Capitolo 69 - Scuse originali

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È sera.
Dopo essere stata chiusa in camera per tutto il pomeriggio scendo in cucina per cenare ma non trovo nessuno, eccetto Maria, la domestica.

Emma: Maria dove sono tutti?

Maria: I ragazzi sono andati a cenare al McDonald's mentre i signori Kuesel sono fuori per lavoro.

Ha detto McDonald's? Mmmh buono! Anche io vorrei poter chiamare qualcuno e andare ad ingozzarmi di cibo spazzatura, ma ahimè oltre ai ragazzi amiche non ho, quindi nulla, forever alone.

Di certo però non mi faccio abbattere dalla solitudine e decido comunque di uscire per conto mio ed andare a prendermi qualche schifezza da mangiare in un qualsiasi chiosco lungo la via.

Dopo una passeggiata in solitudine per Los Angeles e dopo essermi mangiata l'hot dog più schifoso della mia vita torno a casa. Credo che i ragazzi siano tornati in quanto vedo la macchina tamarra di Vinnie parcheggiata lungo il viale.

Pensavo di trovare qualcuno appena varcata questa porta, già immaginavo Nils e Vinnie in salotto incollati alla play e invece no, non c'è anima viva. Salgo le scale e mi dirigo in camera mia. Appena entro trovo una scatola del panino del McDonald's sul letto, ha delle scritte sopra, riconosco quella grafia, è di Vinnie.

 Appena entro trovo una scatola del panino del McDonald's sul letto, ha delle scritte sopra, riconosco quella grafia, è di Vinnie

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Apro la scatola e trovo questo al suo interno:

Mi scappa un sorriso, capisco che sta cercando in tutti i modi di farsi perdonare

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Mi scappa un sorriso, capisco che sta cercando in tutti i modi di farsi perdonare. Mando così in fumo il mio piano di "non fargliela passare liscia facilmente" e mi dirigo verso la stanza degli ospiti.

Busso piano, ma non sento nessuna risposta. Già dormono a quest'ora?
Decido ugualmente di entrare, senza far casino e senza accendere la luce, tanto c'è la luce del corridoio che mi fa vedere all'interno della stanza.

Vinnie e Kris stanno condividendo il letto matrimoniale, mi avvicino lentamente al mio ricciolino in modo da non svegliare Kris.

Emma: Ehi.

Gli sussurro all'orecchio.

Fortunatamente apre subito gli occhi.

Vinnie: Ehi.

Emma: Vieni in camera mia?

Senza dire nulla, tutto assonnato mi segue fino alla mia stanza.

Emma: Senti...

Dico giocando con i miei anelli. Maledetta ansia.

Emma: Non volevo essere così dura con te ma vederti baciare un'altra è stata una pugnalata al cuore, anche se era uno stupido gioco del cazzo.

Vinnie: Emma era solo un gioco e io ero sotto effetto di chissà cosa, lo sai che per me esisti solo tu.

Si avvicina a me prendendomi il viso tra le mani, accorcia la distanza che c'è tra di noi con un bacio, un bacio delicato e dolce. Si allontana di poco dalle mie labbra, appoggia la fronte sulla mia stringendo sempre più il mio viso tra le sue mani e dolcemente mi sussurra:

Vinnie: Devi metterti in testa che tu sei l'unica per me.

Felice di quelle parole lo allontano da me, prendo in mano la sigaretta che mi ha lasciato dentro la scatola del McDonald's e gliela lancio.

Emma: La risposta è sì!

Vinnie: Si?

Emma: Si.

Dico iniziandomi a spogliare davanti a lui.

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora