Capitolo 68 - Bye bye Italy

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È ormai pomeriggio.
Sono distesa sul letto immersa nelle mie paranoie quando ad un certo punto Vinnie entra in camera.

Vinnie: Ti sei calmata? Possiamo parlare ora?

Mai e dico mai dire ad una donna incazzata se si è calmata, questo potrebbe far scatenare la terza guerra mondiale.

Emma: No.

Dico con tono acido.

Non insiste e in silenzio inizia pure lui a farsi la valigia.

Appena finisce si avvicina al letto dove sono distesa e cerca di nuovo di sostenere una conversazione con me:

Vinnie: Senti ho sbagliato ok? Ti chiedo scusa, non dovevo baciarla. Ma ti ripeto che dopo aver fumato quella canna non ero più in me. Ora mi farai la morale dicendomi che non dovevo fumare e hai ragione, ma l'ho fatto perché avevo bisogno di rilassarmi dopo la bomba sganciata dalla tua amica.

Lo guardo come per dire "che dici?"

Vinnie: Quando lei ha detto che per te sono solo un tuo scopamico il mondo mi è crollato addosso perché per me tu sei molto di più.

Emma: Io non le ho mai detto che tu per me sei solo uno scopamico. In privato quella sera al ristorante le ho confessato cosa provo per te ma che prima di impegnarmi ho una questione in sospeso da risolvere. Vinnie sto per chiudere con Tyler perché voglio davvero stare con te, dopo tutto quello che abbiamo passato e vissuto pensi davvero che per me sei solo divertimento? Se pensi questo allora non hai capito nulla...

Si morde il labbro senza dire nulla.

Emma: Anche se non stiamo insieme, se obbligo o verità è solo un gioco mi sento ferita ok?

Vinnie: Ok. Non so più come scusarmi, hai le tue ragioni e le rispetto. Ti lascio sola.

E fu così che mi lasciò in pace fino al giorno dopo, il giorno della nostra partenza.

[...]

È il grande giorno, oggi si torna in America. Due settimane sono passate alla velocità della luce. Saluto la mia famiglia per poi andare in aeroporto. Io e Vinnie non abbiamo ancora fatto pace, ci parliamo a monosillabe. Ho un carattere di merda, lo so, forse perché sono uno scorpione rancoroso.

Dopo 11 ore di volo e un'ora di macchina finalmente sono di nuovo nella villa dei Kuesel.
Appena arriviamo Vinnie mi aiuta a scaricare le valigie per poi tornare immediatamente a casa sua. Dopo questo lungo viaggio di ritorno non sono in vena di parlare con nessuno, sono così distrutta che decido di rintanarmi in camera mia e andare in letargo.

[...]

Primo giorno qua a Los Angeles dopo le mie due settimane in Italia. Mamma Kuesel mi ha concesso di tornare a scuola la prossima settimana, quindi per tre giorni sarò a casa senza far nulla. In realtà ho dello studio arretrato che mi aspetta, così decido di iniziare già ora.

Sono sul divano a studiare quando vengo interrotta dall'entrata super chiassosa di Nils e il gruppo di suoi amici.

Nils: Ciao Emma! Cazzo ti sei persa una scena in mensa da paura oggi.

Emma: Che è successo?

Nils: Rissa tra il club di football e quello di cricket.

Emma: Wow interessante.

Dico ironicamente.

Nils: Ragazzi birra?

Emma: Alle tre del pomeriggio?

Nils: Si e allora? Ora che Vinnie è tornato dobbiamo festeggiare.

Tutti seguono Nils in cucina, tutti tranne Vinnie che si avvicina lentamente a me e si siede sul divano.

Vinnie: Ciao.

Emma: Ciao.

Vinnie: Come stai?

Emma: Tutto ok.

Lo vedo agitato.

Vinnie: Questa sera io e i ragazzi ci fermiamo a dormire qua.

Emma: Come mai?

Vinnie: Serata tra ragazzi.

Emma: Ottimo.

Dico prendendo il mio libro di matematica e alzandomi dal divano.

Vinnie: Dove vai?

Emma: Ho un appuntamento con lo studio. Me ne vado in camera.

Vinnie: No aspetta.

Dice prendendomi la mano.

Un brivido percorre la mia schiena, il suo tocco è come fuoco sulla mia pelle ma cercherò in qualsiasi modo di spegnerlo, non me la sento ancora di perdonarlo e fargliela passare liscia così facilmente.

Vinnie: Non vuoi passare il pomeriggio con noi? O con me?

Emma: Scusa ma lo studio chiama.

Dico sventolandogli in faccia il libro di matematica.

Vinnie: Sei ancora arrabbiata vero?

Emma: Tu cosa dici?

Non dice nulla e mi lascia andare.

Odio comportarmi da stronza ma è più forte di me. Sono fatta così, se mi fai un torto posso tenerti il muso per giorni e poi "puff" mi sveglio una mattina e tutta la rabbia che avevo dentro magicamente sparisce. Ma al momento quel "puff" non si è ancora presentato.

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora