Capitolo 75 - Un gran casino all'improvviso

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Mi avvicino con ansia al lavandino dove ho appoggiato il test, lo guardo incredula.

Con gli occhi pieni di lacrime giro il test di gravidanza verso Vinnie per mostrargli quelle due maledette linee rosse comparse sopra al display.

Nils: Ragazzi che succede? Allora?

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Nils: Ragazzi che succede? Allora?

Nils: Pronto? Mi sentite?

Nessuno da retta a Nils.

Sono di fronte a Vinnie con le mani tremolanti che tengono il test, mentre lui è ancora seduto nel bordo della vasca con le mani che coprono il suo viso.

Mi inginocchio davanti a lui, cerco di afferrargli la mano, ho bisogno di una sua parola in questo momento o semplicemente di uno sguardo che mi dia una rassicurazione, ma appena afferro la sua mano lui la toglie di prepotenza per poi alzarsi e uscire dal bagno, lasciandomi da sola, sola con le mie paure e preoccupazioni.

Grazie Vin, quello di cui avevo bisogno ora eri tu. Di un tuo abbraccio, delle tue labbra che sussurrano vicino al mio orecchio: "andrà tutto bene" e invece no, mi hai lasciato da sola in questo bagno freddo.

Anche se in lacrime cerco di reagire, riprendo il telefono in mano, dall'altra parte c'è Nils impaziente di sapere l'esito.

Nils: Ti prego non dirmelo.

È la sua risposta appena la mia faccia compare sullo schermo del telefono.

Emma: È positivo Nils. È positivo.

Nils: Cazzo...

Emma: Hai visto la reazione di Vinnie?

Nils: Cosa pretendi? Che sia felice? Insomma, avete quasi 18 anni...

Non dando più retta alle parole di Nils esco dal bagno e da quell'istante il mio cuore riprende a battere in quanto vedo Vinnie seduto sul mio letto con le ginocchia al petto e lo sguardo verso il basso. Avevo paura se ne fosse andato, invece no, lui è lì.

Emma: Vinnie...

Dico sedendomi accanto a lui e asciugandomi le lacrime con la manica della maglia.

Vinnie: Cosa? Vinnie cosa?

Dice urlandomi in faccia.

Emma: Senti sono spaventata anche io, ok?! Ma se devi fare lo stronzo allora esci di qua. Così non mi sei d'aiuto.

Senza farselo ripetere due volte esce da camera mia.

Emma: Idiota.

Con le lacrime che nuovamente bagnano il mio viso e con il cuore distrutto mi butto sul letto, quando mi accorgo di avere ancora FaceTime acceso. Nils ha osservato e ascoltato tutto.

Emma: Nils...

Nils: Eh?

Emma: Perché non hai chiuso la videochiamata?

Nils: Perché volevo starti vicino. Senti, domani prendo un volo per Los Angeles e vengo da te.

Emma: Tranquillo Nils, il padre non sei tu, dovrebbe starmi vicino lui e magari insieme parlare ma come vedi ha preferito uscire come un coniglio invece di affrontare la situazione.

Nils: Emma dai, è spaventato. Questo non vuol dire che ti abbandonerà, dagli tempo per realizzare la cosa.

[...]

È ormai tardo pomeriggio, ho lasciato a Vinnie qualche ora per sfogarsi e realizzare cosa è appena successo ma non ho avuto sue notizie.
Io non riesco a darmi pace, non è accettabile il suo comportamento. Nils lo difende dicendo che ha reagito così perché è spaventato, beh io non lo solo? Io non sono spaventata ad affrontare tutto ciò?

Decido così di chiamarlo, ma non risponde. Provo a richiamarlo dopo una decina di minuti ma nulla, non risponde. Il tempo della tregua è finito così decido di scrivergli un messaggio:

Emma: Vinnie ti prego rispondi!! Ti ho lasciato qualche ora per sfogare la tua rabbia o la tua paura, non posso capire il tuo stato d'animo se non parli con me. Credo che la cosa saggia sia quella di parlare seriamente per capire cosa fare.

Poco dopo ricevo una sua videochiamata:

Questa videochiamata è durata come da Natale a Santo Stefano, ovvero pochi secondi e alla fine cosa mi sono sentita dire? Di lasciargli spazio!

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Questa videochiamata è durata come da Natale a Santo Stefano, ovvero pochi secondi e alla fine cosa mi sono sentita dire? Di lasciargli spazio!

Devo lasciargli spazio perché ha bisogno di riflettere dato che non sa come gestire questa situazione, vuole spazio perché io gli sto mettendo pressione. Questo mi ha detto, per poi buttarmi giù il telefono senza che io potessi dire nulla.

Cosa crede? Di essere spaventato solo lui? Pensa che io sia in grado di gestire la situazione?

Decido così di lasciarlo stare e di concentrarmi su altro, quando vorrà parlare che mi cerchi lui, io mi arrendo.

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora