[2] Prima amica

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Non sapevo cosa fare, guardai l'ora, non era tardissimo e quindi poteva tranquillamente chiedere aiuto, ma a chi?.

Justin viveva con la madre e il patrigno violento, Jessica era ancora scossa dalla dichiarazione di Hannah su lei e Bryce, a detta di molti falsa, cioè di Justin.

Solo con Zach avevo la confidenza di poterlo chiamare, eravamo amici, frequentavamo le stesse persone ed era un atleta. Io avevo fatto le cheerleader, le facevo ancora, c'eravamo conosciuti di più così.

"Rispondi, merda" dissi accendendomi una sigaretta e camminando verso casa sua, non troppo lontana dalla mia.

"Ella? Tutto bene?".

"Zach, l'ho perso di vista due minuti".

"Cioè non sai dove sia?" mi chiede lui.

"No, non lo so. Andava da Tony, ma... Se fosse andato al parco? È il primo punto ricordi?".

"Si, mi auguro lì e non dai Baker. Ascolta, vieni sotto casa mia, esco fra dieci minuti" disse lui e spensi la chiamata, camminai verso casa sua quando lo vidi uscire di casa.

"Scusa se ti ho disturbato, c'è tua mamma?".

"Si, non lascerei mia sorella sola. Come hai fatto?".

"Non passo la giornata con lui, sono andata in bagno e non era più in camera sua" dissi e Zach annuì prendendo le chiavi della sua macchina, salii in macchina e lui rimase fermo.

"Non dovremmo pedinarlo, insomma... Non così. Saprebbe che siamo coinvolti" commentò lui passandosi una mano sul volto.

"È a quella di Justin".

"Quale?" mi chiese con il terrore nella voce e negli occhi, non era la seconda, per fortuna.

"La prima, mi vedi? Sono viva, quando arriva alla mia, mi ammazza" dissi appoggiandomi allo schienale e sospirando, avevo paura.

"Ella, io e te non abbiamo fatto nulla in confronto agli altri" disse Zach.

"Ah si? Mi sono scopata Justin dopo che mandò in giro la foto, eravamo amiche" dissi osservando Zach.

"Ok, ma non hai fatto nulla di male. Magari potevi evitare, ma non stavano insieme, assolutamente. Potevi farlo".

"Le vere amiche non lo farebbero".

"Si, ma... È esagerata come scusa, andiamo. Era gelosa di te, perché Justin ti veniva dietro da sempre, lo so. Sei bella Ella" arrossii, non ero abituata a sentirmelo dire da uno come Zach.

"Grazie. Non so, con Justin fu tutto insieme. La situazione, l'abbiamo fatto in auto e lei ci ha visto. Colpa mia, lo abbiamo fatto...".

"L'ho sentita la cassetta".

"Giusto. Non so, mi sento un po' in colpa, tu?" lui annuì.

"Non sono giorni facili, dopo Porter metteremo una fine a questo e basta. Non uscirà nulla, sarà come una sorta di punizione. Breve, sarà breve" disse Zach, speravo, le cassette erano girate in meno di due settimane e mancavano solo due persone.

"Non le daremo a Bryce, assolutamente. È pericoloso".

"La penso come te, salteremo Bryce. Ne parleremo con tutti, ma tuo fratello non aveva una storia con lei?" mi chiese.

"Anche tu" dissi.

"No, un mezzo appuntamento non vale. La mia colpa è aver esasperato la solitudine di Hannah come punizione al rifiuto di lei. Non l'appuntamento, quello è Marcus" annuii.

"Come stai, Zach? Puoi parlare con me".

"Si va avanti, mostriamoci come sempre. Nessuna preoccupazione, nessuna. Poi se vogliamo parlare, macchina Dempsey funziona" sorrisi quando vidi la mamma di Zach arrivare e scendemmo.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora