Capitolo 3 - Ansia pre-party

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È ormai sera, io sono in camera mia a prepararmi per la serata. Devo dire che il rapporto tra Nils e la sua famiglia non è un granché. A cena non si è presentato, è rimasto chiuso in camera sua. La madre ha provato varie volte a farlo uscire ma non c'è stato verso e alla fine abbiamo mangiato solo noi tre.

Sto scegliendo l'outfit  per la serata, o meglio mi sto disperando perché non so cosa mettere! Classico problema femminile: abbiamo un sacco di vestiti ma mai quelli giusti per una serata.
All'improvviso qualcuno bussa alla porta:

Mamma Kuesel: Emma tesoro, posso?

Emma: Si certo, entra pure!

Come un gattino indifeso entra in camera e si siede sul letto.

Mamma Kuesel: Come stai?

Perché questa domanda? Forse mi vede tesa? Beh, lo so. Non sono mai stata una ragazza che ama le feste, non perché sia timida, anzi, ma perché preferisco altro, che ne so tipo andare al cinema, a vedere un concerto, giocare a bowling, robe così.

Emma: Bene.

Mamma Kuesel: Sicura?

Emma: No, in realtà sono molto agitata, prima cosa non so cosa indossare poi i party mi agitano, non fanno per me.

Mamma Kuesel: Scusa, mi sento un po' colpevole è solo colpa mia se ti senti così, io ti ho costretta ad andare. Mi sembrava un'ottima scusa per conoscere in anticipo i compagni di scuola.

Emma: Non devi sentirti in colpa. È una cosa mia personale, che voglio superare.

Mamma Kuesel: Metti questo vestito, è molto bello!

Indica con il dito un vestito nero con le maniche in pizzo.

Mamma Kuesel: Sexy ma elegante.

Emma: Dici che vada bene?

Mamma Kuesel: Assolutamente!

Emma: Grazie per il consiglio.

Soddisfatta si alza ed esce dalla stanza, prima di chiudere la porta però si gira verso di me:

Mamma Kuesel: È bello stare con te, con mio figlio non c'è più dialogo, non vuole rendermi partecipe della sua vita, spero che questa situazione cambierà prima o poi.

Quelle parole mi feriscono, vedo la sua tristezza negli occhi. Non deve essere facile per una madre avere un pessimo rapporto con il proprio figlio. Spero magari che con il mio arrivo posso riappacificarli, anche se non sarà facile visto il temperamento di Nils.

Una volta pronta esco dalla mia camera e mi dirigo in salotto dove mio fratello mi attende.

Nils: Finalmente! Ora muoviti che andiamo.

Mamma Kuesel: Nils! Ti prego sii più gentile, sei sempre così scorbutico.

Nils: È il mio party, ho organizzato tutto io e non voglio arrivare in ritardo, sono il padrone di casa e voglio accogliere la mia gente.

Wow quante arie. Meglio intervenire prima che inizino a litigare.

Emma: Tranquilla signora Kuesel è colpa mia, mi sono fatta attendere. Nils ha ragione, il padrone di casa deve far accomodare gli ospiti.

Saluto mamma e papà e seguo Nils in macchina.
Mi fa strano vedere un diciassettenne alla guida, per di più su una Range Rover di grossa cilindrata.

Nils: Non serviva che prendessi le mie difese, so arrangiarmi.

Emma: Non volevo prendere le parti di nessuno, ho solo detto la verità. Ma cambiamo discorso, che mi dici di questo party? Ci sarà tanta gente?

A quella mia domanda si mette a ridere.

Emma: Ho detto qualcosa di divertente, non mi sembra!

Nils: Le tue domande sono stupide ok? Ma visto che sei così ingenua sì, ci sarà parecchia gente, parecchio alcol e una modesta quantità di droga. Quindi questa sarà la tua giornata fortunata sorella.

Emma: Fortunatissima direi. Sprizzo gioia da tutti i pori, non lo vedi?!

Nils: Pivella!

Emma: Posso chiederti perché sei così stronzo? No perché da quando sono arrivata hai spiccicato due parole con me e per di più gettando cattiveria, quindi che problemi hai?

Nils: Avevo molti problemi prima, ma ora che tu sei qua ne ho altrettanti. Ti rendi conto che dovrò farti da babysitter?!

Emma: Ma anche no, me la so cavare da sola, non voglio averti tra i piedi se per te sono un peso, voglio giusto avere una convivenza tranquilla visto che dovrò passare molto tempo a casa tua.

Nils: Non ho più voglia di parlare di questo argomento, anche perché non potresti capire. Comunque siamo arrivati.

Accosta l'auto vicino ad un albero, la festa deve essere già iniziata da un po' visto che vedo gente barcollare in giardino.

Emma: Scusa ma è casa vostra oppure l'avete noleggiata per la festa?

Nils: Noleggiata? Ti sembriamo persone che noleggiano casa? Oddio cosa mi tocca sentire.

Dice dandosi uno schiaffo sulla fronte.

Nils: È casa nostra adibita a feste. Ora entriamo e per favore stammi lontano. Se ti dovessi annoiare non mi interessa, non torno a casa prima per te, anzi, forse nemmeno tornerò a casa, quindi se dovessi aver bisogno di un passaggio prendi sul cruscotto quel biglietto arancione, lì c'è il numero di un taxi con tutti gli orari di disponibilità così torni a casa con quello. Sono stato chiaro?

Emma: Chiaro.

Nils: Hai soldi?

Emma: Si.

Nils: Bene ora entriamo.

In silenzio seguo il mio adorabile fratello.

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora