Capitolo 19 - Il ringraziamento parte 1

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Mi sto facendo bella per il pranzo di ringraziamento, sfortunatamente Tyler non può venire con noi perché andrà a far visita ai suoi parenti in Ohio. Mi ha implorato più volte di andare con lui ma io ho sempre rifiutato, non me la sento di intraprendere questo viaggio, preferisco una cosa più intima con la famiglia di Nils.

Sono pronta per il pranzo, manca giusto il tocco finale: ovvero il profumo. Lo vado a prendere dentro la valigia, questo profumo è sacro, è di mia mamma e da quando sono qua ancora non l'ho messo per paura di sprecarlo. Metto giusto due gocce di profumo Chanel N°5 proprio come faceva Marylin Monroe quando il mio telefono inizia a ricevere messaggi a raffica: sono tutti di Tyler.

Tyler: Ehi
Tyler: Ci hai ripensato?
Tyler: Vengo a prenderti se vuoi.
Tyler: il volo parte tra tre ore.
Tyler: Daiii vieni via con me.
Tyler: Non posso lasciarti da sola per tre giorni. Tyler: Emmaaa rispondi...

Non ho tempo di rispondere che continua scrivere:

Tyler: Sono appena salito in macchina, vengo a prenderti?!
Tyler: Ti pregooooo.
Tyler: Vuoi far scappare da solo in Ohio questo bel manzo?

Tyler: Vuoi far scappare da solo in Ohio questo bel manzo?

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Finalmente riesco a rispondere:

Emma: Manzo si, ma come ti sei vestito? E comunque anche tu perdi un bel bocconcino:

Tyler: Ma quanto sei bella 😍? E cos'ha che non va il mio outfit?Emma: È privo di gusto Tai

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Tyler: Ma quanto sei bella 😍? E cos'ha che non va il mio outfit?
Emma: È privo di gusto Tai. Quei pantaloni sono del pigiama?
Tyler: No simpaticona.
Emma: Comunque mettiti una felpa quando arrivi in aeroporto, in Ohio fa freddo ho appena visto il meteo, non è caldo come qua a Los Angeles.
Tyler: Appena arrivo in aeroporto la metto mamma😑 Allora hai cambiato idea? Passo a prenderti?
Emma: No. Ci vediamo tra tre giorni. Scrivimi appena arrivi. Fai buon viaggio Tai.

È possibile che sento già un vuoto dentro di me? Credo di essere Tyler-dipendente.

Sento il campanello suonare. Che sappia io non stiamo aspettando nessuno, poi un lampo di genio: e se fosse Tyler? Magari è venuto a salutarmi prima di andare in aeroporto o magari mi dice che non parte più per stare con me tipo stile film d'amore. Così come una stupida che ama fantasticare corro ad aprire, ma quello che trovo appena apro la porta non è nulla che soddisfa le mie aspettative.

Vinnie: Ciao! Buona festa del ringraziamento.

Che cosa ci fa lui qui? Nessuno lo ha invitato.
Dal nulla sbuca mamma Kuesel:

Mamma Kuesel: Vinnie ciao.

Dice abbracciandolo.

Mamma Kuesel: Entra tesoro, i tuoi dove sono?

Vinnie: Stanno prendendo delle cose in macchina e arrivano.

Genitori Vinnie: È permesso?

I genitori di Vinnie entrano in casa con delle ceste di cibo in mano. A partecipare a questa grande rimpatriata arrivano anche papà Kuesel e Nils. Tutti si abbracciano e si salutano. Ora chi mi spiega cosa ci fa lui qua? Con i suoi genitori per di più...

Genitori Vinnie: Tu devi essere Emma.

Entrambi mi salutano con un caloroso abbraccio e si presentano.

Mamma Kuesel: Venite di la, lasciamo i ragazzi da soli intanto noi ci prendiamo un buon caffè.

Vinnie: Stai benissimo Emma.

Emma: Grazie. Come mai da queste parti?

Vinnie: Non te l'hanno detto?

Emma: A quanto pare no.

Vinnie: Festeggeremo il ringraziamento tutti insieme.

Emma: Oh fantastico.

Dico facendo una piroetta su me stessa indirizzandomi verso le scale, voglio andare in camera a disperarmi, se sapevo così sarei partita per l'Ohio anche io.

Sono distesa sul letto, indecisa se avvisare o meno Tyler della situazione, quando sento qualcuno entrare in camera mia senza bussare.

Vinnie: Ehi...

Emma: Da quando si entra senza bussare?

Vinnie: Da ora. Senti solo per oggi possiamo mettere da parte le nostre divergenze e festeggiare questa festa come persone adulte?

Ah ora parla di fare le persone adulte. Ma sa comportarsi da adulto? Perché io l'ho solo visto solo con le vesti da coniglio, un coniglio stronzo.

Rifletto. Va bene posso farlo, faccio la persona adulta e cercherò di evitarlo per tutta la durata della festa. Se lo ignoro non mi arrabbio quindi nessuna scenata fuori luogo. Ce la posso fare.

Emma: Ok.

Vinnie: Grazie. I miei genitori ci tengono davvero tanto a questa festa e non voglio creare casini o situazioni imbarazzanti.

Emma: Cosa vuoi dire con questo?

Vinnie: Che quando stiamo insieme si creano sempre situazioni del cazzo.

Non dico nulla, anche se avrei tante cose da dire a riguardo. Se finiamo in situazione del cazzo come dice lui è solo per colpa sua. A lui piace creare casini e mettere in ridicolo le persone.

Mamma Kuesel: Emma andiamo.

Sento mamma Kuesel chiamarmi, senza scambiare altre parole io e Vinnie scendiamo al piano di sotto.

Mamma Kuesel: Allora voi tre ragazzi andate in macchina con Vinnie, mentre noi vecchi andiamo con la mia macchina.

Prendo il giubbotto e usciamo tutti di casa. La macchina di Vinnie è una tamarra auto verde un mix tra sportiva e vintage a tre porte. Apro la portiera e tiro il sedile in avanti in modo da poter salire dietro quando vengo fermato da Nils:

Nils: No, vado io dietro.

Emma: Ma no, vado io, tu sei alto e dietro staresti scomodo.

Nils: No. Ho detto che vado io.

Sbuffo e mi siedo davanti una volta che lui si è sistemato dietro.

Che palle, perché non sono andata in Ohio con Tyler?

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora