Era il 18 aprile 2018, un giovedì, un mese dopo l'arresto di Bryce e Justin. C'era il processo contro Bryce in atto, non era stato per niente un mese facile, l'ansia che anche questa volta Bryce la passasse liscia e Justin no, mi preoccupava.
"Ti vedo pensierosa" mi disse Zach, sorrisi accarezzandogli i capelli.
Era a casa mia, avevamo appena finito di fare l'amore, era quasi mezzanotte e tutti dormivano, speravo che lo facessero. Non che i miei genitori non sapessero che io avessi fatto sesso nella mia vita, lo sapevano tutti grazie al tribunale, ma non avevo mai detto nulla su me e Zach, non affrontavo quegli argomenti.
"Penso, che quello che Jessica ha passato. Fa abbastanza schifo" dissi continuando a coccolarlo.
"Molto, come si può pensare di fare questo?".
"Beh, onestamente... A me è successo a volte di sentire fischi oppure commenti, non fa mai piacere" dissi io, Zach mi prese la mano.
"Davvero? Ad esempio?".
"Ti ricordi la gita della terza media?" gli domandai, era l'episodio che mi era rimasto più impresso.
"Quando siamo andati a Los Angeles per qualche giorno?" gli chiesi.
"Si, beh... La prima sera ero scesa con alcune ragazze nei divanetti, parlavamo solamente, quando abbiamo visto uno dei camerieri parlare con noi. All'inizio era normale, insomma... Ci chiedeva le solite cose, da dove benissimo e tutto. Beh, fino a che non iniziò a fare domande strane e altre affermazioni" dissi io abbassando lo sguardo.
"Tipo?".
"Non ricordo bene, suppongo che la mia testa abbia cancellato. Ma frasi tipo, avete il fidanzatino? Come si può non adorare ragazze con un seno così? Alla fine siamo salite in camera e dal giorno dopo, abbiamo invitato anche voi maschi. Per essere più sicure" dissi io, non ci avevo più pensato, erano passati anni, però era stato un momento negativo.
"Merda, perché non me lo hai mai detto?".
"Fortunatamente non era una molestia sessuale, erano solo battute spinte. Sono la prima a dirti che sei bellissimo a petto nudo, sei il primo a dirmi che ho un bel seno, ma tu puoi fare battute così su di me, sei il mio fidanzato. Gli altri non possono" dissi io accarezzandogli la testa.
"Quasi mi vergogno, cioè spesso ho pensato di donne...".
"Ehi, guarda che tutti facciamo pensieri su altre persone. Non hai violentato nessuno, questo é importante".
"Si, lo so. È tutto una grossa merda" disse lui stringendomi, sembrava assurdo, ma non voleva mai finire quel tunnel. Stavamo male tutti da mesi ormai, la situazione stava solo peggiorando.
"Oggi diranno cosa succede a Jessica, Justin e Bryce. Domani c'è il funerale, commemorazione direi di Hannah, poi c'è il ballo" dissi io.
"Si, sabato sarai bellissima. Ho fatto un patto, ti porterà il padre di Jessica ed io ti aspetterò all'ingresso come un vero cavaliere. Inoltre, tu ti prepari da Jessica ed io da Alex. Ci vedremo lì, tutti e quattro" sorrisi, Zach rivoleva Jessica con Alex e un po' lo volevo anche io.
"Bene dai, sono contenta per Alex".
"Si, poi mi ha preso per il suo psicologo o terapeuta sessuale" scoppiai a ridere, non capivo cosa volesse dire.
"Come?".
"Un mese fa, mi ha chiesto perché non gli si alzasse" mi disse.
"Davvero?".
"Si, non lo so, si fidava a parlarne con me. Adesso...".
"Si, Alex e il suo cazzo non mi interessano" dissi io fermandolo, lui scoppiò a ridere baciandomi.
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LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey
FanfictionAlla Liberty High School, Ella Jensen non aveva mai avuto fin troppi problemi per stare vivendo un'adolescenza normale. Amicizia, amore, litigi, incomprensione, le solite emozioni di qualsiasi adolescente, Ella le provava a pieno durante il suo peri...