Capitolo 15 - La sbronza

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È mattina in quel di Los Angeles e sono ufficialmente agli arresti domiciliari da ben due settimane, la mia scuola italiana ha parlato con il collegio docenti e hanno modificato la mia sospensione da due settimane come inizialmente era previsto a un mese. E quindi eccomi qua, a scontare questa pena. Fortunatamente con me c'è Nils, anche lui deve scontare la sospensione per un mese intero. Mamma Kuesel è ancora molto arrabbiata con noi, ripete che abbiamo un comportamento immaturo, e ha ragione, ogni sera di nascosto io e Nils usciamo dalla finestra per andare dai nuovi vicini a far festa. Se vi state domandando che fine abbiamo fatto Tyler, beh...non lo sento da due settimane, ignora i miei messaggi e le mie chiamate. Una volta sono pure andata a casa sua ma nessuno mi ha aperto. Non so che fare con lui, mi manca tanto.

Sono distesa sul letto con il telefono in mano, sto scrivendo l'ennesimo messaggio di scuse a Tyler quando sento Nils bussare alla mia porta. Sono le 22 e quando Nils bussa a quest'ora vuol dire solo una cosa: che è tempo di scappare e andare dai vicini.

Nils: Emma.

Bisbiglia.

Emma: Nils entra.

Lo vedo entrare con due borse piene di bottiglie.

Emma: Che c'è dentro?

Nils: Alcol, tanto alcol, questa sera ci distruggiamo.

Come ben sapete non sono una che ama le feste, ma da quando Tyler non mi parla l'unico modo per distrarmi e bere in compagnia. Lo so, è sbagliato ma solo un'adolescente in crisi e questo è il mio unico modo per sopravvivere. Wow, detta così sembra drastica, ma sto male davvero.

Come due ladri silenziosi ci accertiamo che mamma e papà Kuesel siano a dormire, così possiamo uscire senza farci scoprire.

Nils: Ok via libera.

Quatti quatti usciamo dalla finestra e corriamo dai vicini.

Appena arriviamo andiamo subito in cucina a portare l'alcol e salutiamo i nuovi arrivati. Nils ha imparato a non lasciarmi mai sola perché sa che non sono a mio agio in mezzo ad una marea di persone che ballano e mi spingono a destra e a sinistra.

Nils: Dai Emma andiamo a berci una birra in salotto.

Lo seguo e ci sediamo comodamente sul divano.

Nils: Sono stufo di vederti così cazzo...chiamalo!

Emma: E pensi che non l'abbia fatto? Non risponde alle mie chiamate, non risponde ai miei messaggi, sono perfino andata a casa sua e nessuno mi ha aperto.

Nils: Dai bevi.

Dice aprendomi una birra.

Non amo la birra, quel retrogusto amaro che mi lasciata sulle papille gustative mi fa sboccare, ma voglio dimenticare i miei problemi, così accetto.

Iniziamo a bere una, due, tre birre, siamo un pozzo senza fondo.

Non reggo molto l'alcol, infatti dopo tre birre sento la mia testa abbandonare il mio corpo e andare per la tangenziale, ovvero sono ubriaca.

Emma: Nils.

Dico ridendo.

Emma: Guarda quel ragazzo che balla con quella tipa, sembra Tyler.

Mi alzo barcollando, ormai ho più alcol che acqua all'interno del mio corpo.

Emma: Io vado da lui, sta ballando con una ragazza il bastardo...

Nils: Emma no.

Credo che Nils sia ancora sobrio, in quanto tenta di fermarmi. Lui ribatte che quello non è Tyler ma per me si.

Un triangolo amoroso: Tyler vs Vinnie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora