[21] La deposizione

64 3 2
                                    

Clay era stato indubbiamente picchiato da Bryce due giorni prima della mia deposizione, non sapevo cosa potesse passargli per la testa, ma in quel momento toccava a me rispondere alla domande, subito dopo Zach che era il primo.

"Sei agitato?" gli chiesi, eravamo entrambi nella sala prima della stanza dove ci avrebbero interrogati.

Trovavo assurdo mettere insieme sia noi sia i Baker, soprattutto la mia questione era strana, essendo mia madre avvocato e quindi era lei a farmi domande con quello dei Baker.

"No, cioè un po' si... Mamma ha trovato un bravo avvocato, credo che lavori con tua madre".

"Si, anche io ho un suo collega. Andrà tutto bene" gli dissi e ci stringemmo forte, Zach mi accarezzò i capelli per calmarsi e gli sorrisi.

Non ci importava delle persone vicino a noi che potevano vedere, Zach aveva detto a sua mamma della nostra relazione, io l'avevo detto anche a mio padre. Le altre persone, non dovevano interessarsi di tutto.

"Quando finiamo qui, se vuoi andiamo a fare colazione da Monet io e te. Poi andiamo a pranzo fuori, basta che nel pomeriggio possa andare in palestra ad allenarmi".

"Certo, aspettami quando esco" lui annuì.

"Signor Dempsey, deve entrare" Zach annuì e si abbassò per darmi un veloce bacio sulle labbra, poi scomparve con mia madre e gli altri per qualche minuto.

"Ti stringeva troppo forte".

"Sei geloso, papi?" gli domandai e lui alzò le spalle facendomi sorridere.

Vidi uscire Zach dopo mezzoretta, lui mi disse che era andato tutto benissimo ed ero contenta. Mi strinse forte, sapeva che anche io avessi una grossa paura.

"Tua mamma lo sa, dì la tua verità e andrà tutto bene" mi disse Zach ed io annuì, lui sorrise vedendomi vestita elegante.

"Ti manca la mia coroncina in testa".

"Ah ora é tua?".

"Certo, guarda che mi sta divinamente" scoppiai a ridere insieme a lui, ci stavano probabilmente prendendo per pazzi tutti, dato che non era il luogo adatto, ma dovevamo tirarci su il morale.

"Signorina Jensen, prego" Zach mi diede un bacio veloce quasi sulla porta ed io entrai solo con mio padre e l'avvocato, visto che mia madre mi avrebbe fatto delle domande anche lei forse.

"Buongiorno signorina Jensen".

"Buongiorno" dissi io.

"Mi chiamo Dennis Vasquez e rappresento Andrew e Olivia Baker. Questa è una deposizione. Le farò delle domande e lei dovrà rispondermi sinceramente, a meno che il suo avvocato glielo abbia sconsigliato. Ha capito?" guardai il collega di mia madre annuire, mia madre gli aveva raccontato la storia.

"Si".

"Non c'è un giudice, ma è un procedimento giudiziario a tutti gli effetti. Lei ha lo stesso obbligo legale di dire la verità, solo la verità, nient'altro che la verità. Capito?" annuii.

"Si".

"Perfetto. Per favore, dica il suo nome, cognome, la sua età, dove va a scuola e che anno frequenta" disse l'avvocato.

"Mi chiamo Ella Jensen. Ho diciassette anni e frequento la Liberty High School, sono al terzo anno" dissi.

"E dove e quando ha conosciuto Hannah Baker?".

"Appena arrivò in città, Hannah trovò lavoro al cinema. Lì lavorava mio fratello e spesso andavo, quindi l'ho conosciuta lì. Prima del secondo anno e al cinema" dissi per rispondere chiaramente alla domanda.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora