Capitolo 14 - La sospensione

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È faticoso alzarsi con i postumi, ma non ho altra scelta visto che quella dannata sveglia non smette di suonare. Stile zombie mi alzo dal letto e cerco di camminare verso la cucina. Tutto attorno a me è strano, la testa mi scoppia e le mie palpebre sono così pesanti. Sorpresa trovo Nils fare colazione assieme a sua mamma che non appena mi vede inizia a rimproverarci:

Mamma Kuesel: Ora che siete entrambi presenti voglio dirvi che sono molto delusa dal vostro comportamento. Siete tornati a casa tardi, dopo il coprifuoco e per di più eravate ubriachi.

Con la coda dell'occhio cerco Nils e lo vedo alzare gli occhi al cielo.

Mamma Kuesel: Non alzare gli occhi al cielo Nils, la questione non è ancora finita...

Spero la smetta di urlare, ho la testa che sta per scoppiare e queste sue urla mi urtano ancora di più.

Mamma Kuesel: Nils hai superato i limiti, fai ancora a botte? Eh ma no ragazzo mio, questa volta io non ti difenderò è giusto che vieni punito e ti rendi responsabile delle tue azioni. Io non ho cresciuto un teppista, ti ho sempre insegnato che bisogna portare rispetto al prossimo. Oggi pagherai le tue conseguenze davanti al collegio docenti.

Nils: Non mi interessa, quello che voglio ora è andare a letto.

Mamma Kuesel: Tu non vai da nessuna parte!

Urla sbattendo un pugno sul tavolo. Non l'ho mai vista così incazzata, fa quasi paura. Credo che nemmeno Nils l'abbia vista così dato che ha sobbalzato appena ha battuto il pugno.

Indifeso come un gattino in tangenziale va in camera sua a prepararsi.

Mamma Kuesel: Per quanto riguarda a te Emma...

Cazzo. Ho paura che non la passerò liscia nemmeno io.

Mamma Kuesel: Ho avvisato tua mamma, è giusto che sappia del tuo comportamento fuori luogo.

Emma: Va bene, mi sembra corretto. Ti chiedo scusa se non abbiamo rispettato il coprifuoco e se abbiamo bevuto un po' più del solito, non si ripeterà più.

Mamma Kuesel: Lo spero, con Nils ci sono abituata, ma con te... sei una mia nuova responsabilità ed è giusto che rispetti quello che dico.

Emma: Certo.

Mamma Kuesel: Ora va a prepararti, il collegio docenti aspetta anche te.

Cosa? Come aspetta anche me? Che ho fatto? Non faccio troppe domande, così corro in velocità in camera di Nils.

Emma: Nils posso?

Nils: No. Mi sto vestendo.

Emma: Ok allora ti parlo da qua fuori, il collegio docenti vuole vedere anche me, ma perché? Tu sei abituato a questo genere di cose... che succederà? Mi sospenderanno? Ma io non ho fatto nulla.

Nils: Boh. Questa volta quella stronza di mia madre non mi difenderà, quindi non so.

Emma: Che palle.

Dico sbattendo la mano sulla porta. Vado così in camera mia e mi preparo per un'altra giornata di merda.
Prendo il telefono in mano per vedere se Tyler mi ha scritto, ma nulla, spero di riuscirgli a parlare più tardi a scuola, gli devo delle scuse.

Una volta arrivati a scuola il clima che respira è molto teso. Io e Nils camminiamo vicini e seguiamo mamma Kuesel che con passo veloce si dirige verso l'aula magna. Una volta entrati troviamo cinque docenti seduti lungo un tavolo e difronte a loro ci sono Vinnie e Tyler.
Appena incrocio lo sguardo di Tyler gli sorrido, ma lui non ricambia.

Docente: Buongiorno preside.

Mamma Kuesel: Buongiorno a voi. Ragazzi sedetevi.

Docente: Buongiorno ragazzi, siete stati convocati quest'oggi per discutere con noi di una questione alquanto grave. Dalle telecamere della palestra e dai video che mi sono arrivati a mio malgrado, dobbiamo parlare di questa rissa. Chi incomincia?

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora