendo d'occhio.
Ho detto loro che quando sono uscito con te dal pub.. Sei scappato.. E non sono riuscito a trovarti.
Mi hanno creduto."
- Sung-woon, per favore stai attento.. Ho un brutto presentimento.. -
Il ragazzo emise di nuovo quella risata, cercando probabilmente di tranquillizzarlo.
"Jimin-ah.. Per ora pensa a rimanere al sicuro e ascolta il tuo agente.. Ti conosco fin troppo bene.. Non fare di testa tua e fidati di lui.
È una brava persona.."
Jimin si voltó a guardare verso la cucina, sentendo dei piatti che tintinnavano dentro al lavello. Probabilmente Jungkook li stava lavando.
- È davvero una brava persona, e io lo stó mettendo in pericolo.. -
"Hai ancora molte cose da imparare Jimin, quell'agente per te, farebbe qualsiasi cosa.. È la tua unica via d'uscita.. Potresti finalmente essere libero da tutto questo.."
- È proprio perchè farebbe qualsiasi cosa per me che mi preoccupa.. Potrebbe rischiare la sua vita per salvarmi. -
"Perchè tu? Non faresti la stessa cosa per lui?
Andiamo Jimin.. Sè Fosse in pericolo, tu faresti lo stesso per lui.
Non puoi negarlo.. Non puoi negare che sei innamorato di lui.
Non puoi scappare questa volta dai tuoi sentimenti.
Io penso che Jungkook, non ti permetterebbe mai di scappare."
Jimin, strinse appena il cellulare, chiudendo per un attimo gli occhi.
- Non potrei mai scappare da lui.. Hai ragione sù una cosa, io sono innamorato di lui.. Il problema è proprio questo Sung-woon, lui sá che mi sono innamorato di Jungkook.. Lui lo sà.. -
"Jimin-ah.. Jungkook è un ragazzo in gamba.. Non è una persona fragile.. Per ora resta al sicuro.
Devo andare.. Mi stanno chiamando.. Jimin.. Stà attento.."
Detto questo, Sung-woon chiuse la chiamata, Jimin sospiró lentamente, tornando in cucina e notando Jungkook che strofinava i piatti, cosi gli si avvicinó, avvolgendo le braccia al suo bacino e abbracciandolo da dietro, appoggiando la testa alla sua schiena.
- Hey.. Vá tutto bene? Sung-woon stá bene? -
- Stà bene.. Per ora è al sicuro e mi fido di quello che mi ha detto.. Jungkook, lasciami rimanere cosi ancora per un pó.. -
Il maggiore annuì piano, asciugandosi le mani e accarezzando le sue lentamente.
- Jimin.. Sung-woon ti vuole al sicuro vero? -
- Si.. Mi ha detto di rimanere al sicuro e che non devo fare di testa mia.. Quindi, agente.. Me nè staró buono qui, mentre tu trovi una soluzione a questo caso.
Dopo tutto, non è poi cosi male rimanere qui con te.. -
Mormoró contro la sua schiena, a quel punto Jungkook si voltó, rimanendo tra le braccia di Jimin, lasciandogli un bacio a fior di labbra.
- Io domani, dovró andare al distretto.. Tu rimarrai qui, e appena finisco il turno saró a casa da te.. -
- Signor si, signore.. -
Entrambi a quel punto scoppiarono a ridere.

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