Capitolo 27 - Santa Monica e le sue good vibes

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Emma: Non dirmi? Mi porti a Santa Monica?!

Vinnie: Sì. So che ti piace questa città. Andiamo al luna park, mangiamo zucchero filato e poi ti porto sulla ruota panoramica.

Lo guardo felice.

Prendo il mio telefono e scatto una foto:

Arrivati a Santa Monica, come previsto Vinnie mi porta al luna park, dopo aver giocato un po', vinto un peluche enorme ed essere andati sulla ruota panoramica mi dice che è ora di andare

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Arrivati a Santa Monica, come previsto Vinnie mi porta al luna park, dopo aver giocato un po', vinto un peluche enorme ed essere andati sulla ruota panoramica mi dice che è ora di andare. Così ci dirigiamo verso la macchina e nel giro di cinque minuti mi trovo davanti a casa sua, sul pontile.

Vinnie: Questa sera la passeremo qua.

Emma: Cosa? No.

Vinnie: Ti prego. Ultimo giorno di libertà senza adulti tra i piedi.

Emma: Ma tuo padre non sta qui?

Vinnie: No. È a Sacramento per lavoro.

Emma: Oh ok.

Usciamo dalla macchina ed entriamo in casa.

Vinnie: Vuoi qualcosa da bere? Non ho molto, solo qualche avanzo di patatine e birra a volontà.

Emma: No grazie, sono a posto.

Dopo essersi scolato due birre una dietro l'altra mi chiede di seguirlo fuori sul pontile.

Vinnie: Non so perché ma questa casa rappresenta un posto sicuro e di serenità per me. Poi averti qua questa sera, rende tutto più magico.

Wow. Dolce.

Vinnie: Sai...

Dice avvicinandosi a me.

Vinnie: Questa settimana a casa vostra mi ha fatto bene, tu mi hai fatto bene. Sei stata al mio fianco, mi hai ascoltato, mi hai fatto ridere e a tratti dimenticare il dolore. Ti prego di starmi ancora vicina, perché ne ho bisogno.

Mi sta guardando con le lacrime agli occhi. Capisco che è serio e che le sue parole per una volta sono davvero sincere. Mi piace il fatto che con me si senta libero di parlare e di esternare le sue emozioni.
Più guardo le sue lacrime scendere lungo le sue guance più il mio cuore si stringe. Gli afferro un braccio e lo stringo forte a me, poi appoggio la mia testa sulla sua spalla.

Emma: Andrà tutto bene. Domani inizierai una nuova vita con tua mamma, chissà magari cambierete casa e verrete ad abitare vicino a noi, ho saputo che c'è una bella villetta in vendita nel nostro quartiere. Poi non dimenticare la proposta di staccare la spina e di andare a Seattle per un po' con tuo papà.

Vinnie: Non mi interessa andare a Seattle, la mia nuova vita la vorrei vivere accanto a te...

Senza capire cosa ha appena detto mi prende il viso tra le mani e mi bacia. È un bacio dolce mescolato alle sue lacrime salate.
Non lo so perché, sarà la tristezza, saranno gli ormoni, sarà quel che sarà ma quel bacio mi piace, mi piace così tanto che lo afferro per la maglia e lo costringo ad avvicinarsi sempre più a me. Sento il suo corpo chinarsi verso di me, come se volesse farmi distendere sotto di lui, al che scatta qualcosa in me e lo blocco.

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora