Capitolo 11 - Il dibattito parte 2

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Faccio un respiro profondo e mi avvicino al microfono per esporre il mio discorso:

Emma: Innanzitutto buongiorno, io sono Emma Muscat, ma credo che ormai mi conosciate bene visto che la mia faccia era tappezzata ovunque in questa scuola. Molti di voi sanno che sono arrivata qua direttamente dall'Italia tramite il progetto Erasmus messo a disposizione dalla mia scuola. Appena ho messo piede alla Venice High School ho visto molti aspetti che non mi sono piaciuti per nulla, ho trovato in molte persone egoismo e cattiveria. Quello che subito mi è saltato all'occhio è l'emarginazione, ho visto molti studenti emarginati, questo ragazzi non lo voglio più vedere perché nessuno di noi è superiore all'altro, siamo tutte persone alla pari. Esempio che non ci ha dato quest'oggi la mia sfidante Agatha in quanto mi ha subito additata come gatta morta, e perché? Perché sono uscita dalla macchina di Nils?! Perché ho parlato con Vinnie?

Prendo il microfono in mano e mi avvicino alla mia sfidante:

Emma: Lo sai Agatha che io ci vivo con Nils? La sua famiglia mi ospita per l'Erasmus quindi in pratica è come se fosse mio fratello. Poi c'è la questione di Vinnie, parlare con un ragazzo è fare la civetta? Questo dimostra quanto sei piccola e immatura per ricoprire questo ruolo, in quanto se vuoi essere rappresentante di istituto devi avere un bel rapporto con ogni alunno di questa scuola. Ultima riflessione per quanto riguarda Tyler: lui è il mio migliore amico, la persona più buona che abbia mai conosciuto. Tu non sai nulla su di lui, quindi smettila di additarlo. Una brava rappresentante non deve mai discriminare gli studenti, deve essere sempre schierato dalla loro parte. Ripeto, questo ruolo non ti si addice.

Ritorno al centro del palco e guardo i miei compagni seduti in platea che mi osservano in silenzio:

Emma: Ho la grinta giusta per sostenervi. Sarò sempre dalla vostra parte, possiamo migliorare la scuola tutti insieme se ci spalleggiamo l'uno con l'altro. Nessuna discriminazione, nessuna rivalità, nessuna emarginazione. Saremo tutti uguali, come una grande famiglia. Non sono perfetta lo ammetto, a volte sono andata io stessa contro questi principi e ho allontanato gente solo perché avevo paura di essere ferita o usata. Ma se lotteremo insieme possiamo imparare a rispettare i principi che a me stanno a cuore. Grazie per l'attenzione.

Prima di tornare al mio posto mi prendo ogni singolo applauso dai miei compagni.

Mamma Kuesel: Bene studenti, ora che avete sentito le proposte è tempo di votare. Vi distribuirò un foglio dove dovete porvi la X sulla persona che volete votare. Piegate il foglio in quattro e prima di uscire riponetelo nello scatolone che c'è vicino l'uscita.

Mi incammino verso l'uscita e attendo l'arrivo dei ragazzi.

Tyler: Ehi! Che mattinata eh? È tutto ok?

Emma: Si certo.

Nils: Non pensavo che tu potessi perdere le staffe, sei sempre così pacifista.

Emma: Quando toccano le persone a cui voglio bene non ci vedo più.

Dico guardando in faccia Tyler.

Vinnie: Sei stata fantastica, hai messo a tacere quella serpe in quattro e quattr'otto.

Emma: Grazie.

Vinnie: Bene, ora che si fa? Andiamo a bere un caffè tutti insieme in attesa del verdetto?

Nils: Io no mi spiace, devo dare ripetizioni di matematica ad una matricola.

Vinnie: Oh ok..Voi ragazzi venite?

Tyler: Mi dispiace ma devo andare a prepararmi, pomeriggio ho gli allenamenti di football.

Emma: Giochi a football?

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora