Capitolo 41 - Una serata a Manhattan Beach

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Per evitare che qualche occhio indiscreto possa vederci e andare a spifferare cose in giro, ho detto a Vinnie di non venirmi a prendere sotto casa ma di aspettarmi in un parcheggio 50 metri più avanti. Ed eccolo lì, con la sua canna in mano, appoggiato alla sua orribile macchina gialla tamarra. Potevo non scattargli una foto?

Appena mi vede butta la canna e si avvicina per abbracciarmi

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Appena mi vede butta la canna e si avvicina per abbracciarmi.

Vinnie: Ora entriamo prima che qualcuno ci becchi.

Una volta in macchina iniziamo a discutere su chi possa essere la spia, secondo Vinnie è stato Nils a parlare di noi, visto che nessuno abita in quel quartiere. Iniziamo a fare ipotesi finché non mi accorgo che siamo arrivati.

Emma: Ma dove siamo?

Vinnie: A Manhattan Beach.

Scendo di corsa dalla macchina per ammirare il mare di sera con tutte le luci della città riflesse sull'acqua.

Emma: Bellissimo questo posto.

Vinnie: Lo so, è molto rilassante.

Ci togliamo le scarpe e iniziamo a passeggiare sulla spiaggia per poi avvicinarci all'acqua.

Vinnie: Allora, grazie per esserti abbonata al mio canale Twitch. Però mi hai messo in imbarazzo, sappilo.

Emma: In imbarazzo? E per cosa? Mi sono fatta delle grosse risate nel vederti perdere.

Vinnie: Oh ma taci.

Tira fuori un asciugamano dalla borsa e ci sediamo ad ammirare il mare.

Emma: Sei attrezzato bene per questa serata.

Vinnie: Ovvio, ho portato anche da bere!

Dice prendendo una bottiglia di spumante.

Emma: Wow! Cosa festeggiamo? Le tue 30 kill a Valorant?

Vinnie: Ah ah ah simpatica. Festeggiamo noi, alla nostra conoscenza, alla nostra amicizia e alla nostra affinità.

Emma: Cheers!

Vinnie: Cheers!

Beviamo in silenzio un buonissimo Moët & Chandon finché Vinnie non rompe il silenzio:

Vinnie: Ti vedo un po' strana questa sera, che c'è?

Emma:Domani conoscerò i genitori di Tyler.

Vinnie: Che emozione!

Emma: No dai seriamente, ho paura.

Vinnie: Paura di cosa? Di non essere accettata da quel branco di persone con la puzza sotto al naso?

Emma: Conosci i suoi genitori?

Vinnie: Sì. Mio padre ha lavorato per la sua famiglia tempo fa. Se non appartieni ad una famiglia benestante e non hai piani futuri per la vita sappi che non verrai accettata, ti tratteranno come se non valessi nulla.

Emma: Dai non può essere così, Tyler non è cresciuto con questo principio, lui è una persona umile e guarda le persone per come sono dentro, non per il patrimonio.

Vinnie: Io ti ho avvisato. Spero che con te si comporteranno bene. Quindi cosa ti spaventa?

Emma: Tutta la dinamica. Le domande che mi faranno, come mi giudicheranno...

Vinnie: Fregatene. Tu sai come sei, le persone che ti vogliono bene e che ti circondano sanno come sei e questo deve importarti, non hai bisogno del loro parere.

Emma: Ha ragione. Ma parliamoci onestamente, che persona sono io...

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora