[Completa ✅ - In revisione]
Emma frequenta la quarta superiore, grazie al progetto Erasmus messo a disposizione dalla sua scuola decide immediatamente di fare le valigie e partire per l'America. Viene ospitata da una famiglia americana con origini...
È sabato mattina. Secondo giorno senza Vinnie e io oggi sono più instabile di sempre, mi sento così sola.
Per colmare questo vuoto che mi ha lasciato decido di videochiamarlo, ma ahimè non risponde al primo colpo. Starà dormendo visto che ieri sera era a fare baldoria lo stronzo, ma io insisto finché non risponde:
Emma: Buongiorno!
Vinnie: Buongiorno un cazzo...
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Giuro che sto per perdere la pazienza, cosa ci fa conciato così?
Emma: Vinnie che hai combinato?
Vinnie: Oh Emma è stata una serata devastante.
Emma: Beh, sei andato a Seattle per divertirti o cosa Vincent?
Vinnie: Non chiamarmi così.
Emma: Allora?
Vinnie: Allora nulla, ho festeggiato con amici. Smettila di farmi il terzo grado.
Emma: Oh beh ho il diritto di fartelo. Di punto in bianco, per non so quale motivo tu decidi di andare a Seattle e di lasciarmi qua da sola, con il mio malessere, le nausee mattutine, con i miei ormoni impazziti e tu vai a divertirti. Non funziona così.
Vinnie: Emma non ho voglia di litigare.
Emma: Nemmeno io, quindi cerca di maturare un po' e metti la testa apposto. Siamo io e il nanerottolo le tue priorità adesso, non le feste!
Chiudo così la chiamata su FaceTime.
Ma mi pento di questo gesto poco dopo.
Emma: Scusa...
Gli scrivo.
Ovviamente la sua risposta arriva all'istante:
Vinnie: Tranquilla, un po' hai ragione. Ma ora voglio le tue scuse, non per il terzo grado ma bensì per avermi svegliato alle 8 del mattino.
Emma: Fuck Vinnie.
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Vinnie: Fuck u!
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Vinnie: Anzi no...fuck me...Vieni in doccia con me?
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Ma dove mi sono trovata questo pazzo?
Mi giro e mi rigiro sul letto guardando in loop il video che mi ha appena mandato. Ad un certo punto ad interrompere i miei pensieri impuri è mamma Kuesel:
Mamma Kuesel: Emma cara, come stai?
Chiede entrando nella mia camera super disordinata.
Da quando Vinnie è andato via non ho voglia di fare nulla, nemmeno mettere in ordine la stanza.
Emma: Abbastanza da schifo.
Mamma Kuesel: Senti, ti va di venire con me al centro commerciale? Passiamo un po' di tempo insieme, facciamo un po' di shopping, così ti distrai un po'.
Un piccolo sorriso compare sulle mie labbra alla parola: SHOPPING.
Emma: Assolutamente, andiamo!
Mi cambio, faccio colazione al volo e per la prima volta mi faccio portare nel centro commerciale più grande di Los Angeles: l'Ontario Miller in Ontario.
Passiamo tutta la giornata e buona parte del pomeriggio in questo fantastico centro commerciale ad entrare e uscire per i vari negozi più in voga dell'America, quali: Victoria's Secret, Levi, Banana Republic, Gap, Old Navi, American Eagle, Abercrombie e con tappa finale da Carter's, un negozio di abbigliamento per bambini dove mamma Kuesel ha preso un piccolo regalino per il nanerottolo.
Distrutte ma felici torniamo a casa. Direi che questo shopping-therapy ha dato i suoi frutti, ora mi sento molto più felice e con qualche vestito non necessario in più.
Appena arriviamo a casa vado di corsa in camera mia a sistemare i vestiti nuovi e chissà magari ora posso anche riordinare questo porcile di camera.
Nel mentre sto raccogliendo i vestiti sporchi da terra mi vibra una chiappa. Prendo il telefono dalla tasca posteriore dei jeans e leggo il messaggio di Vin:
Vinnie:
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Vinnie: A questa mano manca toccare il tuo corpo.
Emma: Quella mano tra poco dovrà abituarsi a vestire un nanerottolo!
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Vinnie: Oh mio dio ma queste scarpette? 😍
Emma: È un regalo di mamma Kuesel.
Vinnie: Le amo.
Emma: E io amo te. Mi manchi! Oggi ho fatto un po' di shopping-therapy per colmare la tua assenza, direi che mi ha tirato su di morale, ma non vedo l'ora di riaverti a casa.
Vinnie: Arriverò presto e con una mega sorpresa, tieniti forte.
Ma che sorpresa sarà mai per starmi lontano tre fottuti giorni?