Capitolo 67 - Ti odio Vinnie

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Non me frega nulla se è solo un gioco, se non stiamo insieme, lui non lo doveva fare. Mi sento mancata di rispetto.

Con le lacrime agli occhi inizio a correre fuori di casa.

Mi sento mancare l'aria anche se sono all'aperto. Perché Vinnie? Perché l'hai fatto?

Dopo alcuni metri le mie gambe cedono, non ho più la forza di correre, il mio fiato è diventato corto e il mio cuore sta per esplodere fuori dal petto. Mi siedo così sul marciapiede per prendere fiato quando vengo raggiunta dal mio amico Ale poco dopo.

Ale: Oh Emma.

Sono le uniche cose che gli escono dalla bocca. Si siede accanto a me e mi abbraccia, mi abbraccia forte, cerca in ogni modo di tranquillizzarmi.

Siamo ormai fuori a girovagare per il centro di Verona da diverse ore, ora che mi sono calmata decidiamo di tornare a casa.

Appena varco la porta di casa mia non c'è più anima viva, la casa è perfettamente pulita e in ordine, come se non ci fosse mai stata nessuna festa. Ad un certo punto dalla cucina con lo straccio in mano appare Anna:

Anna: Emma.

Si avvicina a me.

Anna: Scusa. Posso spiegarti tutto.

Emma: Parla e poi sparisci da casa mia.

Anna: Da quando sei partita per l'America ho sentito un vuoto dentro di me, a scuola ero rimasta sola ed emarginata da tutti. Senza il tuo aiuto non riuscivo più ad andare bene in nessuna materia e per questo a casa finivo sempre in punizione. Ero stanca e stufa di questa situazione, un giorno a ricreazione ho conosciuto per caso un ragazzo di un altro istituto, un tossichello, quelli che piacciono a me per capirci e per colpa sua ho iniziato a provare a fumare. Da quel giorno sono diventata un'altra persona. Quando fumavo mi sentivo bene, mi sentivo forte, quasi intoccabile e ogni cosa negativa che mi succedeva sia scuola che a casa mi scivolava via. Da qua nasce questa mia dipendenza. Queste canne ti rendono un'altra persona.

Non dico nulla.

Anna: È la stessa che ho dato a Vinnie, per quello si è comportato così, non era cosciente delle sue azioni. Se devi arrabbiarti fallo con me non con lui.

Emma: Me la prendo con entrambi. Lui dove è ora?

Anna: È crollato dopo una crisi.

Emma: Crisi?

Anna: Eh non essendo abituato a droghe particolari ha avuto una brutta reazione. Ma ora sta bene, è in camera a dormire.

Emma: Puoi andare Anna.

Anna: Non dici nulla?

Emma: Ti dico solo che hai bisogno di essere aiutata. Mi hai ferito, ti ho detto cosa provo per Vinnie e tu vai a drogarlo per poi provarci con lui? Sei felice ora? Io non ho parole, ti credevo mia amica ma ora non lo so più.

Prima di andarmene al piano di sopra però devo sistemare un'altra faccenda con lei, molto importante.

Emma: Ah ultima cosa.

Dico prendendola per un braccio e strattonandola vicino a me.

Avvicino la mia bocca al suo orecchio così che possa sentire bene le mie parole:

Emma: Non ti azzardare mai più a scrivere a Vinnie su Instagram.

Lascio la presa di quella che fino a ieri reputavo la mia migliore amica e senza dire altro me ne vado al piano di sopra, in camera mia.

Appena entro trovo il mio letto vuoto, pensavo che Vinnie fosse spaparanzato qua, invece non c'è. Vado così a vedere se è nella camera degli ospiti e tiro un sospiro di sollievo quando lo vedo dormire abbracciato al cuscino.

È ormai mattina inoltrata quando sento qualcuno alzare le tapparelle.

Vinnie: Emma.

Apro un occhio e vedo Vinnie seduto accanto a me. Non ho voglia di parlargli, così mi giro dall'altra parte dandogli la schiena.

Vinnie: Ehi possiamo parlare?

Non rispondo.

Vinnie: Che palle. Odio quando fai la testarda.

Emma: E io odio quando mi manchi di rispetto. Ti rendi conto cosa hai fatto?

Vinnie: Non ero in me. Emma ti prego ascoltami.

Emma: Non ho voglia di ascoltarti. Vattene.

Come un cane bastonato esce da camera mia. Vorrei urlare e allo stesso tempo piangere ma cerco di reagire, così mi alzo dal letto e inizio a preparare la valigia visto che domani torniamo in America.

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora